lunedì 22 novembre 2010

TENTATIVO DI RACCONTO - CINQUE

Buona lettura:

  • Ciao,Roberto,ti hanno lasciato solo? 
  • Si,da quando ti sei accaparrato la mamma. Dopo che ha parlato con te,non è più tornata. 
  • Vedrai che adesso torna,comunque possiamo fare quattro chiacchiere tra noi,se vuoi. 
  • Da quello che ho capito,oggi è il giorno dei chiarimenti con tutta la famiglia e a me sta toccando per ultimo. 
  • Cosa te lo fa pensare? 
  • Guarda che la casa non è così grande e anche se non alzate la voce,qualcosa si sente,magari non proprio le parole ma i toni si. Spero solo che non sia il giorno che hai deciso di imporre a tutti la tua autorità di padrone di casa.  
  • Ti risulta che l’abbia mai fatto? 
  • No. Ma c’è sempre una prima volta. 
  • Almeno in famiglia è mia abitudine di risolvere i problemi cercando il dialogo ed il convincimento. 
  • Perché abbiamo dei problemi? 
  • Il mio sogno e credo anche quello di tua madre, era formare una famiglia unita che fosse un corpo unico e che si muovesse tutta insieme in un'unica direzione e che avesse come collante l’amore. Insomma,come ha detto prima la mamma,quattro assi che,uniti fanno un poker e sono vincenti,separati,valgono poco. 
  • A me sembra che hai descritto quello che è effettivamente successo. La realtà. 
  • Lo pensavo anch’io sino a poco tempo fa,ma mi sono dovuto ricredere. Qualche cosa di strano lo notavo anche prima,ma non gli avevo dato molta importanza,almeno fino a che,da ieri,mi sono messo ad approfondire. 
  • Io non trovo che ci sia nulla da approfondire,siamo una bella famiglia,molto unita e felice. 
  • Credi? Come sono i tuoi rapporti con Franca? 
  • Eccoci arrivati subito al punto. 
  • Perché pensi che questo sia il punto cruciale? 
  • Perché,prima siete stati parecchio insieme e, conoscendola,sicuramente si è lamentata di qualche cosa. E’ normale e tipico per lei. 
  • A me non sembra affatto,forse conosciamo due persone diverse,o la guardiamo con occhi diversi. Con me non si era mai lamentata prima. 
  • E tu pensi di essere più obbiettivo di me nel giudicarla? Non rischi di essere influenzato dal fatto che è la tua cocchetta? 
  • Sull’obbiettività ci sarebbe molto da approfondire e se vuoi ne parliamo dopo,ma sul fatto che io la ami più di te,non c’è il minimo dubbio. Tu non mi sembra affatto che stravedi per lei,anzi. 
  • Che vuoi dire? 
  • Dico che,normalmente nelle famiglie la piccola di casa,specie se femmina, viene coccolata da tutti,spesso anche troppo,fino a farla diventare viziata. Passare da questo eccesso,al fatto che metà della nostra di famiglia non se la fili proprio,mi sembra ingiusto. 
  • Questo ha avuto il coraggio di dire? Quando ci sono,sta quasi sempre con me e con i miei amici,quando esce lo fa quasi sempre con me e spesso mi mette anche in imbarazzo,perché è molto carina e i miei amici le stanno continuamente addosso e a me tocca stare con quattro occhi perché di cervello è ancora una bambina e non sono tranquillo. 
  • E’ molto più grande di quanto pensi tu e da quanto mi dice dei tuoi amici,non credo che corra grandi rischi con loro,anzi li usa come protettori in caso di brutti incontri,visto che da quel punto di vista tu sei completamente assente. 
  • Questo è la sua versione,ma penso che dovrebbe valere anche la mia. 
