mercoledì 24 novembre 2010

TENTATIVO DI RACCONTO E SEI

Ancora buona lettura...... e non finisce qua.

  • Buonissimo,cara,come al solito. 
  • Grazie. 
  • Franca,tesoro,dato che tu esci abbastanza spesso con tuo fratello,beve molto fuori casa? 
  • Si,abbastanza,specialmente in discoteca,ma io non sto sempre con lui e perciò non ti so dire se è un’abitudine o lo fa una volta ogni tanto.
  • E beve solo o prende anche altre cose? 
  • Questo non lo so,ma sono certa che,se lo facesse,io sarei l’ultima a saperlo e credo che non serva neanche indagare con i suoi amici,perché gli sono talmente fedeli che non direbbero niente neanche a me. 
  • Ma che comportamento ha? 
  • Molto eccitato,tipo oggi ma senza cattiverie. Ma non posso essere molto precisa perché in discoteca entriamo insieme, ma poi ci perdiamo di vista in quella bolgia,anche perché,ve l’ho già detto, lui non vuole stare con me. Di solito ci rivediamo all’uscita. 
  • E quando uscite che impressione ti fa? 
  • Te l’ho detto,eccitato,ma anche un po’ cotto. 
  • Che vuoi dire? 
  • Che parla,parla,ma non è il solito,non è lucido come al solito. 
  • Questo che mi dici,in parte mi rassicura perché sembrerebbero,solo gli effetti dell’alcool e di una forte eccitazione che,credo,la discoteca dia in ogni caso e non di altre sostanze molto più pericolose,almeno mi illudo che sia così. Però,sono solo impressioni,perciò,da ora in poi,bisognerà tenerlo sotto controllo e in questo tu ci puoi aiutare molto. 
  • Babbo,non è un compito che mi piace molto fare,perché fare la spia sul fratello è una cosa veramente spregevole e,poi, se lui se ne accorgesse, penso che non me lo perdonerebbe mai. 
  • Non si tratta di fare la spia,se lo fai è solo per proteggerlo e per aiutarci. 
  • Si,e tu vallo a far capire a lui. Babbo,scusami ma non me la sento proprio. 
  • D’accordo,per adesso,vediamo come si sviluppa la situazione e poi vedremo se ce ne sarà veramente bisogno. Ma in una cosa ci puoi aiutare subito. Tu sei giovane ma abbastanza matura. Secondo te,perché si comporta così? 
  • Non saprei,credo,in parte,perché lo fanno quasi tutti,ma non solo. Avete visto come si comporta in casa,da una sensazione di sicurezza,in qualche caso anche di sfrontatezza,che,però,deve essere solo un atteggiamento perché,per esempio,con le ragazze non lo è affatto,almeno da quanto mi hanno riferito alcune di loro. E anche con gli altri ragazzi,meno che con i suoi fedelissimi che comanda a bacchetta,sembra che non riesca ad imporsi e che non sia considerato molto. 
  • Ci stai descrivendo una persona molto diversa da quella che conosciamo. 
  • Questo è quello che io ho potuto notare e che mi hanno anche detto,non potete pretendere che alla mia età possa fare un’analisi psicologica completa di mio fratello più grande. 
  • Tesoro,non pretendo niente,anzi mi dispiace parecchio doverti coinvolgere e farti questo tipo di domande,ma anche se si tratta di impressioni,forse ci potranno essere molto utili e perciò non ti addolorare per aver detto queste cose,perché se serviranno,avrai contribuito al bene di Roberto e comunque lui la prenda,ti assicuro che non hai fatto altro che dimostrargli una volta di più che gli vuoi bene. 
  • Lo spero. Però,scusate,ve ne accorgete adesso di questa situazione? E’ già un po’ di tempo che va avanti così. E tu mamma,che stai così tanto a contatto con Roberto,non hai avuto il minimo sospetto che nel suo comportamento ci fosse qualcosa che non andava? Qualche volta l’ho visto bere forte anche in casa. Adesso non potete coinvolgere me,quando forse bisognava che interveniste prima. 
  • Io non mi sono mai accorta di niente,almeno che fosse preoccupante. L’ho visto sempre lucido e affettuoso,anzi,molto spesso,anche brillante. 
  • A me è sempre sembrato che fosse un ragazzo,magari un po’ egoista,che pensava solo a fare i suoi comodi,ma equilibrato,ironico,ma soprattutto sempre lucido. 
