venerdì 17 dicembre 2010

CON FEDE O SENZA FEDE?

CON FEDE O SENZA FEDE?
 “ Il povero Fede è l’ultimo dei moicani” disse Berlusconi diversi anni fa, quando il direttore del TG4 era accusato di essere il più di parte di tutti e anzi era ormai diventato l’emblema, il simbolo della parzialità, molto ingiustamente,dal mio punto di vista, perché il TG3 non lo è stato mai di meno, restando nell’ambito televisivo e in quel periodo, perché attualmente, ne potrei citare altri.
Sono passati gli anni e il problema non è più che Fede sia di parte o no, ma,a mio avviso, non è producente che faccia un telegiornale molto discutibile.
Il suo non può essere ritenuto neanche tale, in effetti, è una forma di spettacolo non sempre gradevole, dove lui fa le sue gag, spesso le sue gigionate, senza realmente parlare approfonditamente delle notizie.
La maggior parte del tempo è utilizzato dalla meteorologia e da quanto questa influisca sulla salute e un  po’ dal traffico con collegamenti relativi, ingigantendo le notizie, di solito, un po’ su tutto e un po’ troppo.
Le notizie di cronaca abitualmente sono molto imprecise e approssimative e ogni tanto lui si lascia andare a commenti avventati, superficiali e spesso banali che, secondo me, dovrebbe evitare.
Sembra come se fosse a casa sua a parlare con una serie di amici, che è pure una bella cosa perché, probabilmente, gli deriva dalla grande esperienza e dalla sicurezza che sente di avere, ma il risultato finale è che ne soffre la professionalità e la completezza.
Sono certo che ad alcuni affezionati risulti anche simpatico e bravo,ma un osservatore neutrale,se si tralascia la parte umana e personale,non credo che possa apprezzare il risultato finale del suo lavoro.
Anche sulla politica, tenendo presenti i suoi precedenti e gli attacchi ricevuti, è sempre attentissimo a non dire cose che potrebbero essere offensive verso gli appartenenti allo schieramento che lui non gradisce e per quello che riguarda sia gli ospiti che le relative domande rivolte loro, risultano spesso scontate e superflue e una tale miscela, a mio avviso, lascia negli spettatori il senso dell’inutilità.
A mio parere, non assolve bene neanche la parte che dovrebbe recitare in commedia. Sono certo che anche gli elettori di centro destra lo trovino deludente.
Il continuo ricorrere alle interviste per strada, anch’esso, sembra inefficace, perché appaiono talmente selezionate, che perdono di qualsiasi valore.
Credo che stia ancora lì per una forma di attaccamento da parte del Capo a tutti quelli che hanno contribuito al successo delle sue attività, dalle reti televisive, al calcio, ben sapendo che, con certezza, non lo aiuta a prendere neanche un voto in più, anzi o è indifferente o rischia addirittura, a mio avviso,  di fargliene perdere.
Questa è una cosa che la proprietà non è possibile che non sappia, evidentemente non se la sentono di lasciare liberi professionisti con i quali hanno legami affettivi sul piano personale e non  è l’unico esempio che si potrebbe fare, malgrado si tratti, sempre, di ditta privata tendente al guadagno.
Vorrei chiarire che, da un punto di vista umano, non ho nulla contro Emilio Fede, anzi, per quello che vale, il mio parere, mi è anche simpatico. Mi dà la sensazione di un uomo che nonostante l’età, si è goduto e continui a godersi la vita e questo io l’ho sempre considerato come  un grandissimo pregio e qualche volta anche invidiato, è che sono proprio convinto che un TG si potrebbe fare molto meglio.
Inoltre, vengo da una generazione che mantiene il rispetto per le persone non più giovani e non sono convinto che il problema sia di età ma di qualità personali.
Potrebbe fare il giornalista, l’editorialista, scrivere libri, mettersi a fare delle scenette televisive, perché,ogni tanto riesce anche, non so quanto consapevolmente, ad essere spiritoso, basta che al TG4 ci mettano uno che lo faccia meglio.
Ma sono scelte che, probabilmente, chi se ne intende molto più di me, fa e che possono derivare dai motivi che ho già espresso, ma anche da altri che a me, risultano arcani,sicuramente per colpa mia.