  • Su queste cose posso giudicare solo da quello che mi dite voi due,però una cosa la vedo ed è lampante,lei quando parla di te lo fa sempre con affetto e se anche dice che sei carente in qualcosa,si riferisce solo al fatto che ti vorrebbe più vicino,più fratello. Tu invece ne parli con fastidio e molto criticamente,come fosse una rottura di scatole e basta e qualche volta dai anche l’impressione che ti sia anche antipatica o peggio. Ti sembra il normale comportamento di un fratello verso la sorellina? 
  • Questo succede perché è realmente una rottura di scatole e lo è da quando è venuta al mondo,ma prima era più contenibile,mentre ora sta sempre in mezzo,cerca di essere al centro dell’attenzione e spesso,specialmente se ci sono uomini,ci riesce pure. 
  • E ti toglie la scena. 
  • A me la scena non me la toglie nessuno,neanche tu,figuriamoci una mocciosetta appena mestruata. 
  • Non parlarne mai più così,almeno davanti a me. Non ti azzardare. Non è affatto una mocciosetta,ci ho parlato in modo approfondito ed è intelligente e molto più matura e sensibile di quanto dovrebbe esserlo alla sua età. Io non mi rendo conto se sono io che mi sto rincoglionendo o se sei tu che sei anomalo. In qualsiasi altra famiglia un ragazzo andrebbe orgoglioso di avere una sorella come Franca,perché,dato che non sei uno stupido,non puoi non  esserti reso conto che ha delle qualità particolari sul piano dell’intelligenza,della sensibilità,ma, soprattutto,sul piano dell’affettività. Quando ti fa comodo per presentarti qualche ragazza,però,non la consideri rompiscatole. 
  • Questo sarà successo si e no un paio di volte e non cambia certo l’opinione che ho di lei. Sta sempre in mezzo,si impiccia di tutto anche delle cose mie personali,non fa altro che fare domande e poi quando gli prende a fare la pupetta,non la reggo e mi fa anche un po’ vergognare. 
  • Io ti conosco come uno con un grande senso dell’umorismo,mi sorprendi. Non ti viene da ridere quando si comporta in quel modo? Non lo vedi che è solo un gioco,lo fa anche con me. In quanto a fare domande sulle tue cose,le sorelle non si impicciano,si interessano del fratello al quale vogliono bene. 
  • Tu rigiri tutto come ti fa più comodo,ma dovresti starci tu e ti renderesti conto. 
  • Io non ho interesse a rigirare niente,ho solo lo scopo di chiarire le cose per cercare di farvi stare bene entrambi. Tu invece da come parli,un certo interesse ce lo potresti avere ed è quello di metterla in cattiva luce per liberartene il più possibile e per giustificare il tuo comportamento. In pratica io faccio un discorso per unire e tu per dividere. E qui veniamo alla domanda fondamentale. Tu le vuoi bene o no? 
  • Certo che le voglio bene. Ma questo non vuol dire che qualche volta non mi rompa. 
  • E se le vuoi bene,perché ogni tanto non glielo dimostri? Anche se ti costa un po’,sforzati. Lei non chiede altro. 
  • Ma ti rendi conto che se le faccio qualche tenerezza non me la levo più di torno,diventa appiccicosissima. 
  • E tu dalle un po’ di soddisfazione e poi frenala,se vuoi non ti manca il modo,né il cervello per riuscire a contenerla. Roberto,è tanto che volevo dirti una cosa e questo mi sembra il momento adatto. Tu sei da considerare come molto fortunato,spero che te ne renda conto. Sei un bel ragazzo,sei intelligente,non hai problemi con gli studi perché ti riescono talmente facili che non sei neanche costretto ad applicarti troppo,i soldi in tasca non ti sono mai mancati,sei circondato dall’affetto di tutti noi e non hai particolari costrizioni che ti creino impedimenti. E tu tutto questo lo sai bene,lo sai tanto bene,che metti a frutto la situazione per goderti la vita il più possibile,per cercare di fare tutto quello che desideri,senza porti limitazioni. E questo è bello,è divertente,è il sogno di molti. Beato te. Ma il problema invece c’è,malgrado tu faccia tutto per evitarlo ed è che, tutto questo,non è sufficiente per avere una vita completa. Puoi tirare avanti ancora per un po’,ma prima o poi dovrai,sarai costretto, a prenderti anche delle responsabilità. 