  • Scusa,ma quando prima è venuto a dirci tutte quelle cose,tu mamma la prima cosa che gli hai detto è se aveva bevuto. Evidentemente,qualche sospetto già ce lo avevi prima,però non mi risulta che lo abbia mai fatto presente. 
  • Non mi sono resa conto che fosse un problema,quelle poche volte che ho visto che esagerava,l’ho presa come una ragazzata,che a quell’età,prima o poi,abbiamo provato tutti e che di solito finisce lì,come ti rendi conto che il bere in eccesso, fa solo male e non ti dà niente. 
  • Lasciate perdere,ragazze,non stiamo a cercare di stabilire le colpe,anche perché,se si dovesse fare,sicuramente il più colpevole di tutti sarei io. Sono stato troppo assente,con tutti e specialmente con lui. Non mi ricordo di averci fatto,prima di oggi,un vero discorso serio che affrontasse problemi importanti. E,oggi,avete visto il risultato. Se lo avessi fatto prima,se fosse stato abituato ad essere messo in discussione forse,non solo ora lo conoscerei meglio,ma sicuramente la sua reazione sarebbe stata meno violenta e meno irrazionale. E poi,mi fa soffrire vedervi discutere anche se capisco benissimo che lo fate per un fine giusto. 
  • Si ma ora che facciamo? 
  • Aspettiamo che si riprenda e poi cercherò di parlarci ancora e vedremo. Nessuno ti insegna come comportarti in questi casi,bisognerà improvvisare. 
  • Ma questo non mi basta,io rivoglio mio figlio,non posso neanche immaginare che possa aver preso una strada pericolosa e che tu non sappia come tirarlo fuori. Ci hai sempre dato la sensazione che non ci fosse problema che non potessi risolvere e adesso ci dici che non sai cosa fare. 
  • Qualche idea ce l’ho. Ma mi sembra che esageri. Non drammatizzare tutto. Ancora non è successo niente di grave. Aspettiamo un po’ e vediamo anche le sue reazioni ad un mio intervento che,a questo punto,ci dovrà essere per forza. La soluzione non dipende solo da me,Roberto è giovane ma è una persona,con un suo cervello,si può cercare di farlo ragionare,ma dipende molto da quello che lui vuole recepire. 
  • Può darsi che io sia portata all’esagerazione,ma quello che è successo non è solo un problema di sbronza. Sarà stato pure ubriaco,ma era sufficientemente lucido per fare una serie di insinuazioni su tutti noi,che dimostrano che è molto più presente,nella vita familiare,di quanto pensavamo. 
  • Di che tipo? Cosa intendi? 
  • Per esempio su di te,è perfettamente al corrente delle tue avventure e del fatto che io finisco sempre per perdonartele e lui lo vede come una mia debolezza e una tua sopraffazione. 
  • Lui è al corrente di niente. Solo di voci messe in giro da maligni o da te nei momenti di esasperazione. 
  • Se vuoi credere questo fai pure,ma non penso che rispecchi la realtà. Di Franca vede che l’amore che ha per te rasenta,secondo lui,la morbosità,che va al di la dell’affetto che una figlia dovrebbe avere per il padre. 
  • Mamma,in questo caso non ha proprio capito niente ed oltretutto è anche molto maligno. 
  • Secondo me,queste sono normali manifestazioni di chi si sente insicuro ed in colpa e vuole coinvolgere chi gli sta intorno,in responsabilità spesso inventate,per portarli sulla difensiva,in modo da non essere il solo a doversi rimproverare qualcosa. E’ una reazione abbastanza tipica soprattutto tra gli immaturi,ma non solo. Tutti colpevoli,nessun colpevole. E’ così banale e sfruttata come strategia che questo sinceramente è il lato che mi preoccupa di meno. Ma adesso,vi prego,prendiamoci una pausa di riflessione riguardo a Roberto,continuiamo la nostra normale vita e quando lui sarà di nuovo in sé,ci parlerò e vedrete che una soluzione si troverà. Ma con lui non facciamone un dramma,non esasperiamo più del necessario. Facciamogli capire che la cosa è grave ma che non è la fine del mondo,almeno per ora e dopo,secondo le sue reazioni,vedremo.            
  • Non so se saprò aspettare molto. Che faccio lo chiamo? 
