mercoledì 15 dicembre 2010

FINI….CHE BRUTTA FINE

FINI….CHE BRUTTA FINE
Berlusconi ha vinto,Fini ha perso,questo è il reale e concreto risultato dei voti di ieri, al netto di tutte le interpretazioni e dietrologie dei politici e dei giornalisti più importanti,che,al momento,rimangono opinioni personali,molto spesso interessate.
Quello che succederà da adesso in poi  non lo sa nessuno, neanche Berlusconi che,una volta in più ha dimostrato di essere il più giovane di tutti, perché sempre provvisto di idee nuove e di conigli nel cilindro.
Dovrà tentare alcune strade, che non è detto che gli si aprano in tutto o in parte,per rafforzare nei numeri un governo che sembrerebbe avere tutte le intenzioni di andare avanti,alla faccia di tutti quelli che danno le elezioni in primavera per  quasi certe.
Per Fini si tratta della fine politica almeno per un po’,perché, malgrado in Italia non si possa dare niente per scontato,se un minimo di coerenza è rimasta, uno che crea tutto questo pandemonio in poco più di 2 mesi, e poi perde soprattutto perché 3 dei suoi non lo seguono più,dovrebbe tirarne le conseguenze.
L’ambizione non basta a fare un leader,visto che,alla prova dei fatti, avendo fatto una scissione,comincia a perderne il controllo nel giro di poche settimane e soprattutto perché è povero di idee vecchie o nuove che siano e quelle che esprime sono mutuate da slogan,che tra l’altro non gli dovrebbero appartenere.
L’altro giorno dalla Annunziata, non sembrava Fini,sembrava Di Pietro.
Va bene che,secondo me la coerenza in assoluto non è un grande valore,specie se non è accompagnata da contenuti importanti,ma c’è un limite a tutto.
Non si può passare da frasi che riecheggino al fascismo, a opinioni che scavalchino a sinistra il PD o iniziare  decantando i valori cristiani e finire nel più avanzato laicismo.
La sua vita politica e il suo destino fino ad ora sono stati quelli di fare il delfino,prima di Almirante e poi,sperava lui,di Berlusconi,ma non rassegnandosi al ruolo e, soprattutto, quando si è reso conto che diventava sempre più improbabile che Berlusconi si facesse da parte, lasciando il posto a lui,ha immaginato di poterlo eliminare per prenderne il posto.
La fine di questo progetto l’abbiamo vista ieri e,secondo me, è stato un bene per l’Italia,perché come pare che dicesse il povero e intelligentissimo Cossiga: “Fini non potrebbe amministrare neanche un Condominio”.
Personalmente ne sono convinto da sempre.
Il fatto che è stato spesso fatto notare anche parlando con la gente, che fosse più simpatico agli avversari politici che ai suoi, a mio avviso non è un merito, ma un ulteriore prova di idee poco chiare.
Uno statista non è quello che cerca di abbracciare tutte le idee che sembrano essere condivise da molti, anche se contrastano con i principi seguiti sino a quel momento.
Uno statista dovrebbe essere chi sa diffondere le sue di idee facendole accettare, a prescindere dall’umore del momento e anche se a tutti è concesso di cambiare opinione, ci sono dei limiti almeno se si ha l’ambizione di guidare una nazione.
Ultimamente la sua vita è stata anche macchiata da qualche scandalo o scaldaletto che ne ha attenuato la figura, anche da un punto di vista della correttezza personale e questo da quando ha cambiato moglie,dando la sensazione di subirne il condizionamento.
Se fosse così,sarebbe un’altra dimostrazione che è carente di personalità e il suo modo di reagire contro quei giornali che sull’argomento lo hanno attaccato,appare come  una mancanza di equilibrio e di statura politica.
Se Berlusconi avesse avuto una reazione proporzionata a quella di Fini, considerando le cose che hanno scritto di lui,che avrebbe dovuto fare,sparare ai giornalisti?
A caldo sembrerebbe che non abbia nessuna intenzione di dimettersi da Presidente della Camera, anche se, per le cose già successe,a detta di molti,sarebbe stato giusto che lo avesse già fatto.
Se continuerà in questa convinzione,non farà che peggiorare l’opinione che di lui si sta facendo sempre più gente, perché la dignità è una qualità molto più compatibile con un politico serio, della testardaggine o dell’illusorio convincimento che, mantenendo una poltrona, sarà più facile prendersi una rivincita o sopravvivere.
Non so cosa si riservi per il futuro e credo che nessuno lo sappia,probabilmente neanche lui, in  questo momento,ma una cosa risulta comunque chiara almeno a me, che, come spesso è successo nella storia, uomini anche molto più importanti e di personalità di Fini, abbiano perso lucidità per colpa di una donna,che prima li ha spinti verso traguardi spesso irraggiungibili e poi li ha portati alla rovina, partendo da Sansone in poi.
Da qui la famosa e un po’ volgare frase: “Tira più un pelo di…… che un carro di buoi”
Questo per voler ammorbidire un po’ le cose dette e per cercare di concedergli un’attenuante e una spiegazione ad un comportamento che, negli ultimi due anni almeno, è sembrato ai più, incomprensibile.
Se invece la sua compagna non c’entra nulla e il suo comportamento è tutta farina del suo sacco, forse ne acquista in autonomia, ma, per uno che nella vita non ha fatto altro che il politico di professione, le scelte operate, purtroppo per lui, lo qualificano,senza ulteriori commenti.





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