  • Non ci penso proprio. Il più tardi possibile. Le responsabilità mi danno l’allergia,mi fanno male al fisico. 
  • Si, tu scherza pure,ma non dipende da te. Ti puoi innamorare follemente di una donna che vuole essere assolutamente sposata e magari metterla incinta per sbaglio,succede sai. Prima o poi dovrai iniziare a lavorare,io posso morire domani e ti resterebbe in mano la responsabilità della famiglia e così via. 
  • Vedo il matrimonio come il fumo negli occhi,non vado con donne se non sono sicuro che prendono la pillola e per sovrappiù mi metto anche il preservativo,tu camperai mille anni ed al lavoro manca moltissimo. Prima mi devo diplomare,poi c’è l’università,la specializzazione e,tutto questo tempo,lo trascorrerò a pensare ad un lavoro leggero,possibilmente divertente che mi dia meno responsabilità possibili. A parte il fatto che se le cose continueranno ad andarti bene,magari potrei anche vivere di rendita. 
  • Non darti arie da conquistatore,che sinceramente,ho forti dubbi che abbia già “assaggiato”almeno in modo completo. 
  • Questo lo dici tu. 
  • Veramente,pensi questo o è una delle solite battute,dei paradossi,che spesso ti piace fare
  • In questo momento,seriamente,la penso così. Se poi con il passare degli anni o per qualche avvenimento nuovo,cambierò idea non te lo so dire. 
  • Io mi rendo conto che alla tua età e nelle tue condizioni non è insolito,anche se sai benissimo che ci sono ragazzi tuoi coetanei che lavorano da anni e magari mantengono anche la famiglia. 
  • Si lo so,ma è un problema loro che non mi tocca minimamente. 
  • Hai uno strano modo di giudicare quello che ti riguarda. Sono ragazzi che vivono abbastanza vicino a te. Tutto quello che abbiamo intorno ci riguarda un po’. 
  • Ti prego,non la buttare sulla politica o sulla sociologia,che veramente mi viene l’allergia. 
  • La butto sull’umanità. Io già lo intuivo tutto quello che hai detto, lo vedevo dal tuo comportamento,ma non credevo che arrivassi sino a questo punto. Per uno intelligente come te,mi sorprende un po’ che tu veda tutto solo in senso utilitaristico,non sai cosa ti perdi. 
  • Non mi perdo niente,ho,già,tutto quello che voglio. 
  • Lo credi tu e forse continuerai e crederlo ancora per un  po’,per un fatto di età. Ma prima o poi,certe cose le dovrai affrontare. La vita può dare molte soddisfazioni,ma anche molti dolori,ed i dolori si riescono a sopportare solo se sono compensati dalla felicità che possono darti le vere soddisfazioni. Dimmi che piacere può darti vivere una vita che non ti proviene da azioni e comportamenti tuoi. Che ti viene dal lavoro di altri. Impegnarsi,prendersi delle responsabilità è quasi tutto. Hai detto,non so quanto convinto,che noi siamo una famiglia perfetta,secondo te. Non credi che tua madre ed io ci siamo impegnati per arrivare a questo? Ma questo è un discorso generale,che probabilmente è prematuro farti,perché,sono sicuro che con il passare del tempo,di molte di queste cose ti renderai conto da solo. Quello che effettivamente volevo dirti e potevo benissimo cavarmela con quattro parole,è che può anche andare benissimo il tuo modo di affrontare la vita in questo momento,ma anche ora qualche piccolo impegno te lo potresti,anzi dovresti,prendere. Quello verso tua sorella,per esempio è uno,secondo me,neanche particolarmente gravoso,anzi,usando il cervello,se è vero,come dici,che le vuoi bene,potrebbe essere anche divertente. Insomma,siamo in quattro,è possibile che non si riesca ad ottenere che ognuno di noi ce la metta tutta per far felici gli altri? Si tratterebbe di volerlo veramente,di dimenticarsi dei propri egoismi per lasciarsi condurre dall’affetto se questo,e lo voglio assolutamente credere,effettivamente esiste. 
