mercoledì 17 novembre 2010

BUGIARDI

BUGIARDI
Da piccolo le mamme dicevano: non dire le bugie che vai all’Inferno.
L’Inferno ammesso che esista,deve essere stato sempre piuttosto affollato,ma come in questo periodo credo, mai.
Non è ' primavera,ma svegliatevi lo stesso bambine e anche bambini,adolescenti,adulti e vecchi,che mi sa che ce ne è assoluto bisogno.
Ho come l'impressione che viviamo un po' tutti in un limbo mediatico,giornalistico televisivo,nel quale sembra proprio che ci abbiano presi tutti per scemi.
Che pensino che ci beviamo tutto quello che ci vogliono propinare un po' da tutte le parti.
Il brutto è che,un po' per pigrizia mentale,un po' perché una parte di noi è preso dai suoi problemi personali e segue distrattamente,forse ci riescono pure.
L'unica cosa certa è che non sappiamo niente di come stanno veramente le cose e quei pochi che via, via ne sanno qualcosa, dicono solo quello che fa loro più comodo o che al momento non porta loro, danni.
Tutti gli altri vengono a conoscenza di quello che i politici,la stampa,la televisione gli permettono di sapere.
Ma i politici non li abbiamo delegati noi a stare lì? I giornalisti non li manteniamo noi comprando i giornali o guardando la televisione?
Non sai più,salvo rarissime eccezioni,di chi ti puoi veramente fidare,specialmente quando sui media in generale, le discussioni o le tesi esposte da soli o in contraddittorio sembrano più  chiacchiere tra tifosi  della Roma e della Lazio, che fatti documentati,idee ponderate e soprattutto obbiettive;ma il fatto è che non parlano di pallone e per fortuna, perché  quando ne parlano i politici, è pure peggio.
Se la cosa non fosse molto spiacevole, ci sarebbe anche da ridere e da non prenderli sul serio.
Purtroppo è però troppo spesso più tragica che umoristica. Insomma in una situazione come questa cosa fare? Il comune cittadino come può difendersi?
Forse sentendo tutte le campane e cercando di tirare fuori una parvenza di verità tra tante opinioni opposte o dissimili?
In tanti dicono di farlo,ma a me sembra un metodo empirico e soprattutto impegnativo  per il tempo che richiederebbe e non credo che sia veramente molto diffuso.Anche quelli che tentano, spesso finiscono per leggere velocemente qualche titolo e l’approfondimento diventa sempre più difficile.
L'altra possibilità è quella di non occuparsene proprio e di continuare la propria vita sperando che i politici ed i mezzi di informazione facciano il meno possibile,soprattutto non facciano guai.
Ma la vera democrazia dove è finita?
L'ideale di una società liberale,del governo del popolo per il popolo,della partecipazione e della giustizia nella comprensione e nella tolleranza, dove sono finite.
La politica ormai è economia,che pure è una cosa importante,ma tutto il resto che fine ha  fatto?
Io ho un sogno,diceva un grande uomo del passato,e di sogni viviamo tutti,ma questa è un epoca nella quale c'è rimasto poco spazio per sognare,soprattutto perché spesso i risvegli sono talmente deludenti che si preferisce evitare le disillusioni.
Io vorrei credere a qualcosa ed a qualcuno,lo desidero,ma non  è facile,specialmente a qualcuno.


