TENTATIVO DI RACCONTO E SONO QUATTRO!
Ecco un'altra parte del solito racconto,buona lettura:

- mmmmmmm. Franca,tesoro,ma che ora è?
- Le tre e mezza passate.
- E voi mi avete fatto dormire per tutto questo tempo. Lo sapete che quando dormo dopo mangiato,specie in poltrona,mi sveglio di cattivo umore e pieno di dolori.
- Babbo,ti ho visto così tranquillo e sereno che non ho avuto il coraggio di chiamarti. Durante la settimana sei sempre così teso,che sarebbe stato un delitto.
- La mamma e Roberto?
- Sono in cucina che parlano fitto,fitto da un’ora e mezza a voce bassa. Ma che avranno mai da dirsi?
- E tu che hai fatto?
- Sono stata qui a leggere un po’ e a guardarti.
- Piccolina,e all’età tua passi il tempo guardare il vecchio padre.
- Non sei vecchio e poi devo approfittare di quando ci sei.
- Madonna,sono pieno di dolori.
- Vuoi che ti massaggi un po’ le spalle? Sono brava.
- No grazie,tesoro,tra un po’ passa. Ma visto che per una volta possiamo parlare da soli, devi farti passare questa gelosia che hai per Roberto,perché non ha senso. La mamma ti vuole molto bene te lo assicuro io. E’ solo molto preoccupata per te.
- Per me?
- Certo. Per la tua età sei una ragazza abbastanza informata, vedi la televisione e lo sai in che mondo viviamo,quello che succede e da chi siamo circondati. Sei così giovane e bella e puoi correre dei rischi.
- Davvero sono bella? O è l’amore paterno che non ti fa essere obbiettivo.
- Te lo giuro,sei bellissima,come e forse di più di mamma quando era giovane,comunque me la ricordi molto.
- E tu,se non fossi mio padre,mi faresti il filo?
- Se avessi l’età giusta,sicuramente. Ma adesso non ti montare la testa,perché la bellezza non è tutto. Conosco donne bruttine,che hanno un fascino e una personalità che le rendono molto più interessanti di tante bellissime.
- E io il fascino ce l’ho?
- Bimba, è un po’ presto per dirlo,è una cosa che si acquisisce con il tempo. Quello che posso dirti è che sei simpatica e intelligente. Ma tornando a quello che dicevamo,alcune volte ti vesti in modo un po’ troppo appariscente ed è questo che preoccupa la mamma. Perchè così sembri molto più grande di quello che sei e puoi attirare anche uomini adulti.
- Io so difendermi da sola.
- Questo lo credi tu ed il fatto di crederlo,spaventa ancora di più,perché non ti rendi conto che non è affatto così. Nessuna donna è in grado di difendersi in certe circostanze,figuriamoci una della tua età. L’unica difesa è la prudenza ed evitare il più possibile le circostanze che potrebbero essere pericolose.
- Babbo,ma cosa devo fare,sto molto a casa e quando esco,raramente,lo faccio da sola,sono sempre in compagnia di amici e amiche,vado pochissimo in discoteca,perché non mi attira molto e non rientro quasi mai tardi. Guarda che per questo comportamento c’è stato un periodo che mi prendevano anche in giro e qualche volta lo fanno ancora.
- Questo devo riconoscere che è vero e poi quelle poche volte che rientri tardi sei quasi sempre con tuo fratello.
- Divertente. Se contate sul fatto che Roberto mi protegga,siete completamente fuori strada. Lui non mi si fila proprio,fa la sua vita come se io non esistessi,anzi ho l’impressione che avermi intorno gli dia anche un po’ sui nervi. Se non fosse per i suoi amici, per quelli più affidabili,sarebbe lo stesso che uscissi sola,ma ho l’impressione che quelli mi stiano vicini,non tanto per proteggermi, quanto perché hanno altre idee in mente.
- E tu che idee hai nei loro riguardi?