  • Babbo,non so risponderti,è una delle poche volte che mi mancano le parole. So perfettamente che hai ragione,ma non so se sarò capace di comportarmi di conseguenza. Sono assalito da una voglia di vivere,da una fame di tutto,dal desiderio di provare il maggior numero di esperienze e questo mi porta ad essere tutto concentrato su me stesso. Per ora prima di tutto vengo io e le mie esigenze e chiunque interferisca diventa un nemico. E’ uno stato di egoismo puro il mio,non credere che non me ne renda conto,ma in questo momento non posso farci niente. 
  • Già il rendersene,così lucidamente,conto è un passo avanti,vedrai che,se continui a rifletterci sopra,il resto verrà da solo. Per il momento prova ad iniziare con un piccolo sforzo,magari formale,verso Franca, e poi magari ci prendi gusto. 
  • Ed è così che si creano gli incesti. E poi dicono che non è colpa dei genitori 
  • Non fare lo scemo. E’ possibile che non si riesce a portare a termine un discorso serio con te. 
  • Babbo,mi sa che questa è la conversazione più seria e più lunga che abbiamo mai fatto.    

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  • Ciao,mamma,che fai,inizi a preparare la cena? 
  • E’ un po’ presto,tesoro,sto solo imbastendo qualcosa per anticiparmi. 
  • Ti posso aiutare? 
  • No lascia stare Franca,grazie,sono stupidaggini e non saprei cosa farti fare. 
  • Allora posso farti compagnia? 
  • Certo,amore,mi fa molto piacere. 
  • Mamma,scusami,ti prego. 
  • Perché? Cosa hai fatto? 
  • Mi sono lasciata andare con Babbo e ho detto tante cose,sia di te che di Roberto. Credo di aver detto cose che realmente penso,ma adesso me ne pento. Specialmente se questo ha provocato o provocherà una discussione tra te e Babbo o una sgridata a Roberto. Io desidero solo partecipare alla vostra felicità,esserne parte, e non voglio assolutamente diventare un elemento disgregante della famiglia. Sinceramente,io è un po’ di tempo che ce le avevo dentro quelle cose e mi facevano soffrire,ma se succedesse questo sarei veramente disperata. 
  • Piccolina,tu sei parte di noi e lo sei sempre stata. Vieni qui tra le mie braccia,cucciola,e non ti preoccupare perché certi chiarimenti non possono  che essere salutari. Certi comportamenti, essendo giornalieri,diventano abitudinari e ripetitivi, perdendo il loro vero significato e perciò,ogni tanto ridiscuterli non può farci che bene, specialmente se ci si accorge che agendo in un certo modo,pur pensando di fare tutto per il meglio, si rischia di far soffrire chi si ama. I chiarimenti non hanno mai fatto male, è molto peggio e pericoloso tenersi dentro le cose. Ma noi non siamo a questo punto. Non è vero amore mio? 
  • Assolutamente no. Mamma,ti accorgi quanto vi ami,tutti quanti? 
  • Allora,da adesso in poi,se ci sono cose che non ci piacciono ce le diciamo subito,senza remore o reticenze e vedrai che così sarà tutto più facile. Forse comincia ad essere ora che ti tratti come se fossi un po’ più grande,dimenticando l’età che hai e quando ti metti a rifare la bambina cercherò di prenderlo come un gioco,cercando di divertirmici pure,se ci riesco. Perciò cerchiamo di non sentirci mai in colpa quando la spinta è l’amore. Forse possiamo dire qualsiasi cosa purché sia in buona fede. 
