Questa mattina, rientrando a Roma sulla Via Salaria, all’altezza del Raccordo Anulare, c’era una fila di macchine per chilometri sia da un lato che dall’altro della carreggiata.
Sarà meglio chiarire, per chi non è di Roma, che la Statale Salaria è una delle più importanti arterie italiane, tanto che si chiama S.S. 4, ma che tutta la prima parte è stata costruita stretta, dato che da un lato passa la ferrovia e dall’altro il Tevere e hanno, negli anni, edificato molto vicino alla strada, anche perché, all’epoca, non si prevedeva l’aumento del traffico che poi si è verificato in relativamente poco tempo.
Purtroppo per i motivi già detti, è anche difficile modificare le cose, se non cambiando completamente il percorso.
Detto questo, si potrebbe però, mantenerla un pochino meglio, per esempio come fondo stradale che è quasi completamente dissestato ed evitare di complicare un traffico che nelle ore di punta è già pazzesco per conto suo, specialmente nella zona dell’aeroporto dell’Urbe.
Essendo una strada statale sinceramente non so se la competenza sia del Comune o dell’ANAS, ma di chiunque sia, considerando che, il sabato sera e il lunedì mattina, c’è il rientro, dal fine settimana, di tutti quelli che hanno una casa a nord di Roma, o comunque vanno in gita, vorrei conoscere la persona che ha dato l’ordine di rifare le strisce bianche a terra, di lunedì mattina e su entrambe le corsie,dopo che non si facevano da anni.
Avrei un grande piacere di vederla proprio in faccia, di osservarne l’espressione e poi chiedergli se sarebbe stato possibile scegliere un giorno in mezzo alla settimana o meglio ancora se, come in quasi tutti i paesi civili, questi lavori non sarebbe meglio che si svolgessero di notte.
Il timore è che, anche volendo approfondire, non riuscirò mai ad arrivare proprio alla persona responsabile, almeno per quello che sono le mie possibilità ed è un vero peccato, perché, dare la colpa all’istituzione è troppo facile, in quanto si tratta di un ente e spesso le competenze sono anche talmente intrecciate che è difficile centrare il bersaglio.
Invece non dovrebbe essere così, dovremmo avere la possibilità di poter rintracciare la persona fisica che ha emesso l’ordine di servizio e questo, non solo nel caso specifico, ma in quasi tutte le opere eseguite nelle città, dai vari organismi.
Ad esempio, io vivo in una zona abbastanza centrale e nel mio quartiere si verifica un fatto abbastanza strano, ma soprattutto illogico e antieconomico.
Noi ormai li chiamiamo la banda del buco.
Non passa settimana che nelle nostre strade non ci sia qualche ditta che viene con un macchinario e apre un’enorme buca a terra.
Una volta è per l’acqua, una per il gas, una per l’elettricità, una per il telefono e per l’elettricità sono due, perché due sono le compagnie che la gestiscono a Roma.
Oltre al disservizio che creano, dato che, oltretutto si tratta di strade strette, succede spesso che una ditta fa il suo lavoro e rompe quello che ha fatto l’altra, con ulteriori danni e inconvenienti per gli abitanti della zona e per i contribuenti, visti i soldi che, in questo modo, si sprecano.
Mi chiedo, molto ingenuamente, avendo fatto tutta la vita l’imprenditore, essendo tutte aziende o statali o comunali, comunque pubbliche, come è possibile che non si sia pensato a un coordinatore, che riassuma tutti i lavori da eseguire da parte di tutte le ditte e le coordini in modo da fare uno scavo solo e lavorare tutti insieme, nello stesso periodo.
Vi assicuro che, con un po’ di buona volontà e un’organizzazione, si può fare benissimo.
Anzi, se qualcuno avrà la bontà di leggere, mi rendo disponibile a farlo io, gratuitamente.
Ricordo che tanti anni fa, quando ero piccolo e perciò, tantissimi anni, gli spazzini iniziavano la mattina prestissimo, addirittura poco dopo l’alba e pulivano veramente e chi usciva la mattina da casa trovava le strade pulite.
