martedì 16 novembre 2010

ADDIO FUMO

                                                                                                                                                              Roma Ottobre 2007
ADDIO FUMO

Il primo giorno è passato quasi a metà. Dopo oltre 40 anni di fumo oggi devo necessariamente smettere per sempre.
Il fumo fa male,il fumo provoca il cancro,il fumo uccide. A me sembra che mi fa male più non fumare,sia fisicamente che psicologicamente.
Speriamo che sia solo un problema dei primi giorni.
Mi sento come se dessi l’addio ad un vecchio amico,che mi ha procurato e mi procura un sacco di problemi,ma il più fedele e presente che ho avuto nella vita.
Una presenza continua e costante,una compagnia per niente invadente,spesso molto piacevole e rassicurante.
Quella sottile nebbia azzurrina,che in certi  momenti invadeva l’ambiente di lavoro, la casa o la macchina,mi mancherà anche visivamente.
Sarà che io provengo da una generazione nella quale il fumo non era così combattuto,anzi,spesso nel cinema,nella letteratura e anche nella vita quotidiana,i personaggi positivi e volitivi erano quasi tutti forti fumatori.
Insomma, se si sapeva che era quasi un veleno,ci hanno educato ed abituato veramente malissimo.
Bisognerebbe chiedere i danni,sia per la fatica che costa smettere,che per possibili malattie che ci ha procurato e di cui ancora potremmo anche non essere completamente coscienti.
Ma in fondo la cosa non mi interessa affatto,infatti ho fumato quanto di più non credo si possa e l’ho fatto volutamente con piacere,consapevole,almeno negli ultimi anni, delle conseguenze che questo comportamento poteva provocare.
Dicono alcuni che si tratti di un inconsapevole volontà suicida,la voglia di distruggere se stessi,il piacere di farsi travolgere e magari uccidere dal vizio,senza dover per forza ricorrere,per gusti o per scelta razionale alle droghe.
Insomma un po’ come: sesso, whiskey e rock and roll. Oppure bacco tabacco e Venere. Spero che prima o poi un medico non se ne esca col fatto che fanno male anche le donne,se no ricomincio a fumare,mi faccio una serie di amanti e mi metto anche a bere alcolici anche se sono astemio.
Ho sentito negli anni da sedicenti psicologi addirittura che il fumo è legato al ricordo del ciuccio o dell’attaccarsi al seno della madre.
Non so bene se devo ridere o mi devo incazzare,ma oggi mi fa incazzare tutto e perciò mi sa che è meglio cambiare discorso.
Potrei raccontare una storia lunghissima della mia vita di fumatore di tutti i tipi di sigarette,sigari e pipa,ogni marca, ogni gusto,ogni aroma,richiederebbero una descrizione dettagliata e approfondita,ma forse non è il momento.
Se riuscirò a continuare in questa decisione che ho preso,quando forse e finalmente sarò fuori pericolo,se troverò la voglia, magari scriverò un trattato o le memorie di un fumatore costretto a smettere,ma per niente pentito della sua affumicata vita.
Bene,come primo giorno mi pare che basti,visto che non so bene come finirà domani.
Se riuscirò a continuare con questa determinazione,che, i molto spesso incompetenti medici, mi dicono indispensabile,ci saranno altre puntate sull’argomento sicuramente,ma in questo momento,dando per scontato,anche senza che lo sia ancora,che per me,il mondo del fumo non esisterà più,io che non ho mai molto contato sull’aldilà,spero tanto che finirò in un mondo dove tutto è possibile compreso accendersi una bella sigaretta senza che questa faccia male e che non disturbi nessuno,preferibilmente con una bella ragazza vicina, naturalmente provvista di accendino,insieme alle tante cosette carine che la natura le avrà concesso per felicità degli occhi e non solo.
Forse mi toccherà attendere con ansia quel momento.

-------°--------

Sono passati tre anni e devo dire che smettere non è stato così difficile come temevo,anzi mi è venuto del tutto naturale senza nessun tipo di crisi di astinenza.
Probabilmente sarà stato perché stavo molto male.
Questo smentirebbe però, che il fumo dia assuefazione,almeno ai livelli di una droga, che pure ho sentito dire diverse volte da pseudo esperti o che provochi necessariamente il cancro ai polmoni.
Sicuramente non è l’ideale per le malattie cardiovascolari,come mi ha dimostrato ampiamente il mio infarto.
Anche per i polmoni proprio bene non fa e anche su questo sono una prova…… vivente, per fortuna.
Quanto al cancro,ce l’ho avuto ma in una zona che gli stessi oncologi sostengono che con il fumo non c’entrerebbe niente.
Capisco che un medico senta il dovere di spaventare la gente sapendo che comunque il rischio è molto elevato,ma è un po’ come trattarci da bambini che non sono in grado di decidere cosa sia meglio per loro.
Informare si,ma con sincerità e soprattutto vietare mai, secondo me.
Stiamo diventando il paese dei divieti,come se lo stato si fosse preso il compito di proteggerci anche da noi stessi.
Ma la libertà dove è finita?
Impedire le azioni che possono creare danni agli altri è non solo giusto,ma addirittura indispensabile e perciò,ad esempio, impedire di guidare ubriachi o drogati è sacrosanto.
Costringere, per esempio, a mettere le cinture di sicurezza in macchina o il casco in moto almeno a un guidatore maggiorenne, non mi sembra la stessa cosa,in quanto nel malaugurato caso che si verifichi un incidente, il danno sarebbe solo personale,semmai se ne può parlare per i trasportati ma anche loro,secondo me hanno il diritto di decidere della propria vita se hanno l’età per farlo.
La voce che si sente, di impedire il fumo anche in luoghi aperti mi sembra folle e anche un po’ da paese non democratico.
Sino a che si parla di luoghi pubblici e chiusi,niente da dire, anche se si sentono strane teorie, da cosiddetti esperti, sul fumo passivo che sembrano come minimo un po’ esagerate.
Anche in questo caso io credo di essere una prova che tra fumare e subire il fumo passivo ci sia una grande differenza avendo provato entrambi.
Quest’ultimo,ammesso che faccia veramente danni,questi sono sicuramente inferiori a quelli che subiamo tutti i giorni camminando in una grande città, in mezzo al traffico.
Di questo sono certo per averlo verificato su di me e sulle persone che mi sono state vicine,prontissimo ad affrontare qualsiasi contraddittorio.
Infine,per me,il fumo non è un vizio,ma un piacere e dato che nella vita i piaceri non sono molti e quei pochi hanno in comune spesso il fatto di fare male o essere vietati, visto che di qualcosa,prima o poi dovremo morire,credo che sia doveroso lasciare alle persone la libertà di decidere della propria vita.
Visto che sono astemio da sempre, sono ridotto ad essere un uomo senza vizi,ma anche con poche virtù,che a sessantacinque anni è tornato praticamente vergine,ma che non dispera e al quale resta qualche ambizione.
La vita non è ancora finita per me e confido ancora in una sfacciata,splendida,inesauribile,spudorata notte d’amore e in un ultima boccata di sigaretta prima dell’ultima boccata d’aria.

Nessun commento:

Posta un commento