- Se c’è una cosa per cui Roberto si è sempre distinto,è che,non mi ha mai presentato un ragazzo appena,appena interessante e non sono neanche particolarmente carini. Ho il sospetto che si circondi di ragazzi inferiori a lui,per potere essere sempre il capo branco,dominante.Non lo credo,forse è solo un caso,oppure tu esageri un po’ nell’essere critica. Magari hanno qualità poco palesi,forse sono timidi,chissà. Comunque sia,se Roberto non ti sta molto dietro,quando uscite,sicuramente è perché sa bene che ci sono altri che ti sorvegliano. Stai sicura che è certamente così. Tra loro si parlano.
- Babbo,io lo so perché tu dici queste cose,sia di mamma che di Roberto,fa parte del tuo compito,di tenere unita la famiglia. E poi tu ami tutti e non puoi neanche immaginare che dietro alcunicomportamenti delle persone che ami,ci possa anche essere qualche motivo nel quale l’amore c’entra pochissimo.
- Ma che dici,come ti viene in mente una cosa del genere?
- Babbo,scusa ma credo di sapere quello che dico. A Roberto di me non frega proprio nulla anzi,più mi può tenere lontana e più è contento,gli servo solo se gli posso presentare qualche amica carina o attirarne qualche altra. Lui pensa solo a se stesso,a fare i cavoli suoi meglio che può. In tutti questi anni,non ricordo una manifestazione di affetto da parte sua,neanche quando eravamo più piccoli e sai quanto fossi coccolona,molto più di adesso. Qualsiasi tenerezza gli facessi vedevo una forma di fastidio da parte sua,fino a che ho smesso di fargliene. Te lo assicuro Babbo è una cosa che vedo e sento istintivamente.
- Non è possibile,mi rifiuto di crederci,forse è solo una questione di età,lui si sente molto più grande,con interessi diversi e pensa che tu gli faccia perdere tempo. E poi i maschi,spesso sono poco portati alle dimostrazioni d’affetto.
- Ed è normale che gli dia fastidio se una sorella lo bacia o lo abbraccia?
- Probabilmente è una forma di timidezza,ha paura di lasciarsi andare.
- Timido Roberto? Sarà,ma con mamma questa paura non mi pare che ce l’abbia. Se la bacia e se l’abbraccia appena gli è possibile. In quanto a mamma tutte le cose che hai detto prima,non dico che non esistano,ma sono le giustificazioni che da a te e forse a se stessa. Io ci vivo tutti i giorni insieme e ti dico che non mi ama. Almeno non mi ama come ama Roberto,non ne capisco il motivo e ci soffro tanto. Mi manca. Se non ci fossi tu,potrei anche pensare di scappare di casa.
- Amore mio,cuccioletta,ma che fai ti metti a piangere? Vieni qui,sfogati e poi ne riparliamo con calma. Ti sei calmata?
- Quando sono tra le tue braccia sto sempre bene,mi sembra che non possa accadermi niente di male. Mi sento come il cucciolo nella tana.
- E non ti accadrà niente di male,per quanto è in mio potere,te lo prometto. Ma dobbiamo parlare,tesoro,le cose che hai detto sono molto gravi e vanno chiarite. Ma per farlo devi promettermi di seguire un ragionamento logico insieme a me senza farti prendere dall’emotività.
- Io non aspetto altro che qualcuno mi convinca che non ho ragione,sarei la prima ad esserne felice.