Ora, a parte che non li trovi neanche con la caccia al tesoro, quando ci sono, in genere l’orario è dopo le 10 e sono molto più concentrati a parlare tra di loro e a fumarsi una sigaretta, che a fare il lavoro.
Poi dicono che Roma è sporca!
E’ vero, perché i romani e, anche gli acquisiti, sono maleducati e abituati male da anni, ma, se la città non viene mai pulita, diventa difficile anche riprendere le persone che sporcano.
Non parliamo poi, del servizio giardini, sul quale sarebbe da scriverci una scenetta comica, ci sarebbe voluto Petrolini.
Vicino a casa, c’è una piccola piazza, con un’aiuola centrale, intorno ad un monumento,in tutto non credo che la terra da coltivare sia maggiore di 50 mq..
Ogni due o tre mesi all’improvviso si presentano 4 operai del Servizio Giardini con un furgone.
Prima di tutto bisogna chiarire che in quella aiuola non ci cresce niente, se non un po’ di erbaccia striminzita.
Ebbene, vedendoli, viene spontaneo di pensare: “ sono venuti a piantare qualcosa”.
No, uno tira fuori il taglia erba, e comincia a rasare l’erba che praticamente non c’è, un altro sta lì e lo guarda e gli altri due stanno a chiacchierare appoggiati al furgone e restano lì un’oretta, un’oretta e mezza, con un paio di intervalli per andare al bar, perché il lavoro stanca.
Non si tratta di un caso perché posso testimoniare di aver visto ripetersi questa situazione numerose volte.
Poi i tifosi dicono ai calciatori: andate a lavorare! Quando non sono contenti per come giocano.
Vista questa situazione, se fossi un giocatore di calcio, farei uno sciopero di protesta, contro la diversità di trattamento tra lavoratori e poi dicono che la legge è uguale per tutti.
Anche in questo caso la soluzione sarebbe di conoscere la persona che ce li ha mandati e che avrebbe il dovere di controllare quello che fanno.
Piove governo ladro, è un modo di dire, ma soprattutto di concepire la vita pubblica, al quale ormai, le persone intelligenti, non possono più credere.
Vanno smascherati e stanati i responsabili e presi i relativi provvedimenti.
Non so se il federalismo sia veramente un modo per iniziare su questa strada, se lo è come dicono molti, che sia benedetto, anche se non credo che basterà, fino a che non ci si convinca che, chi non fa il proprio lavoro bene, deve pagare e, se continua, pagare duramente, sino alla perdita del posto di lavoro.
Capisco che è un discorso duro e che sembra un po’ troppo drastico, ma per troppi anni si è andati avanti tollerando questi comportamenti, che, a questo punto, si sono incancreniti e sono entrati nell’uso comune, provocando la convinzione, in coloro che si comportano così, che quello che fanno è giustificato.
Credo che questo sia il problema più grande che ha il nostro paese, perché naturalmente si può riscontrare in tutti i campi della vita pubblica, in quanto un popolo che era fatto di grandi lavoratori, per colpa della politica e di molti dirigenti incapaci o menefreghisti, si è trasformato, per una percentuale molto alta, almeno nel pubblico impiego o in quei lavori fissi, nei quali non si rischia il posto di lavoro, in una massa di lavativi, che pensano solo a far trascorre il tempo sino all’arrivo dello stipendio.
Con questo, come in tutti i campi, non voglio negare, anche per non rischiare il giustificato linciaggio da parte di alcuni, che ci sia chi si guadagna interamente lo stipendio e che, magari faccia anche il lavoro che qualche collega lascia indietro, sono certo che sia così, ma non è giusto lo stesso.
Queste persone sono apprezzabili, ma non sarebbero costrette a fare più del loro dovere se non ci fossero, e, secondo me, sono la maggioranza, quelli che non lo fanno affatto.
Brunetta ha solo incominciato questo discorso, la strada è molto lunga e chissà se si arriverà mai in fondo, ma noi tutti, compresi giornali, televisioni, politici, magistrati, parliamo praticamente, solo del Bunga-Bunga. VIVA L’ITALIA.



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