I principi,gli ideali sono sempre ben presenti in me,sono le persone,fatte le debite eccezioni,che non mi convincono e di cui non  ho alcuna fiducia,almeno quasi tutte quelle pubbliche.
Invece tra la gente comune,quella che incontri per strada o nell'ambito del lavoro,almeno qualche volta si resta favorevolmente sorpresi,che ci sia ancora qualcuno che mantenga  una correttezza,dei principi ed un etica che potrebbero sembrare non essere più di moda.
Questo è l'unico punto che mi fa essere ottimista per il futuro confidando che  le cose,per quanto tempo ci voglia,potranno forse cambiare.
Ma ce ne vorrà parecchio,penso,perché,ad oggi,le azioni dei politici quasi di tutto il mondo,anche quelli che forse sono spinti da motivi giusti ed in buona fede,stanno portando a peggiorare le varie situazioni.
Si parte per risolvere i problemi e non solo non ci si riesce,ma se ne creano altri anche peggiori.
Lo so che sembra un discorso qualunquista,che ha il difetto di non entrare dentro i vari problemi cercando di capire il perché succedono certe cose.
Forse è vero,ma anche quando lo avessi capito,ammesso che si possa veramente,con le informazioni di cui possiamo entrare in possesso,cosa cambia?
Il risultato rimane lo stesso e qualunque sia il motivo,non c'è dubbio che si potesse fare meglio.
Un'altra cosa che non accetto è che si giudichi un comportamento o un operato secondo chi lo mette in pratica,secondo la sua parte politica.
É vero che il giusto e l'ingiusto in assoluto non esistono,ma delle buone approssimazioni si possono avere e di conseguenza una cosa è giusta o sbagliata chiunque la faccia.
Quando qualcuno riesce a fare qualcosa di buono,per poco che sia, è inaccettabile che la parte avversaria politicamente faccia di tutto per demolire anche quel poco, pur di dimostrarne l’inefficienza.
Sinceramente non ne posso più di tutti questi grandi esperti e pensatori televisivi,siano essi tecnici,giornalisti,scrittori o politici.
Finiscono quasi tutti per dire o banalità o opinioni personali,spesso molto forzate,che hanno il solo scopo di stupire per fare ascolto,ma la sensazione che ne deriva è la mancanza quasi assoluta della vera sincerità,quella che non si cura delle conseguenze.
Nella mia vita,che ormai comincia ad essere abbastanza lunga,ho sempre spinto tutte le persone che   mi erano vicine a pensare,ad usare il cervello e sono convinto che l'uomo è tale solo se riesce ad elaborare il pensiero trasformandolo in azioni conseguenti.
Ci sono,però, alcuni casi pubblici che mi spingono a dire che se smettessero un po' di ammorbarci con le loro teorie,sarei disposto a pagarli e anche a fare una colletta per pagarli di più,purché tenessero il cervello un po' a riposo almeno fino a che ci riprendiamo.
Non sopporto più i provocatori per professione,i politically correct,i buonisti,gli aggressivi,i cinici ed i maligni e quelli che si sono ormai costruito un personaggio e non ne escono più,neanche quando appare chiaro che le cose che dicono non le pensano veramente ma le devono dire per essere coerenti con quello che la gente si aspetta da loro.
Non sopporto i traditori e quelli che mancano alla parola data,soprattutto quando ci vogliono far credere che sono giustificati nel farlo.
Insomma vorrei un po' di genuinità,di sincerità,vorrei poter cogliere i frutti dall'albero,nuotare in un mare pulito,vorrei che le pubblicità non fossero ingannevoli,che la gente ed in particolare i giornalisti rispettassero la privacy e qualcuno che garantisse sul garante della privacy ,vorrei che i clienti pagassero puntualmente ed i fornitori fossero puntuali e professionali,vorrei che la gente fosse più serena e meno arrabbiata con il mondo.
Vorrei che chi sbaglia paghi il giusto,ma paghi.
Che non diventi tutto spettacolo non appena finisce sui giornali o in televisione.
Che i magistrati facessero il loro lavoro bene e non i politici o gli attori,che di quelli ne abbiamo già abbastanza.
Vorrei, vorrei, vorrei. In fondo di sogni ne ho ancora tanti e molti altri ancora, malgrado tutto.
Sarò un uomo qualunque,forse,e a questo punto me ne vanto pure,perché siamo molto sottovalutati,ma pensiamo anche noi e chissà,forse, con il tempo e con tanta buona volontà prima o poi faremo in modo che se ne dovranno accorgere.   



 

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