Roma 9/10/2010
E SONO 65
Tanti auguri,auguroni,cento di questi giorni,in bocca al lupo,che Dio ti aiuti,buona fortuna,serenità,felicità,allegria.
No allegria no,quello lo diceva solo Mike e lui ormai è morto.
Anche se forse è l'augurio più semplice,concreto e forse anche il più facile da raggiungere se uno si impegna.
Ma uno che deve fare se riceve il giorno del proprio compleanno una serie di auguri tipo quelli appena citati, se non ringraziare senza far caso al valore ed al significato di quelle frasi?
In effetti,se uno ci riflette, non sono altro che luoghi comuni e formule che vengono usate ormai da molti anni da tutti e che per questo hanno perso gran parte del loro significato,ammesso che ce l'avessero mai avuto.
Sono riflessi condizionati del cervello che ad un'evenienza risponde sempre allo stesso modo,tanto per non sforzare la mente a trovare qualcosa che sia appena,appena originale,a una sollecitazione si replica con un automatismo,come una macchina.
Di questo tipo di frasi ce ne sono per ogni situazione bella o brutta che sia e sono per molti una grande salvezza,un modo semplice e non impegnativo per togliersi dall'imbarazzo di dovere pensare cosa dire.
Ci vorrebbe una legge.
Una legge dello stato che vietasse con multe molto severe ed in caso di reiterazione del reato anche con la carcerazione per chi usa impunemente frasi di questo tipo.
Mi si dirà,ma che male fanno?
Non usano il cervello,sono noiosi,ripetitivi e dicono cose prive di senso e questo, secondo me, è un reato grave.
Ma chi è che giudica quello che si può o non si può dire?
Dire Berlusconi,mi farebbe sentire come un cronista di Repubblica,il che mi darebbe l'orticaria e avendo io già troppe malattie non mi pare il caso.
Non saprei dire,forse si potrebbe radunare una serie di esperti linguistici,con qualche vecchio saggio,possibilmente sconosciuto meno che ai suoi più stretti familiari.
Che fosse al di fuori da un po' di tempo dalle beghe politiche,ammesso che esista in natura e creare un vocabolario italiano per le parole e le frasi soprattutto,che saranno vietatissime.
Per il controllo userei delle ronde,ma non di volontari, di persone che abbiano passato degli esami, il vaglio di esperti e la cui mancanza di banalità sia comprovata nei fatti e nel tempo.
Che non vada di notte nei parchi ma di giorno ed a qualsiasi ora negli uffici,nelle feste,nei matrimoni,o dovunque si raduni gente,almeno 2 persone,anzi in qualche caso in cui ci sia qualcuno che parli da solo, anche una.
Così,finalmente saremo tutti intelligenti e originali.
Sai che divertimento! Una noia mortale!
Ma allora che si deve fare? Se i banaloni non vanno bene e gli intelligentoni sono pure peggio?
Non saprei,forse saremo costretti a fare quello che abbiamo fatto fino ad ora e cioè finta.
Finta che quello che ci viene detto sia gradito,che abbia un significato,sia per noi che in senso assoluto.
Senza lasciarsi impossessare dalla consuetudine ed attendere quei pochissimi “avvenimenti storici” nei quali si riesca ad incontrare persone in via di estinzione con le quali parlare risulti cosa piacevole,gratificante e spesso istruttiva e così ci assicureremo la sopravvivenza.
Ma al bando tutte le presunzioni,i narcisismi e le sopravvalutazioni (soprattutto mie),oggi è il mio compleanno e sapete che vi dico: TANTI AUGURI A ME.
Secondo voi da 1 a 100 in percentuale quanto di serio e di ironico c'è?
Dato il giorno particolare facciamo il 100%.
Ma il 100% di cosa?
A voi la scelta.

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