  • Mamma,perché non sei sempre così con me? 
  • Perché non sono perfetta e qualche volta mi lascio prendere dal carattere o da quello che penso sia il mio dovere. Alle volte certe reazioni sono automatiche e non ci si sta tanto a pensare sopra. Ma anche tu qualche volta sei un tipetto mica male.
  • Si è vero,ma non riesco a fermarmi a pensare bene prima di agire e poi hai ragione tu,quando ci rifletto sopra mi rendo conto che ho un comportamento schizofrenico. Passo, nel giro di dieci minuti, dall’atteggiarmi e comportarmici anche,da donna matura, a ragazzina. 
  • Amore,non è una cosa grave,anzi,spera che duri il più possibile,perché il lato infantile del carattere una volta sparito,difficilmente torna e probabilmente lo rimpiangerai. 
  • Mammina,se avessi sospettato che era così facile avere un chiarimento con te,avrei sicuramente parlato prima,pensa quanto tempo ho perso. 
  • Non è poi così tanto,la misura del tempo è molto diversa secondo le età. Ma adesso mi sa che sarà il caso di iniziare a preparare sul serio che tra non molto ci sarà da soddisfare le belve affamate. 
  • Specialmente una. 
  • Si è vero,devo ammettere che tuo padre non mi ha mai dato particolari problemi in quel senso. 
  • State sparlando di me? 
  • Certo Roberto,non è forse quello che ti meriti? 
  • Non direi mamma,io in effetti sono un bravo ragazzo,molto devoto ai genitori e pieno di attenzioni per la sorellina,specialmente dopo aver parlato a lungo con Babbo,che con una non breve paternale,mi ha spalancato degli orizzonti che da ora in poi mi renderanno un uomo nuovo. 
  • Un ragazzo nuovo semmai. Comunque,l’ironia in  questo caso,mi sembra completamente fuori luogo e di cattivo gusto. E anche un po’ da vigliacchetto,perché non credo che se ci fosse lui ti esprimeresti così. 
  • E perché no,mamma,non ho detto niente di offensivo. Almeno fino ad ora. Ma scusa,non ho ancora completato il mio compito,vieni qui sorellina che ti dimostro quanto ti voglio bene. 
  • Piantala,e tu Franca non ti muovere. Ma che hai bevuto,Roberto? 
  • No,solo una birra o due o tre. Cosa te lo fa pensare? In fin dei conti che ho detto. Solo quello che è successo. Il boss è intervenuto con la sua autorità,sollecitato dalla sua favorita e si è messo a leggere la vita a tutti,chiarendo quello che è giusto e quello che non lo è,per lui,e perciò per tutti. E noi,devoti sudditi,non possiamo che adeguarci. 
  • No,tu hai proprio bevuto,per dire queste cose. 
  • E se anche fosse? Lo sai,in vino veritas. 
  • Senti,ora mi hai stufato,o la smetti o vai in camera tua. Non posso accettare che si parli così di vostro padre,anche se fosse vero,ma in questo caso oltretutto neanche lo è. E non riesco a capire come puoi avere un contenzioso così grande verso di lui senza un reale motivo,visto quello che ha fatto e fa per tutti noi,compreso te. 
  • Cosa fa esattamente,spiegamelo,a parte il suo dovere di mantenere la famiglia. Dovere che si è scelto tanto tempo fa ed al quale non può mancare neanche per legge
  • E ti sembra che si limiti a quello? I tuoi amici vivono come te? Si possono permettere quello che fai tu? E questo solo per la parte materiale,se affrontiamo il lato sentimenti e affetto poi non credo che guardandoti intorno potrai trovare molti altri esempi del genere. 