- Tu,lo sai,non sono molto presente in casa per ragioni di lavoro,ma certe cose le noto lo stesso. Partiamo da mamma,e ammettiamo pure che magari abbia un debole per Roberto. Per te sicuramente è una cosa spiacevole,ma ti assicuro che è molto più comune di quanto pensi e potrei farti numerosi esempi anche fra gente che conosci. Le madri per il figlio maschio,salvo eccezioni,hanno spesso una predilezione,ma questo non vuol dire che non voglia bene anche a te. I contrasti con la figlia femmina sono quasi naturali,perché la madre finisce,anche senza volerlo,per identificare se stessa giovane con la figlia,e vorrebbe la perfezione e soprattutto evitarle gli errori che ha fatto lei. Per questo si sente in diritto di diventare un cerbero e di riprenderla ogni momento,perché lo sente come un suo preciso compito ed il cedere su qualche punto o magari lasciarsi andare a manifestazioni di affetto,è come venir meno alle proprie responsabilità. Non ti dico che sia giusto,anzi rasenta una forma di patologia,ma la motivazione è dettata sempre dal desiderio di fare il meglio per te e dall’amore. Magari sbaglierà in qualche caso,esagererà in qualche altro,ma io ti assicuro che se ti dovesse succedere qualcosa,per lei la vita sarebbe finita e sarebbe capace di darsene tutte le colpe. Dunque,se tu riesci a capire questo ed a giustificare qualche esagerazione,io ti prometto che parlo con mamma e vedrai che piano piano,allenterà le briglie. Devi partire da un presupposto e ci devi credere perché te lo garantisco io e mi sembra che almeno a me credi,che vi amate profondamente tutte e due. Partendo da questo,tutto il resto si può superare,magari con difficoltà,ma si può e si deve superare. E ti prego,non voglio vederti più piangere per queste cose. La mia principessa deve sempre essere allegra e sorridente perché se lo merita e anche,visto che ci tieni tanto,perché, quando ridi,sei molto più carina.
- Babbuccio, io sono convinta che credi profondamente a tutto quello che hai detto,e molte delle giustificazioni e spiegazioni che mi hai dato,me le ero già date da sola,ma malgrado questo,ciò che ho detto non può essere spiegato solo con il ragionamento e con la logica. Io lo sento a pelle,è un problema di sensibilità. Ma sono disposta ad accettare tutto quello che mi chiedi,solo perché me lo chiedi tu e vedremo come andranno le cose. Da parte mia ti assicuro tutta la buona volontà e la disponibilità.
- La partenza non mi pare delle migliori,se dentro di te sei sempre convinta di quello che dicevi prima. Inoltre,ed in questo ha ragione mamma,non puoi metterti sul suo stesso piano,devi capire che lei è sempre tua madre ed una forma di autorità da parte sua la devi comunque accettare,anche per un discorso di età. Io non desidero che vi tolleriate, io voglio che vi amiate,come è giusto che sia.
- Non mi da fastidio l’autorità,ma il modo come questa viene esercitata,comunque,d’accordo,babbo,ce la metterò tutta,anche perché,ripeto, sarei la prima ad esserne felice.
- Perfetto,dammi un po’ di tempo e vedrai che la situazione migliorerà. E ora me lo prepareresti un caffè? E’ la ricompensa che desidero per sistemare tutto.
- Non è una ricompensa,a me fa piacere fare qualcosa per te. Tra cinque minuti avrai il miglior caffè ristretto che hai bevuto in vita tua.
- Non ti sbilanciare troppo,tesoro,è una affermazione un po’ troppo impegnativa.
- Vedrai. Anzi,sentirai.
- Quando vai in cucina,mi chiami la mamma? Dille che se,quando avrà finito,può venire un attimo qui.
- Certo.

- Ciao,caro,ti sei fatto un bel sonno.
- E non solo quello,mi sono fatto anche una lunga chiacchierata con Franca.
- E sicuramente si sarà lamentata di me. Di come la tratto. Sa che hai un debole per lei e naturalmente se ne approfitta.
- Perché parti subito con una malignità,quando non ti ho ancora neanche detto di cosa abbiamo parlato? Amore,tu sei la madre o no?
- Ma che dici?
- Se sei la madre,come fai a non accorgerti che la ragazza è disperata? Che medita addirittura propositi di scappare di casa? In quanto ad avere un debole,che mi dici del tuo verso Roberto?
