martedì 19 ottobre 2010

LA MEDUSA

Una mattina nel mare dell'Isola d'Elba qualche anno fà.


Elba 13/8/2006

LA MEDUSA

Ho dato una testata ad una medusa,e ci ho rimesso io.
Come si è permessa? Non sa chi sono io?
Essere preistorico, informe e senza cervello, senza volontà,trasportato dalla corrente.
Si fa trasportare proprio addosso a me?
Io nuotavo libero,in bello stile,in un mare limpido,sotto un sole caldo,preso dai miei pensieri,da importanti riflessioni sulla vita e sulla condizione umana,senza dimenticarmi di nuotare elegantemente,per non perdere occasioni,qualora ci fosse qualche bella ragazza che mi stesse guardando,perché non si sa mai.
All’improvviso………..la medusa,la maledetta medusa..
Ma come si è permessa!!!!!!
Nessuno le ha detto che io faccio parte,e a buon diritto,del genere umano,intelligente,creatore di civiltà,padrone assoluto della terra e dei cieli,della fisica,della matematica,della letteratura,della musica,delle arti in genere,di tutto lo scibile umano?
Che hanno fatto parte della mia specie gente come Michelangelo,Leonardo,Mozart,Archimede,Socrate?
Proprio non capisco come si è permessa.
Mi fermo un attimo a pensare e riflettendoci bene, nei colpi di testa,sia in senso fisico che figurato,non sono mai stato un granché.
Da bambino,quando cercavo di giocare a pallone,perché ci giocavano tutti i miei amici,invariabilmente,dopo pochi minuti,finivo in porta,perché, a detta loro, se continuavo a stare in campo,avremmo perso per manifesta  inferiorità.
In quanto all’altro tipo di colpi di testa,mai fatti.
La ragione prima di tutto. Non si sa mai cosa può succedere. Bisogna riflettere bene,valutare tutte le possibili conseguenze,i rischi,per poi decidere di farne niente.
Ripensandoci,quante occasioni perdute,chissà cosa poteva accadere.
In fondo questa medusa non è poi così male, naviga sospesa in un ambiente bellissimo,fino a quando l’uomo lo permetterà. Perché, malgrado i nostri tentativi, ancora si mantiene accettabile e cerca di difendersi da solo auto depurandosi, anche se i tentativi umani,continuano.
Naviga nel mare,dicevo,senza preoccuparsi di dove la porterà la corrente con l’unica difesa del suo liquido orticante,quasi un monito verso gli intrusi.
Non mi toccate che io sto così in pace!!!!
Affronta mareggiate, bonacce,caldo e freddo senza mai scomporsi e pare che sia sopravvissuta a molte specie che sembravano così potenti ed indistruttibili e magari sopravvivrà anche a noi.
Chissà se si rende conto di quanto sia fortunata. Mi piace pensare che ne sia consapevole. Sarebbe bello,sarebbe magnifico.
Forse è bello essere una medusa e mi sa che la invidio almeno un po’.




Anche in questo caso lascio a voi di giudicare quanto di reale e quanto di ironico ci  sia nel contenuto.
L'unica cosa certa è che io non ho mai saputo giocare bene a pallone. 

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