Malgrado tutto,quando mi cerco ancora mi trovo,non senza un po' di sorpresa.
Sono trascorsi quasi tre anni,veramente anomali.
Non saprei fare una scala di valori circa la maggiore o minore gravità delle cose accadute in questo periodo,credo che ne sarebbe bastata una sola per dire già che non mi stava andando bene.
Ma forse ripensarci ed elencare quello che è stato e che potrebbe ancora succedere,oltre ad everlo già fatto in precedenza,non ha grande importanza,mi interessa molto più soffermarmi su aspetti di natura interpersonale ed intima.
La prima cosa da dire,anche se un po' scontata e banale, è che in questi momenti in genere,e un po'lo sospettavo già da prima,scopri chi veramente ti vuole bene e chi è solo un conoscente e niente più.
La cosa non è sempre in senso negativo perché, ogni tanto, qualche sorpresa piacevole e soprattutto inaspettata, avviene e questo un po' ti riconcilia con il mondo e con la tendenza che è un po' di molti di vedere predominante il lato negativo e un po’ cinico nei rapporti con chi ti circonda.
Sono stato abbastanza fortunato perché scoprire che una persona che non ha neanche dei rapporti strettissimi con te e che non può aver nessun interesse né economico né di altro tipo,si interessa di te chiamandoti,piuttosto spesso, per avere notizie e dimostrando un interessamento inspiegabile se non con l'affetto e l'amicizia è stata una piacevolissima sorpresa.
Vale la vincita di un premio di qualsiasi tipo,in quanto si tratta proprio di un premio,un riconoscimento che qualche cosa sei riuscito a dare a questa persona,magari anche senza volere o senza accorgertene, che sicuramente ti ha facilitato, perché si è dimostrata particolarmente ricettiva,ma in parte sarà anche merito tuo.
Poi c'è il rovescio della medaglia,ma di questo mi annoia molto parlare,perché me lo aspettavo e me lo aspetto ancora,come la maggior parte delle persone, forse anche al di sopra della realtà, infatti, nel mio caso, non è stato diffusissimo.
Subito, mia moglie ha preso un atteggiamento di protezione e di condiscendenza su qualsiasi fossero le mie decisioni ,ma con uno stato d'animo di chi si aspetta che il peggio deve ancora venire e questo,come disse Spencer Tracy in un famoso film,me l'ha resa inavvicinabile per qualsiasi discorso ragionato razionalmente e serenamente.
Nessuna critica perché mi rendo conto di quanto possa essere difficile trovarsi in una situazione del genere se si ama sul serio e non so cosa avrei fatto io a parti invertite.
Sicuramente ha fatto di tutto per non intralciare qualsiasi strategia ritenessi di tentare sia per la salute che per il lavoro,ma il fatto di vederla così preoccupata e, contro la sua natura,anche abbastanza negativa, non ha aiutato nessuno dei due,anche perché, pur cercando di scherzarci sopra,non sono riuscito ad ottenere grandi risultati, anche se non dispero.
Quello che è piacevole in tutta questa storia è che io mi sento ancora molto vivo,con tanta voglia ancora di fare e di giocare,e che tutto ciò si deve recepire all'esterno,in quanto i rapporti con la gente comune che si incontra tutti i giorni sono diventati decisamente più cordiali, più amichevoli e scherzosi,specie con le donne,che devo dire non ho desiderato mai come adesso che,almeno per ora,spero,non posso avere.
E' proprio vero quello che sostengono alcune persone che si sono quasi sempre rilevate di grande valore e cioè che il rapporto con la gente dipenda da te,da come ti porgi loro.
Dai cordialità allegria e gentilezza ed in genere riceverai altrettanto,anche se non sempre,ma quelli sono casi di cui non vale la pena di perdere tempo a parlare,tanto sono persone da evitare come la peste,se appena è possibile. Chi li conosce li evita.