- Senti,io non ti capisco,spiegati meglio e poi questa forma di aggressione non mi piace per niente. E’ proprio vero che dormire il pomeriggio ti fa male.
- Visto che lo sai così bene,anche perché te lo avrò detto mille volte,perché non mi hai svegliato? Forse eri troppo occupata a parlare con Roberto.
- Senti ora mi hai seccato,spiegati o me ne torno di là,proprio a parlare con Roberto,almeno lui è divertente.
- Io ti posso dire che in quindici anni non avevo mai visto Franca piangere a dirotto come prima e questo vorrà pure dire qualcosa.
- Vuole dire solo che è una grande attrice,lo è sempre stata e con l’età migliora sempre più.
- Ma ti rendi conto di quello che hai appena detto? E allora ti ripeto,tu sei la madre o no?
- Si sono la madre,che trascorre la maggior parte della giornata,tutti i giorni dell’anno,con lei e la conosco molto meglio di te.
- E che fate insieme tutto questo tempo?
- Nulla,in genere,lei se ne sta per conto suo.
- Ed è per questo che pretenderesti di conoscerla meglio di tutti? E dato che se ne sta per conto suo,non ti è venuta mai la curiosità di capire il perché si comporta così? Non ti è mai venuta la voglia di andarla a cercare e magari,”al limite”farle anche qualche affettuosità o provare a farci un discorso da madre a figlia per capire cosa pensa,cosa prova? La cosa non ti interessa o i tuoi impegni sono tali che non trovi il tempo per occuparti di tua figlia?
- Me ne occupo moltissimo,anche perché lei me ne da motivo continuamente.
- Cioè ti occupi di come si veste,di come si trucca,se studia o no,dell’ora in cui rientra e con chi esce. Per questo non serve una madre,basta un’istitutrice. Ad una madre si richiede qualcosa d’altro.
- Senti un attacco di questo genere ,da te,non me lo sarei mai aspettato,chissà cosa ti ha detto quella stronzetta. Comunque se vuoi approfondire questo discorso non mi sembra il momento adatto,perciò,riparliamone più tardi quando saremo soli,senza il pericolo di essere interrotti.
- Ogni momento è buono per parlare dei figli e del futuro,anzi prima se ne parla e meglio è. In quanto alle interruzioni,sono tali solo se uno si lascia interrompere. E,comunque,è tutto da stabilire chi è stronzetto e chi no in questa casa. Forse è venuto il momento di rifare da capo le graduatorie.
- Ora diventi anche offensivo?
- No,rispondo solo alle tue offese. Ma ora basta parliamo di cose serie.
- Perché fino ad ora abbiamo raccontato barzellette.
- Ti sei resa conto che la ragazza è convinta nella maniera più profonda che non la ami e che ami solo Roberto? Se anche non è vero,ed io non ho fatto altro per un ora che sostenere questo,con lei,dandole anche delle spiegazioni,chiediti perché lei ne è convinta. Convinta al punto che ne è sconvolta. Siccome non mi sembra che sia completamente pazza o visionaria,anzi ho potuto constatare che le sue argomentazioni sono lucidissime,è evidente che qualcosa c’è che provoca questo tipo di reazione. Il fatto che tu non te ne sia resa conto mi stupisce moltissimo. E non tirarmi fuori il discorso dell’attrice,perché,se non altro per deformazione professionale,sono perfettamente in grado di capire se una persona crede sul serio in quello che dice o se è una pantomima.
- Io non posso entrare nella testa di una ragazza di quindici anni e non so cosa le fa credere queste cose. A quell’età è abbastanza normale che ci si senta trascurate,si vorrebbe essere al centro del mondo e quando questo non avviene le reazioni sono spesso eccessive. L’eccesso a quindici anni è la normalità.