  • Assolutamente no,lasciagli tutto il tempo che gli serve per ritornare in sé e anche per riflettere. Stai sicura che,quando sarà pronto,sarà lui a venire. Malgrado si atteggi a grande è ancora troppo dipendente da noi per non essere costretto ad un chiarimento. Dobbiamo giocare di rimessa ed aspettare che sia lui a cercarci ed in quella occasione una giustificazione dovrà pure trovarla. 
  • E se fa finta di niente? 
  • Io non lo credo,comunque,se sarà così,vedremo di entrare noi nell’argomento. Ma soprattutto calmati perché se ti fai prendere dall’ansia finisce che invece di uno ne avrò due di problemi da risolvere. Continuiamo la nostra vita normale,tanto,secondo me,prima di domani mattina non lo rivediamo.                                               
  • Tesoro,se mi fai un sorriso te lo pago. 
  • Scusa,ma ho dormito malissimo e mi sono svegliata,peggio. Mi sono rigirata nel letto tutta la notte e ho fatto dei sognacci,che non ricordo, ma che mi hanno lasciato una sensazione di ansia e di malessere. 
  • Si ti ho sentito e non mi sorprende moltissimo,sicuramente riguardavano Roberto. 
  • Non saprei,ma è probabile,sono molto preoccupata per lui. Ieri sera,quando stavamo già a letto l’ho sentito che andava in cucina,penso a mangiare qualcosa e ho dovuto fare un grande sforzo per non correre da lui. 
  • E hai fatto bene. 
  • Lo spero,ma se questa situazione non si risolve al più presto,non so quanto saprò resistere. Mi sento come se avessi fallito tutto nella vita. Ragionandoci sopra,lo so che non è così,ma mi mancano le mie sicurezze,ho la sensazione che,in questo momento,mi potrebbe capitare qualsiasi cosa. Ed i presagi sono tutti tremendi e drammatici. 
  • Cosa vuoi che possa succederti,al massimo Roberto finisce in galera,io scappo con una venticinquenne,e Franca fugge all’estero con un mafioso di cinquant’anni. Non mi sembra poi così grave. 
  • Non prendermi in giro per favore,è una cosa seria. Ci sto male. Per me ormai è importante solo la famiglia,tutto il resto viene in secondo piano e se perdo le mie certezze,la mia vita non vale più niente,non ho più ragioni per andare avanti. 
  • Non ti sembra di esagerare? Se mi ricordo come eri da ragazza,sembreresti irriconoscibile,è proprio vero che nella vita si cambia. Ma io credo che sia solo un momento di particolare tensione e che,visto che da un po’ di tempo sei portata alle esagerazioni,passerà presto,appena avrai il tempo di metabolizzare l’accaduto,che,almeno per ora,non è così preoccupante. 
  • Non lo sarà per te,per me lo è moltissimo,non posso neanche pensare che nostro figlio corra dei pericoli. 
  • Tutti corriamo dei pericoli,in qualsiasi momento della nostra vita,non esiste niente di garantito,me lo hai detto anche tu. L’unica cosa che possiamo fare è affrontarli o cercare di evitarli per quanto è possibile. Ma non esistono garanzie. E forse sta proprio lì il bello. 
  • Sarà bello per te. 
  • Va bene,tesoro,non avevamo detto di far finta di niente per un po’? 
  • Buon giorno Mamma,buon giorno Babbo,che c’è di buono? 
  • Ciao Franchina,le solite cose,qualche dolcetto o fette biscottate con la marmellata. 
  • Ciao,piccola,dormito bene? 
  • Benissimo,grazie,ho messo la testa sul cuscino e mi sono svegliata adesso nella stessa posizione. 
  • Roberto lo hai visto? No,Babbo,penso che sia ancora in camera. 
  • No,sono qui. Buon giorno a tutti. 
  • Buon giorno,dormito bene? 
  • Benissimo,grazie. 
  • Spero che ti sia svegliato di umore migliore di ieri? 
  • Sono allegrissimo Babbo,anzi dopo aver fatto colazione,sto pensando di organizzare qualcosa di divertente da fare tutti insieme. 
  • Tipo? 
  • Non lo so,non ci ho ancora pensato. 
  • Lo sai che non amo per niente i giochi di società,ma in questo momento vedrei bene il gioco della verità. 
  • Ma Babbo,quello direi proprio di no,è noiosissimo e poi in famiglia non c’è gusto,ogni tanto lo tiriamo fuori quando c’è qualche ragazza per carpirle qualcosa,per poter far loro qualche domanda indelicata. All'età vostra non vi sentite ridicoli a fare giochi da adolescenti? 