In tutto questo periodo ho incontrato una quantità,notevole di medici in un tempo relativamente breve,un campionario piuttosto completo di professionisti che, salvo rare eccezioni, confermano quanto di peggio si dica di loro sia nelle barzellette che seriamente.
Quello che è certo è che questi incontri mi hanno confermato la pochissima stima che avevo della loro categoria,prima delle ultime vicissitudini.
Risulta chiarissimo,almeno a me,che tra tutti i professionisti,sono senz'altro i più ignoranti,e spesso procedono per tentativi applicando terapie standard, secondo i sintomi lamentati dal paziente, senza mai valutare l'unicità della persona e le differenti reazioni di ognuno di noi alla malattia e alle cure.
Inoltre la maggior parte di loro sono dei mentitori incalliti,in parte per coprire eventuali errori ed anche per minimizzare le eventuali conseguenze del loro operato,senza valutare se il paziente preferisce sapere sino in fondo quello che l'aspetta………magari, prima.
Se poi qualcosa non va bene o va diversamente dalle previsioni,la minimizzazione dei problemi diventa la loro migliore qualità,nella quale,sono veramente dei professionisti esperti,le cui certezze,in questo caso, non vacillano mai.
Ma anche questo già me lo aspettavo prima che succedesse,anche se una cosa è sapere che le cose,salvo rari casi,procedono così,e una cosa è quando ti succede personalmente.
Assicuro tutti, che in questo caso la situazione è “leggermente” più sgradevole.
Prevedere le cose prima che succedano ha i suoi lati positivi ma anche negativi,perché,se è vero che non vieni mai sorpreso in modo totale è anche vero che l'inconsapevolezza,a volte facilita la vita o periodi della stessa.
Mi riferisco al vivere sospeso,leggero più dell'aria,dondolato da brezze lievi e carezzevoli,con l'animo sereno,privo di domande senza risposte ma pieno di consapevolezze e di serenità. Insomma Forrest Gamp.Uno stronzone,ma uno stronzone felice. Quasi irrealizzabile,un po’ deprimente,ma in certi casi anche molto soddisfacente.
Per quanti anni e un po' anche adesso, ho sopravalutato la capacità di pensare, lo scavo,l'approfondimento,la razionalità,dei quali malgrado tutto non posso fare a meno,dimenticando o sapendolo benissimo,ma senza che questo cambi niente,che se non sei felice, che te ne fai di cercare di capire tutto?
Magari non sei felice proprio per quello.
La mente umana è uno strano animale che va maneggiata con cura e coltivata con prudenza,perché non sempre quello che sembra giusto,poi si trasforma in positività.
Il modo di elaborare il pensiero non segue spesso una linea retta e logica,spesso anche involontariamente,prende strade tortuose il cui traguardo non sempre è tanto chiaro e neanche facilmente decifrabile.
Per questo,causa ed effetto spesso non sono conseguenze logiche a guardarle freddamente,ma sono il prodotto di masturbazioni mentali nelle quali, più di quanto si possa credere, ci crogioliamo un po' tutti,spesso anche con notevole godimento e risultati concreti quasi sempre catastrofici.
Sono stato molto male e non sono certo migliorato,forse morirò presto,ma perché, tutto sommato, non sono affatto triste?
Anzi, tolti alcuni momenti di reazione ai disturbi fisici alle troppe medicine e soprattutto ai troppi esami clinici,direi che sarei anche abbastanza allegro e se non avessi altri problemi di natura economica,potrei dire che il mio umore è nettamente migliore di prima di tutti i guai.
Perché?
Se ci penso,mi è stato tolto quasi tutto quello che mi piaceva prima,le sigarette,le donne,un po' di sport d'estate,una efficienza fisica che non faceva di me un atleta,ma mi permetteva di avere una forza e una resistenza nettamente superiore a quella che avrei dovuto avere alla mia età.
