venerdì 15 ottobre 2010

LA FOTOCOPIATRICE

Sempre continuando alla ricerca del uomo (e della donna,che  trovo molto più divertente),qualche anno fa ho scritto una cosa nella quale,pur essendo datata in certi suoi punti, non cambierei una virgola.
Giudicate voi.

Roma 10/05/2005

LA FOTOCOPIATRICE

Gli ebrei sono avari,sono commercianti e si aiutano tra loro,anche gli scozzesi sono tirchi,i genovesi pure,i torinesi sono falsi e cortesi,i romani non hanno voglia di lavorare e sono sbruffoni,i milanesi sono lavoratori,gaudenti e “bauscia”,i veneti mona,i bolognesi cordiali e allegri,le bolognesi sono famose per altre caratteristiche,meglio un morto in casa che un marchigiano sulla porta,abruzzesi testa dura,i toscani hanno la puzza sotto il naso e sono poco disponibili,i napoletani vivono arrangiandosi cercando di fregare la gente e sono camorristi,i pugliesi,oltre che mafiosi sono molto permalosi,i calabresi sono mafiosi e oltretutto pure antipatici e poco ospitali,i siciliani sono ospitali ma hanno inventato ed esportato la mafia,i sardi hanno un carattere chiuso e non sono accoglienti a meno che non ti prendano in simpatia,allora diventano angeli.
Odio profondamente i luoghi comuni. Mi creano disturbi anche fisici,allergie ed intolleranze insopportabili.
Probabilmente,dietro ognuna di queste affermazioni,in partenza c’era anche un po’ di verità,in fondo si tratta della saggezza dei vecchi….????
La cosa mi fa un po’ ridere o almeno sorridere.
Soprattutto mi fanno ridere quelle persone che ancora li ripetono,sperando,ma senza esserne tanto sicuro,che siano rimasti in pochi.
Ma forse la parola ridere non è la più appropriata,per via dei danni che qualche volta certe affermazioni possono fare specie su chi non ci conosce e se devo dirla tutta, mi fanno un po’ incazzare.
Malgrado lo si neghi,siamo diventati il paese delle generalizzazioni in tutti i campi. Nella medicina,i medici sembrano non ricordare più,o fanno finta perché è più facile,che non ci sono due persone che reagiscano ai sintomi di una malattia o alle medicine,allo stesso modo,che gente che vive in modo non certamente sano,arriva a 100 anni e alcuni,che essendo igienisti,hanno grande cura del proprio corpo,muoiono giovani eppure continuano a curare allo stesso modo tutti quelli che a loro avviso hanno la stessa malattia.
Nel campo della psicologia o della psicoanalisi,dove molto spesso,a certi comportamenti,per l’analista corrisponde lo stesso tipo di malattia e di persona e, molto peggio,la stessa terapia.
Nella politica,dove,se si è di centrodestra ,è normale occuparsi dei problemi del ceto medio alto e alto e se si è di centro sinistra,degli altri. Rimango sbigottito e mi chiedo se è di centro destra aumentare le pensioni minime a 2 milioni di persone circa e se riformare il lavoro immettendo tipologie diverse di contratti,come nella riforma D’Antona, è di sinistra. Non sarà che sono due cose giuste che andavano fatte e che non sono né di sinistra né di destra?
Ancora mi chiedo,se Manzoni fosse nato in un posto diverso da Milano,sarebbe stato un’altra persona? Oppure Dante o Caravaggio o Leonardo o qualsiasi persona comune con la quale ci troviamo ad avere rapporti quotidiani.
La Germania ha prodotto Hitler e Einstein,L’Italia Izzo e padre Pio,solo per citarne due a caso.
Queste sono cose che non dovrebbe essere necessario neanche dire perché sono di una banalità infinita e perché dovrebbero essere ormai lampanti per tutti,ma purtroppo anche se a parole tutti sono d’accordo,nel vivere quotidiano di frasi come quelle sopra se ne sentono ancora e,saranno un po’ superficiali,ma,sotto, sotto,almeno in parte ancora ci si crede.
Il fatto è che alcune possono anche essere magari prive di senso ma innocue,altre molto meno.
L’Italia è così…..Gi Stati Uniti sono colà……..La Francia è………Chissà come è la Francia?
Il fatto è che ,secondo me,si tenta,molto superficialmente,di inquadrare e di circoscrivere una razza,un ceto,un gruppo sociale,una nazione, per essere in grado di definirla e di darle dei contorni,dei limiti,forse perché,spesso, è anche rassicurante parlare di una cosa avendola perfettamente collocata e circoscritta,al contrario di una non facilmente identificabile.
E’ faticoso e spesso difficilissimo valutare tutte le possibili varianti,ma soprattutto può spaventare e dare insicurezza.
Alla faccia dell’individualismo,di cui tanto si parla,sul piano teorico,ma che si stenta molto a riconoscere. Il fatto è che non ci sono due persone uguali,neanche due fratelli,neanche due gemelli,almeno dal punto di vista intellettivo,umano e sentimentale. In un certo senso ognuno di noi,nel bene e nel male è una creatura perfetta,con pregi e difetti, perché assolutamente unica e impossibile da riprodurre e,spesso,anche difficile da comprendere almeno nella parte più intima e profonda.
Qualcuno avrebbe la tentazione di provare a creare i doppioni attraverso la clonazione umana,pur negandolo nel modo più assoluto ,dicendo di ritenerlo immorale; ma io sono quasi certo,che se anche dovessero andare avanti per quella strada non ci riusciranno mai, perché una cosa è clonare una pecora e un’altra l’uomo in tutta la sua complessità.
Forse,questa dell’unicità,tra i tanto meriti,difetti e colpe,che pure abbiamo, è la nostra più grande qualità.
Qualcuno ha tentato e tenta di collocare dentro tipologie o patologie l’uomo,dando la sensazione di aver fatto passi avanti,ma senza realmente raggiungere traguardi veramente concreti e dimostrabili,perché l’uomo non risponde quasi mai nello stesso modo ad una causa con un effetto,neanche i malati di tutti i tipi,compresi quelli mentali.
Insomma,ognuno di noi,preso singolarmente,è un essere perfetto,perché unico e almeno in questo senso,non contano più le qualità o i difetti,la bontà e la cattiveria,conta solo sapere ed esserne veramente certi che non esiste un’altra persona come te,ci saranno migliori o peggiori,qualcuno somigliante o affine,ma nessuno uguale e proprio lì sta il bello ed il divertente.
Per fortuna,il Buon Dio non è una fotocopiatrice.  

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Che ne dite? 

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