  • Io non credo che esistano giochi noiosi , divertenti  o solo per certe età, in assoluto,dipende da come si svolgono e dai partecipanti. 
  • Se lo dici tu…………Ma in famiglia sappiamo già tutto di tutti. 
  • Io non ne sarei così convinto,le sorprese sono sempre dietro la porta,molto più di quanto uno pensi. 
  • D’accordo,vado a cercarmi e se mi trovo, se proprio volete,proviamo. 
  • Tutti d’accordo? 
  • Si. 
  • Si. 
  • Benissimo,appuntamento tra un ora in salotto. 
  • Facciamo un po’ di più, Babbino. 
  • Va bene,senza un’ora precisa,appena saremo tutti pronti. 
  • Allora,ora che la famiglia è al completo,che ne dite, ci vogliamo provare? 
  • Babbo guarda che questo è un gioco che non  si sa dove va a finire. E’ piuttosto pericoloso,secondo come si sviluppa,può diventare un gioco al massacro. 
  • Magari il massacro si può cercare di evitarlo,però,visto che in  questi ultimi due giorni sono successe parecchie cose inaspettate nella nostra famiglia,io sono disposto a mettere a nudo ed anche in discussione la mia vita ed i miei comportamenti,voi siete disponibili a fare altrettanto? In particolare tu Roberto? 
  • Io non ho  niente da nascondere e se tutti sono disposti a rispondere con la più assoluta sincerità a qualsiasi domanda,lo sono anch’io. Se volete comincio io.  
  • Secondo me dovrebbe cominciare il capo famiglia a fare le domande,poi la mamma,poi te e infine io,in ordine di età,che ne dici Babbo? 
  • Per me va bene comunque. 
  • Allora comincia tu,Babbo,anche se in questi giochi si è tutti alla pari e non esistono gerarchie di nessun tipo. Ma vi ricordo le regole,ad ognuno tocca una domanda e può indirizzarla a chi vuole e finito il giro si ricomincia. 
  • Ok,allora cominciamo,la prima domanda è per Roberto. Fai abuso di alcool e di sostanze stupefacenti abitualmente? 
  • Di alcool abbastanza,per quanto riguarda le sostanze ho provato una sola volta una pillola,ma l’effetto non mi è per niente piaciuto e non credo che ripeterò l’esperienza. E ora tocca a Mamma. 
  • Per Roberto. Perché bevi,se è abbastanza chiaro che ti toglie lucidità e poi da assuefazione,oltre a far male al fisico? 
  • Perché mi piace,mi rende più allegro ed estroverso ed in certi momenti anche più contento e non mi sembra affatto che mi faccia male. 
  • Una domanda sulle regole. Ma non c’è diritto alla replica? 
  • E no sarebbe troppo facile Babbo,ognuno di noi l’avrà quando toccherà il suo turno. 
  • Si ma le regole non saranno così ferree potranno anche essere parzialmente modificate se siamo tutti d’accordo. 
  • Forse,ma io non sono d’accordo e ora tocca a me ed ho una bella domandina proprio per te. Hai mai tradito la mamma? 
  • Si. E ora Franca. 
  • Per Roberto,tu mi vuoi bene? Ma pensaci bene prima di rispondere che ci siamo impegnati tutti a dire la verità senza nascondere niente. 
  • A questo posso rispondere che mi sei antipatica,ma che malgrado questo non riesco a non  volerti bene. 
  • Per Roberto,Tu dici che bere ti rende più allegro ed estroverso e anche più contento. Ma non sarebbe più bello,più di soddisfazione, che queste qualità le riuscissi ad ottenere lavorando su te stesso,per tuoi meriti, invece di riceverle dall’effetto di una sostanza estranea che fa male? Quando hai bevuto non sei veramente tu,sei modificato dall’effetto dell’alcool e oltre tutto sei veramente certo,che in quelle condizioni sei in grado di giudicare obbiettivamente? 
  • Intanto,si tratta di due domande,ma te le voglio passare. Non mi sembra di essere l’unico,infatti c’è chi si serve dell’alcool,chi degli psicofarmaci, e questi ultimi mi sembra che non vengano così criticati. Non credo che mi direste niente se prendessi il valium. Io lo ritengo un aiuto che in più è anche molto gradevole. E poi non tutti sono perfetti come te,a parte l’infedeltà,alcuni hanno bisogno di aiuti per essere migliori,se non ci riescono da soli. In quanto a rendermi conto del mio stato,anche quando bevo non perdo mai completamente la lucidità. 