Non si capisce ad esempio,perché è l’unico telegiornale italiano che non da i titoli all’inizio, che potrebbe anche essere una scelta, anzi lo sarà sicuramente, ma che è piuttosto scomoda per l’utente a cui farebbe piacere sapere di cosa si parlerà, visto che non sempre è interessato a qualsiasi argomento trattato.
C’è una trasmissione radiofonica RAI della sera, che dà tutti i titoli dei telegiornali, in diretta man mano che escono, naturalmente ad eccezione del TG4 sul quale taglia corto, perché approfondisce subito il primo servizio e questa, per esempio, è una pubblicità gratuita mancata, oltretutto fatta su una rete concorrente.
Per chiarire meglio, tutto ciò, non è, e non vuole essere, un discorso sulla qualità dei telegiornali italiani in genere, perché se no, almeno da parte mia, ci sarebbe molto da dire, né un attacco personale a un unico personaggio, che può restare al suo posto altri cent’anni, senza che mi cambi quasi niente.
Dietro c’è solo la curiosità di capire come un’azienda che è sicuramente ben gestita, su tre telegiornali che manda in onda, uno, penso per scelta, non può essere considerato tale, perché tratta soprattutto gossip e di notizie ne dà veramente poche e brevemente, l’altro è fatto piuttosto bene e del terzo ho già detto.
Probabilmente l’azienda non vuole essere coinvolta troppo politicamente, considerando che il maggiore azionista è anche il Presidente del Consiglio, ma allora a mio avviso,sarebbe meglio fare un altro telegiornale come il TG5,o come Studio Aperto, il più possibile asettici, perché farne uno che è considerato da tutti di parte, in quel modo, non mi sembra molto produttivo,se deve essere di parte, almeno lo sia qualitativamente.
Lasciando le cose come stanno, si prendono le accuse, spesso gli insulti, senza neanche i risultati.
Non so se ho ragione, riflettendoci bene, perché se guardo quello che è successo ultimamente in politica, anche per merito o per colpa delle cose che ha scritto il Giornale, che è fortemente di parte, ma è scritto molto bene, dovrei dire che forse, meglio tenersi Fede.
Certo con lui attacchi diretti alle persone,specie agli avversari politici,non ce ne sono e non ce ne saranno mai,credo e di questo gli va dato anche merito.
La mia presa di posizione esce spontaneamente nel momento in cui sono costretto a costatare che la sinistra, che secondo me avrebbe meno argomenti per avere ragione, riesce a fare telegiornali e trasmissioni ben fatte e che hanno un seguito, a volte anche importante, e il centro destra non ci è mai riuscito e, partendo da questo, potrei citare altri oltre Fede.
Infine sono spiacente di essermela presa così duramente con una sola persona,sulla quale però hanno detto di tutto e in tanti,qualche volta anche con offese pesanti dalle quali mi sento di distaccarmi totalmente e per farmi perdonare lancio un appello:
Ormai siamo diventati il paese delle collette e quasi ogni giorno in qualche trasmissione veniamo spinti a fare una telefonata o un SMS per donare denaro a qualche opera buona o  associazione benefica,una volta di importante c’era solo TELETHON,adesso è un continuo chiedere.
Spesso si fa, ma in un paese come l’Italia ti resta sempre il dubbio su dove effettivamente finiscano i nostri soldi.
Se volete ora abbiamo sicuramente uno scopo e una motivazione e certamente, siatene convinti, le offerte sarebbero ben utilizzate.

AMICI, SIATE GENEROSI, FACCIAMO UNA ALLEGRA,SPENSIERATA E CONVINTA COLLETTA PER MANDARE IN PENSIONE CONTENTO EMILIO FEDE! (SORRISO)
Se per caso, dovesse inopinatamente sapere di questo mio scritto Emilio Fede o se addirittura gli dovesse capitare di leggerlo, vorrei precisare che non si tratta di un attacco alla persona.
Lo può sembrare, ma nasconde, tra le righe, anche una buona parte d’ironia e, sapendo che lui è sicuramente un uomo di spirito, spero che capirebbe e perdonerebbe.
Contiene, però qualche consiglio fatto da un telespettatore e non da un addetto ai lavori, che fa parte del pubblico al quale lui cerca in  tutti i modi di rivolgersi o se, per caso, non lo facesse abbastanza, dovrebbe.    

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