Un bel salto,eppure non posso dire di essere triste e neanche particolarmente preoccupato ad eccezione della parte economica ,ma questo non tanto per me,quanto per il dopo me.
Lo trovo del tutto inspiegabile,molto illogico,ma per gli altri è assolutamente incomprensibile e spesso anche non credibile.
Come conosco nuovi medici dopo averlo fatto con i vecchi,passo la maggior parte del tempo a spiegare loro che non sono depresso e non rischio di diventarlo,molto spesso senza riuscire a farmi credere;glielo leggo negli occhi.
Magari mi converrebbe accettare che mi considerino depresso,tanto poi le medicine relative non le prenderei mai,almeno li farei contenti e non perderei troppo tempo, visto che me ne rimane sempre di meno. (forse).
L'ultima delle grandi idee,chiaramente tutte risolutive e nessuna che abbia risolto,dei medici è la cura ormonale,che per quello che ho letto è proprio l'ultima spiaggia,in quanto ho il sospetto che non sia neanche una cura,ma un palliativo.
E' come se tu togliessi il cibo ad una persona per farla dimagrire o almeno non ingrassare e questa sarebbe una cosa che avrebbe anche una sua logica,soprattutto per guadagnare tempo,se purtroppo queste cure,perché ce ne è più di una,non dessero degli effetti collaterali piuttosto importanti.
Quella più blanda dovrebbe dare meno effetti collaterali,anche se la crescita del seno e un’astenia indescrivibile oltre all’aumento notevole di peso,non sono proprio poca cosa, ma anche meno garanzie,l'altra è una vera e propria castrazione chimica.
Molti potrebbero pensare,ma che te ne importa,tanto da quando ti hanno operato non hai più potuto fare sesso.
Vero,ma a parte il fatto che un minimo di speranza di riavere una vita sessuale,se non proprio soddisfacente almeno accettabile,mi rimane,perché la chimica,in questo campo, ha fatto passi da gigante,qui non si tratta di fare o non fare sesso,l'eliminazione totale del testosterone in un uomo, provoca reazioni anomale e non dico che diventi uguale ad un transessuale,ma sicuramente avrai una serie di disturbi non comuni al tuo sesso ed inoltre su internet,per quello che può valere,si può leggere che sembra incidere anche sulla capacità cognitiva.
Insomma io ho avuto una vita abbastanza lunga tutto sommato e non mi sono fatto mancare quasi niente,nei limiti dati dal fatto di non aver mai avuto grandi mezzi economici e quando sarà finita vorrei riconoscere che quella persona che sta per morire sono io e non un altro che non so chi sia.
Vivere è bello ma non a tutti i costi e soprattutto non per compiacere un medico che ha il solo scopo di cercare di prolungarti la vita senza curarsi della qualità della stessa,molto spesso facendoti diventare una statistica sul tempo che secondo lui è riuscito a farti guadagnare.
Fan culo.
Petrolini diceva: vorrei morire in perfetta salute. Anche io.
Possibilmente con un bel sorriso sulle labbra.
Malgrado tutto,sono ancora sul pezzo,ho quasi tutto sotto controllo e quello che ancora mi sfugge, mi sto muovendo per normalizzarlo e anche per assicurare un futuro a me,il più a lungo possibile e soprattutto a mia moglie.
Se ci riuscirò, l'idea sarebbe di stare più insieme possibile e di toglierci, fino a che siamo ancora in tempo, qualche “piccolo” sfizio.
Magari passare qualche mese in un paradiso tropicale, senza tornado, però.
Andare a fare un safari fotografico in Africa.
Andare in primavera prima un mese a Parigi e poi uno a Venezia.
Tornare dopo quasi 40 anni a Taormina e alle 5 Terre.
E per finire,ma non è detto che sia l'ultima cosa che faremo. Un tuffo dallo scoglio di S. Andrea all'Elba.
Nessun commento:
Posta un commento