- Si,questo è vero, ma non è questo il caso. Qui si tratta di una profonda tristezza ed infelicità che non si manifesta con eccessi,anzi normalmente è molto ben mascherata. Quello che mi ha particolarmente colpito e preoccupato è che sembra che si tratti di una cosa radicata in lei da parecchio tempo e anche quando si è messa a piangere era un vero pianto di sofferenza,senza fare scene,le lacrime le scendevano da sole,quasi indipendenti dalla sua volontà,non è stato lo scarico di una forte tensione o un leggero attacco isterico. In tutto il tempo in cui abbiamo parlato è rimasta sempre calma e lucida e ha sempre ribattuto a quello che le dicevo con argomenti credibili. E questo non mi sembra tanto normale per una ragazzina della sua età. Ammesso che abbia torto in tutto,cosa di cui dubito,bisogna capire perché è arrivata a pensare quelle cose e dimostrarle che sbaglia,perché in ogni caso lei ci soffre e questo deve finire. Ripeto,io ce l’ho con te,perché sembra che non ti sia accorta di niente o che abbia sottovalutato la cosa.
- Babbo,il caffè.
- Grazie,Franca,lascialo qui e vai in camera tua per favore.
- Invece è bene che stia qui a sentire.
- Dopo,prima dobbiamo chiarire le cose tra noi. Vai pure Franca. Allora,riepiloghiamo. Facciamo conto che Franca abbia torto su tutto e che tu la ami nella maniera più totale. Spiegami come è che lei è convinta del contrario? Una cosa è certa,lei ti ama e non sentendosi ricambiata,glene deriva una sofferenza notevole. Inoltre anche i ciechi vedono la differenza di comportamento che hai con Roberto. E sto parlando di affettuosità e di attenzioni.
- Io mi comporto così,perché vedo che lei ha bisogno di essere indirizzata e guidata,mentre il fratello no. Perché tu non fai lo stesso con Roberto?
- Non mi sembra proprio che i due rapporti si possano paragonare,primo perché il mio,con Roberto,è conflittuale solo a livello verbale,anzi a livello di battute. E’ un gioco consapevole da entrambe le parti. Ma è rarissimo che gli imponga delle mie decisioni. E’,oramai da diverso tempo,libero di vivere come vuole e semmai, su questo,non so se svolgo il mio compito tanto bene e sino in fondo. Secondo,perché dimostrazioni di affetto,tra di noi,ce ne sono in abbondanza,magari alla maniera maschile,senza smancerie,ma ci sono. Ribadisco,se c’è una cosa che potrei rimproverarmi è quella di lasciarlo fare un po’ troppo e spero che da questo non ricaveremo brutte sorprese. Quali sono le dimostrazioni di affetto tra te e Franca?
- Il fatto di occuparmi tutti i giorni di lei,non dimostra amore? Se non mi importasse niente,come sostiene lei,la lascerei fare quello che vuole.
- E ti pare sufficiente? Ti ricordi quando è stata l’ultima volta che l’hai abbracciata o baciata? O quando ti sei interessata della sua vita fuori di casa? Se le piace qualcuno? Se c’è chi le sta dietro? Come vede i rapporti con i maschi? Non credi che parlare di queste cose, ascoltarla e magari consigliarla,se lei lo desidera,sia più importante di sgridarla per come si veste? Ricordati che è la piccola di casa,che è intelligente e che è naturalmente molto espansiva ed affettuosa e che desidera, le affettuosità. Pensa a quel giochino che fa con me,specialmente davanti a te. E’ una regressione all’infanzia o una provocazione verso di te che tende a sollecitare una tua reazione? E’ un comportamento quasi animalesco che ti vuole dire,guarda come sono affettuosa con chi lo è con me.
- Non è vero che le parlo solo per sgridarla,ogni tanto parliamo,ma forse,è vero,non sono molto espansiva con lei ultimamente,ma ho come la sensazione che se mi lascio andare ai sentimenti,dopo non sarò più capace di essere severa quando serve. L’idea di educarla per farla diventare una donna in gamba,mi ha preso la mano e ormai il mio comportamento è diventato quasi automatico,quasi un riflesso condizionato e se questo le crea un dolore io non me ne ero resa conto e cercherò di riparare. Ma non sarà tanto facile,ora che la situazione è questa.