  • Ma quali aiuti,se ti vedessi prendere il valium,alla tua età,mi preoccuperei ancora di più e poi non  mi sembra affatto che migliori quando sei sbronzo o anche brillo,impegnati a lavorare su te stesso e vedrai che le qualità ce l’hai naturali,senza bisogno dell’alcool. 
  • Questa non è una domanda,mamma,non stai rispettando il gioco. 
  • Al diavolo il gioco,comunque se vuoi che la riformuli come domanda,ti chiedo se sei veramente convinto che quando hai bevuto sei migliore che da sobrio? Ieri abbiamo avuto una dimostrazione del contrario. 
  • Si,perché non  è importante come mi vedete voi o gli altri,quello che conta è come mi sento io. 
  • Perché tradisci mamma e poi ti atteggi a uomo superiore? 
  • Perché non so resistere alle donne,ma questo non vuol dire che ami tua madre di meno. In quanto alla seconda domanda,io non mi sono mai atteggiato in nessun modo,se qualcuno pensa questo di me,ne sono felice,ma è una sua opinione. 
  • Roberto,non mi importa del fatto che ti sono antipatica,questo se vuoi spiegarmelo fai pure se no è lo stesso. Quello che mi preme è capire cosa intendi per volermi bene,in quanto mi allontani come la peste,non ricordo una dimostrazione di affetto da parte tua da diversi anni e se non fossi abbastanza rappresentativa e non potessi usarmi qualche volta come esca,non mi porteresti mai con te. 
  • Questa è più una serie di affermazioni che una domanda,comunque cercherò di soddisfare le tue curiosità lo stesso. Mi sei antipatica perché sei troppo eccessiva in tutte le tue manifestazioni,fino a mettermi qualche volta anche in imbarazzo. Da questo deriva il fatto che ti voglio bene ma il più possibile da lontano. Insomma soffrirei se ti capitasse qualcosa di male ma anche se mi stessi tutto il giorno addosso. 
  • Da quello che hai detto sino ad ora sembrerebbe che non ti interessa quello che gli altri,in particolare noi,pensano di te. Ma ne sei veramente certo? Perché io avrei forti dubbi su questo,anzi sono quasi sicuro che i tuoi comportamenti derivino proprio dal desiderio di renderti più interessante con gli altri,specialmente con le ragazze. 
  • Ho accettato il gioco ed intendo rispettarlo fino in fondo. Non ti nascondo che l’aiuto dell’alcool può servire anche a quello,ma non tanto perchè penso di far colpo più che da sobrio,quanto perché comunque vada io mi sento meglio. 
  • E come va di solito? In particolare con le ragazze. 
  • Qualche volta bene,qualche altra male. 
  • Ma più volte bene o più volte male. E ora ce l’hai la ragazza? 
  • Che vuoi che dica,che non ce l’ho. Ebbene non ce l’ho. E tu lo sai benissimo. Comunque Franca hai anticipato il tuo turno,perché stava a me,come al solito ti fai avanti anche quando non dovresti.Sempre per il nostro signore e padrone,sinceramente,quello che hai risposto sino ad ora ti sembra una giustificazione accettabile? 
  • Non è una giustificazione,mi hai chiesto la verità ed io l’ho detta,spero che tu faccia altrettanto,e non parlo di quella superficiale,quella esteriore. Mi piacerebbe che quando rispondi tirassi fuori anche l’anima,i sentimenti. E perciò ti chiedo se,come penso,hai dei problemi di rapporti con gli altri fuori di casa,non credi che parlarne apertamente con le persone che ti amano di più al mondo,sarebbe meglio di bere? Non credi che il nostro potrebbe essere un aiuto migliore e che oltretutto non fa male? 
  • Io non sono più un bambino e non posso andare a piangere dai genitori se ho dei problemi me li devo risolvere da solo
  •  E bere ti sembra una soluzione? Non sarà meglio che ne parliamo? Se ti vergogni di parlarne con  me,fallo con tuo padre,che se non altro per una questione di sesso ti può capire meglio. 