  • Tu ti lasci incantare come Franca,non mi pare che sia molto presente,però come schiocca le dita gli cadete ai piedi tutte e due e non è che lui si tiri indietro,le schiocca spesso. Basta che vi dica due paroline dolci e gli cadete tra le braccia e lui continua a fare il suo porco comodo e poi si permette di dire agli altri come devono vivere. 
  • Ma ti rendi conto che stai parlando di tuo padre. Da dove lo tiri fuori tutto questo risentimento? 
  • Come puoi Roberto,Babbo ci ama più di tutti e ce lo ha dimostrato mille volte. 
  • Sta zitta tu,che corri anche dei rischi,visto che è abituato a portarsi a letto anche donne della tua età. 
  • Sei un deficiente,maligno e geloso. 
  • Piantala Franca che ti do anche uno schiaffo se non stai zitta. 
  • In questa casa le mani addosso non le mette nessuno e se non la pianti chiamo Babbo davvero e vediamo se hai il coraggio di ripetere queste cose davanti a lui. 
  • Ma vi rendete conto che uno ci mette anni per organizzarsi la vita,come più gli piace,che consolida i rapporti come meglio può e poi viene lui e ti cambia tutte le carte in tavola. E poi,tu mamma,ti sembra di essere coerente? Non c’era tra noi un rapporto speciale? E ti basta che lui ti dica quattro parole per cadergli ai piedi? Di colpo sei dalla sua parte e contro di me. 
  • Ma che dici,lui è mio marito e tu sei mio figlio,il rapporto è diverso. Ho paura che abbia ragione Franca è solo un problema di gelosia. 
  • Non posso essere geloso,non c’è competizione tra noi,lui ha tutto e io niente. 
  • Senti,se continui chiamo un medico,perché non sai quello che dici. Intanto quello che hai,te lo ha dato lui e non è così poco,anzi,rispetto ai tuoi coetanei è anche troppo e forse è proprio questo l’errore che abbiamo fatto con te. Ti abbiamo lasciato vivere la tua vita senza interferire,almeno negli ultimi tempi,quando abbiamo visto che eri sufficientemente grande. Ma è stata una valutazione sbagliata,perché mi stai dimostrando che non sei per niente maturo. 
  • Mamma,non ti crucciare è solo un violento attacco di gelosia,te lo dico io,credeva di avere tutto sotto controllo,te per prima, mentre a me non mi considera proprio,ma si è dovuto rendere conto che quando interviene Babbo,la sua intelligenza,la sua personalità e la sua umanità,riprendono subito il sopravvento e lui è solo un ragazzino che deve sottostare a quello che gli viene detto anche perchè,purtroppo per lui,gli vengono dette cose giuste. 
  • Tu sta zitta piscialletto. 
  • Io è molto tempo che non lo faccio più,da quando ero in fasce,mentre tu con il tuo cosino,non sapendo come usarlo,non ti resta che il bagno. Ti o presentato delle amiche,dietro le quali sbavano decine di ragazzi e non sei stato capace di farci niente,me l’hanno detto loro che ti dai tante arie ma nel concreto sei solo un imbranato. 
  • E tu una puttanella che non vede l’ora di darla via al primo che capita,basta che assomigli un po’ a Babbo. 
  • Roberto,tu adesso te ne vai in camera tua e quando sarai un po’ più calmo e soprattutto quando avrai smaltito tutto quello che ti sei bevuto,riparleremo di questo anche con tuo padre,perché il tuo comportamento è assolutamente inaccettabile. E vorrei chiarirti una cosa importante e cioè che il modo di impostare la nostra vita non è una decisione solo di Babbo ma è una cosa che abbiamo concordato insieme e perciò quello che ti ha detto lui è come se te lo avessi detto io. 
  • Insomma tutti contro di me e io devo saltare anche la cena. 
  • Se vuoi ti lascio qualcosa che potrai mangiare dopo che noi avremo finito. 
