QUANDO C’E’ LA SALUTE………
Non sono in pericolo di vita.
Evviva, l’oncologo ha emanato la sentenza.
Se considero le mie condizioni,queste sono una buona imitazione di un malato molto grave,non essendo in grado di fare quasi più niente ed essendo ossessionato da dolori di vario tipo durante l’intera giornata e un po’ anche la notte,ma pare che il fatto sia ritenuto irrilevante.
Non ci devo fare caso perché anche se, facendo una nuova analisi si è scoperto che il mio cancro si è trasformato tutto o in parte in “endocrino”,(ma ci potrebbe essere la possibilità che si tratti di un tumore completamente nuovo),pare che non sia un male,se ho ben capito, perché è più facile da curare.
Sicuramente io sono ignorante almeno in medicina, ma un analisi che è prevista con valori massimi sino a 100 e che invece risulta 1290, qualche dubbio lo fa venire,malgrado l’opinione dello specialista.
Pare che quel valore possa essere influenzato dalla presenza di gastroprotettori che io assumo da molto tempo, date le innumerevoli medicine che sono costretto a ingerire e per questo mi ha detto di sospenderli per tre settimane e rifare l’analisi.
Alla fine della prima settimana sono assalito da dolori allo stomaco violentissimi che aggiunti agli altri costituiscono una gamma quasi completa che non mi risparmia più neanche un centimetro del corpo.
In fondo è anche giusto,perché non completare il percorso,magari lo stomaco si potrebbe offendere per non essere stato preso in considerazione.
La cosa bella poi, è che i dolori non sono tutti i giorni uguali,ma variano di luogo e di intensità e generalmente uno sovrasta l’altro che subito però appena può, si rifà sotto, quando diminuisce l’intensità del dolore principale,come una gara per chi prende il sopravvento sul mio corpo.
Tutto questo senza interpellarmi o chiedermi il permesso il che trovo che sia una grave mancanza di riguardo e una chiara manifestazione di maleducazione.
Come si permettono?
Probabilmente sanno che se chiedessero l’autorizzazione non gliela concederei. E hanno ragione.
Voglio il dottor House,che magari ti tratta male,se ne frega di te o lo fa vedere, ma va avanti fino a che non ha capito cosa hai e ti guarisce.
Quelli che ho incontrato io,finora,magari saranno pure bravi,forse non dipenderà solo da loro, ma a tutt’oggi il risultato delle loro cure è che sono sistematicamente peggiorato, lentamente ma inesorabilmente.
- Mi definisca vita,perché quella che sto facendo adesso,secondo me, non può essere considerata tale.
Questa è stata la frase che ho pronunciato nell’ultimo incontro con il dottore,dopo che lamentandomi per gli effetti collaterali che mi aveva provocato una medicina da lui prescritta, mi aveva detto:
- Ma quella medicina le ha salvato la vita.
Secondo me è tutto da dimostrare,mentre è certo che mi abbia procurato un sacco di inconvenienti che dopo quasi due mesi che non la prendo più, perdurano imperterriti come se,avendo preso possesso del mio corpo non ci pensano affatto a mollarlo.
Insomma non mi sento più padrone in casa mia,che è la cosa peggiore che ti possa capitare nella vita.
La mattina quando mi alzo non so quali novità mi devo aspettare,quale sarà il dolore predominante,o se ci sarà qualche sorpresa.
Tutto ciò ha anche un lato buono perché sicuramente non ti permette di annoiarti,anche se alla fine si rischia di abituarsi a tutto,malgrado quella, sia la cosa che in assoluto combatto di più.
A mio avviso,il giorno che mi adattassi ad essere malato e smettessi di combattere, starei dando inizio alla mia fine,anche se dovessi vivere ancora a lungo perché non sarebbe più possibile considerarla una vita vera,non sarei più io.
Per ora e per sempre,fino all’ultimo respiro,spero di combattere e non lasciarmi sopraffare almeno psicologicamente,visto che fisicamente non dipende da me o non solo da me e magari la volontà,l’ottimismo e la grinta uniti a qualche stregone che per sbaglio azzecchi la cura giusta, l’abbiano vinta sul male che è, a quanto sembra, potentissimo ma se gli scopri il punto debole non ha difese perché non ha il cervello.

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