  • E quando? Se non c’è mai e poi non mi servono paternali,se lui in tutti questi anni fosse qualche volta sceso dal piedistallo,forse potrei. Ma fino ad ora sta “troppo in alto” per me,soffro di vertigini. E,a proposito,Babbo,non ti è mai venuto il dubbio che un padre non ha solo il dovere di far sentire la sua autorità ma anche quello di sollecitare un figlio a confidarsi,di parlarci,qualche volta,così tanto per parlare,magari anche di stupidaggini? E poi vorrei anch’io,per una volta,non seguire perfettamente il gioco e chiedere a mamma,come fa ad accettare che suo marito si prenda tutte le libertà che vuole e che non abbia nessun rispetto per lei.  
  • Questi fanno parte dei rapporti tra due coniugi,tu non li puoi capire e non ti devono interessare. 
  • E’ la prima cosa veramente sensata che ti sento dire oggi,ed hai ragione. Sono stato assente,ho delle scusanti,ma me ne prendo lo stesso tutte le colpe e ti prometto che da oggi non  sarà più così. Se è veramente questo che ti è mancato,allora è una cosa facilmente rimediabile,perché io ti voglio molto bene,ma evidentemente non te l’ho saputo dimostrare a sufficienza,perlomeno non come volevi tu,ma sono ancora in tempo,per fortuna ne abbiamo ancora tanto davanti. 
  • Roberto,lasciamo stare i nostri rapporti,che magari potremo approfondire a quattr’occhi in un’altra occasione,perché certe cose proprio non riesco a spiegarmele e le tue risposte non mi hanno per niente aiutato. Non mi rendo conto come puoi dire che Babbo è stato carente dal punto di vista dell’affetto con te,quando personalmente ho assistito a lunghe chiacchierate tra voi,nelle quali ti è stato ad ascoltare sino in fondo ed ha dimostrato una grande pazienza ed un notevole interesse,perché, devi ammettere,che parli spesso di cose che interessano solo te. Non sarà che tu,invece di avvicinarti a lui come ad un padre,da parecchio tempo,lo vedi e lo tratti come un rivale,come se tra voi ci fosse una gara. Ma non ti accorgi che sei solo tu a vedere le cose in questo senso. Le gare si fanno in due e quando tu ti comporti così lui non partecipa,ti asseconda solo,ti assicuro che per chi osserva dall’esterno la cosa è chiarissima. Credi che se gli avessi dimostrato di volere una maggiore confidenza e complicità,lui te la avrebbe negata? 
  • Insomma,sono arrivato al punto che mi tocca prendere lezioni anche da una ragazzina,anche se questa non è chiaramente farina del tuo sacco. Comunque una parte di verità c’è in quello che hai detto. Però io ti rispondo che se Babbo è l’uomo che tutti ritengono che sia e che anche lui si crede,visto che ha così tanto ascendente su quasi tutti ed in particolare sulle donne di casa,doveva capire di cosa aveva bisogno un figlio,anche se non gli veniva chiesto esplicitamente. Se invece ci si presenta come un essere perfettissimo,che ha tutte le qualità e tutte le risposte in ogni occasione,che è l’unico sostentamento materiale e morale della famiglia,il desiderio di mettersi a confronto e anche di cercare di abbattere questo monumento,cercandogli qualche crepa,diventa quasi inevitabile. 
  • Io non sono un monumento,sei tu che mi vedi così. Certo un po’ di autorità,molto poca per la verità,specialmente con te,un padre la deve avere. Non sono mai stato convinto,come molti, che i genitori debbano essere amici dei figli. Possono essere in confidenza,possono parlarsi di tutto,consigliare ed essere consigliati,ma i ruoli devono rimanere diversi e separati. Il padre fa il padre,il figlio fa il figlio. In quanto ad intuire i bisogni senza che questi vengano espressi,forse sono stato carente,ma non ne sono così sicuro,in quanto tu sei stato molto bravo a mascherarti ed io non vivo tutto il giorno con te per i motivi che sappiamo tutti. Cosa ne pensi? 
  • Penso che se proviamo a fare un passetto per uno per avvicinarci,forse qualche possibilità ce l’abbiamo. 
  • Io sono qui e se vuoi il passo lo faccio subito. 
  • Che fai sospendi il gioco? 
  • Si,se il passetto lo fai anche tu e anche se non lo fai ne posso fare due io. Io sono qui  e ti aspetto. 
  • D’accordo,ma non mi prendere per il culo,che non potrei sopportarlo. 
  • Zitto,basta,avremo tempo di parlare di tutto più tardi,abbracciami.  
 CONTINUA...........







Nessun commento:

Posta un commento