- Riflettici sopra e soprattutto interroga il tuo cuore. Ricordati che è pur sempre una ragazzina che non aspetta altro che le dimostri di amarla. Vedo che quando senti degli slanci di affetto verso Roberto,non è che hai nessuna remora,ti lasci andare totalmente.
- Ma verso di lui non sento nessuna responsabilità,lui,da questo punto di vista è affare tuo. C’è un patto non scritto tra noi due che è nato dalla consuetudine ed è andato avanti così,anche se non ne abbiamo mai veramente parlato. Io mi occupo dell’educazione di Franca e tu di quella di Roberto.
- Si ma occuparsi dell’educazione dei figli,non vuol dire seguire solo le cose pratiche ed esteriori. Sono figli e l’amore viene prima di tutto,soprattutto con quelli che te lo chiedono,che ne hanno bisogno. Interessarsi dei loro problemi personali,per quanto ti possano sembrare di poco conto o infantili,è una prova d’affetto. E poi il contatto fisico è fondamentale,tu ce l’hai avuta nella pancia nove mesi,come puoi non desiderare di abbracciarla ogni tanto. Io che sono il padre,devo sforzarmi alle volte per non esagerare,perché ormai è una donna e non la posso più toccare come quando era piccola,ma se potessi lo farei.
- Ammettendo che tu abbia ragione,dammi tempo,perché modificare il proprio comportamento di colpo non è facile,e soprattutto,non voglio assolutamente che risulti un cambiamento imposto da te. Deve essere una mia scelta spontanea e,ammesso che questo sia,veramente, per il bene di nostra figlia, vedrai che ne sarò capace.
- Bene, per ora è un buon inizio. Ma almeno noi due dobbiamo dirci le cose come realmente stanno,se siamo la coppia che pretendiamo di essere. Devi ammettere che tu un debole per Roberto ce l’hai senza ombra di dubbio,salta agli occhi di chiunque osservi dall’esterno. Non te ne faccio una colpa,è una cosa abbastanza comune,ti chiedo solo,di renderla un po’ meno manifesta e, almeno esteriormente, di cercare di dimostrare lo stesso affetto,amore,anche trasporto,per entrambi i figli. Niente di più. Lo so che per te non sarà facilissimo,ma lo devi fare per il loro bene,di tutti e due. Anche per Roberto,perché la parte del privilegiato non può fargli che male. Per la mia esperienza,gli uomini troppo coccolati dalle madri, con il passare del tempo,non si rivelano di grande carattere.
- Va bene,ho capito,ma non pressarmi,dammi tempo e vedrai che riuscirò a sistemare tutto.
- C’è una cosa,però,che mi mette un po’ in sospetto. Per come ti conosco,ti sei fatta convincere un po’ troppo facilmente e questo mi fa pensare o che io sono talmente bravo nell’esporre i problemi e le relative soluzioni o che i discorsi fatti non ti siano proprio caduti dal cielo e che te lo aspettavi che prima o poi venissero fuori oppure,per ultimo,ma non ci voglio credere,che mi stai dando ragione a parole,con l’idea di modificare un pochino e per un periodo il tuo comportamento,per poi ricominciare come prima. Insomma farmi contento e coglionato.
- Ma che dici,naturalmente,è buona la prima e non capisco come possa pensare il resto.
- Spero che sia così,le sorprese sono all'ordine del giorno, ma voglio assolutamente crederci,anche se, ti avverto,che da ora in poi, sarò molto più presente,proprio per verificare.
- Mi stai minacciando?
- No,sto solo avvertendoti di come intendo comportarmi da adesso. Devo dire che Franca aveva ragione.
- Come?
- Il caffè che mi ha fatto lei è veramente buono. ehehehe.
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