  • In pratica sono in castigo come un ragazzino e poi sostenete di essere una famiglia equilibrata. Mi sembra che alla mia età siete un po’ in ritardo per certi provvedimenti. 
  • No,se tu ti comporti come un bambino deficiente  maleducato. 
  • Franca,ti devo le mie scuse. 
  • Ma no, Mamma, tu che colpa ne hai se Roberto ha perso completamente la testa. 
  • Ho colpa perché ho discusso per molto tempo con tuo padre sostenendo che eri tu quella bisognosa di controllo e che Roberto poteva fare da solo perché era già maturo. 
  • Vedrai che gli passerà,fagli smaltire la sbronza e dagli il tempo di riflettere e tornerà come prima. In fondo un po’ lo capisco,deve essere dura avere sempre di fronte un modello come Babbo che lo sovrasta talmente in tutto da non lasciargli nessuna speranza di potersi nemmeno avvicinare 
  • Ma non glielo ha mai fatto pesare,te lo assicuro,anzi,spesso,lascia anche perdere dandogli la sensazione che potrebbe anche tenergli testa. 
  • Guarda che Roberto è pieno di difetti ma non è stupido e tu credi che lui non se ne renda conto? 
  • Sapete che c’è,io non ci vado per niente in camera mia e voglio proprio vedere chi ha il coraggio di farmici andare,se non voglio. Io ho il diritto a cenare con il resto della famiglia,non sono un cane che si può mettere a cuccia se piscia sul tappeto. E poi cosa ho fatto di così grave? Ho solo espresso le mie idee e voi avete sempre sostenuto che in questa casa tutti hanno il diritto di dire le proprie opinioni. 
  • Nei limiti dell’educazione e della decenza. E poi tu non hai espresso punti di vista,hai vomitato una serie di cattiverie, di insinuazioni,verso tutti noi,che spero siano colpa dell’alcool,se no vorrebbe dire,che in tutti questi anni,ho completamente sbagliato il giudizio su di te. Comunque,ti ripeto e ti consiglio di andare in camera tua,se no mi costringi a prendere provvedimenti che non vorrei. 
  • E che fai,mi fai la “bua”? Come non eri tu che sostenevi che in questa casa non si alzano le mani contro nessuno? 
  • Infatti,se non la smetti,chiamo tuo padre 
  • Non c’è bisogno. Sono già qui. Che sta succedendo? Lo sapete che non mi piace che si alzi la voce tra di noi. 
  • Niente,caro, Roberto deve aver bevuto parecchio,  non sa quello che dice ed è il caso che se ne vada in camera sua a smaltire la sbornia. 
  • Hai sentito la mamma Roberto? 
  • Si,ho sentito lei,ho sentito Franca e soprattutto ho sentito te e mi sono rotto le palle di sentire tutti ed ho finalmente deciso che è venuta l’ora che sentiate me.
  • Se hai qualcosa da dire,dilla,ma in modo educato e civile,se no vai via e torna quando sarai in grado di farlo. 
  • Facciamo così,io vado in camera mia,ma una cosa la dico,siete dei grandi ipocriti,presuntuosi tutti,vi ritenete di aver realizzato una famiglia da portare ad esempio,la famiglia perfetta ed invece fa acqua da tutte le parti. E’ tutto meno che perfetta. Dato che siamo ancora in democrazia e questa è anche un po’ casa mia,andate tutti affanculo. 
  • Forse è meglio che vai e dormi anche un  po’,se puoi.Se penso che ieri sostenevo che occuparmi dell’andamento della famiglia stava diventando una routine e che mi stava venendo un po’ a noia. Come colpo di scena,non c’è male. Senza volerlo ho trovato il nuovo impegno con il quale misurarmi. Ci avete pensato un po’ tutti,ma specialmente Roberto. Mi sa che,dopo avergli chiarito le idee,dovrò pure ringraziarlo.
      CONTINUA...........













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