VINCENZO MONTELLA
Benvenuto Vincenzo Montella e speriamo bene.
Ho visto la squadra ieri, ha vinto, ma, anche se qualche segno di ripresa, sia nel senso dell’impegno che delle posizioni in campo, si è potuto notare, non potevano avvenire miracoli in due giorni.
Alcune scelte più logiche e meno dettate dalla simpatia e dai gusti personali, si sono viste.
Parlare male di Ranieri ora, sarebbe veramente scorretto, ma alcune sue decisioni, per me, sin dall’inizio, sono sembrate incomprensibili per un allenatore di quella esperienza.
Molte cose gli sono state fatte passare perché è una brava persona è romano e romanista.
La decisione da parte dell’ Areoplanino, di reintegrare Doni, “resuscitare” Pizzarro e rimettere la squadra in campo con il modulo che conosce meglio, mi è sembrato un buon inizio per uno, che sarà giovane, ma sembra avere già le idee molto chiare.
Effettivamente Vincenzo, anzi da adesso Mister Vincenzo Montella, è poco che fa l’allenatore, ma di esperienza di calcio ne ha moltissima, avendo sempre giocato ad altissimi livelli e con allenatori importanti.
Ieri, la squadra non è che abbia fatto una bella partita, i giocatori sembravano molto tesi, ma, sicuramente, si è vista una grande volontà di fare bene e una logica nello stare in campo,coprendo molto bene tutti gli spazi.
Ma adesso comincia il difficile perché ci sono alcune situazioni che riguardano certi giocatori, che andranno sanate, vista la piega incomprensibile che avevano preso.
La situazione di Doni è veramente inspiegabile. Come è possibile che un portiere che sino a due anni fa veniva ritenuto uno dei migliori del nostro campionato, tanto da cominciare ad interessare il Milan che in quel momento doveva rinnovare, di colpo diventa il terzo portiere in ordine gerarchico?
Oltre a tutto, dopo qualche prestazione non perfetta, per via della sua generosità, visto che ha continuato a giocare infortunato al ginocchio da operare.
Il colmo è che, dopo l’operazione, praticamente non viene fatto rientrare più, perdendo non solo il posto di titolare ma anche quello di riserva.
Non so quello che potrà dare adesso Doni perché, essendo un brasiliano, dopo un esperienza del genere, non è detto che torni quello che era, ma, secondo me, sarebbe un delitto e oltretutto anche scorretto, non dargli una possibilità, per lui ma anche per la Roma.
Per ciò che riguarda Pizzarro, sinceramente è un mistero. Che abbia avuto un infortunio credo che non ci siano dubbi, ma non giocare per tre mesi di seguito….
e soprattutto una volta rientrato dal Cile, sembrava pronto e non giocava lo stesso, sino a domenica scorsa.
e soprattutto una volta rientrato dal Cile, sembrava pronto e non giocava lo stesso, sino a domenica scorsa.
Ieri Montella gli chiede di giocare, insistendo un po’, e gioca 90 minuti, benissimo.
Quella che è ritenuta da molti tecnici italiani e stranieri la grande forza della Roma e cioè avere due centrocampisti centrali del valore di Pizzarro e De Rossi affiancati e vicini, che in Europa, di quel livello, ce l’ha, forse, solo il Barcellona, non si è più vista da quando se ne andò Spalletti e prima di ieri, perché, anche quelle volte che hanno giocato insieme, Ranieri posizionava spesso De Rossi a sinistra, per poter impostare la squadra con il 4-4-2 o con il rombo.
A me sembrava una pazzia. Anche se non bisogna mai dare troppo per scontate certe cose nel calcio, che appena ti distrai, ti dimostra esattamente il contrario.
Altro problema che dovrà affrontare Montella praticamente subito, sarà l’attacco e anche questo non sarà di facile soluzione,malgrado almeno quest’anno ci sono problemi di abbondanza e non di penuria di materia prima.
Se la squadra continuerà a giocare con il 4-2-3-1, a breve, o Borriello si impara a fare il lavoro da centravanti per quel modulo, oppure è molto più bravo Totti.
Contemporaneamente avendo comprato Borriello che è giovane, sarebbe giusto puntare su di lui, anche se, secondo me la scelta, avendo Totti, non è stata felicissima, perché è un attaccante non molto compatibile, in una squadra che faceva del gioco manovrato la sua migliore qualità.
Insomma sarebbe stato l’ideale un Toni giovane, che ha giocato benissimo anche insieme a Totti, perché non si intralciavano minimamente.
Una bella gatta da pelare per Vincenzino, anche se, del lavoro del centravanti se ne dovrebbe intendere parecchio, visto che non ha fatto altro in tutta la carriera.
Inoltre, questa è una responsabilità di chi ha fatto la campagna acquisti, che avrebbe dovuto considerare che, se trattato bene in tutti i sensi, psicologico e tecnico, Totti può ancora dare tantissimo alla Roma e che perderlo non conviene a nessuno.
Sono però convinto che, con l’amicizia che lega Totti a Montella, l’esperienza da centravanti di quest’ultimo, la soluzione si troverà nell’interesse della Roma e di tutti gli interessati.
Tenete però presente che Borriello sarà giovane, forte, bello e fanatico, ma le medaglie di Totti non possono essere dimenticate, specialmente quando, sto notando che, corre come mai lo avevo visto fare, neanche da ragazzino.
Pro memoria per tutti:
Gol con la Roma: n. 250 – miglior cannoniere italiano in attività. - 6° di tutti i tempi in campionato.- e non è finita qui.


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