IL GRINTA
Ne ho conosciute tante di persone nella mia vita sia direttamente, che per averle viste in televisione o per aver letto di loro.
Ho avuto l’avventura di trovarmene di fronte molto intelligenti e meno, più o meno simpatici, lavoratori e scansafatiche, per bene e disonesti, santi e delinquenti, ingenui e furbi, sentimentali e freddi, ma negli oltre sessantacinque anni vissuti, più tutto quello che ho letto dei vari personaggi storici o meno, uno come Berlusconi, nel bene e nel male, a mio modesto avviso, non rientra in nessuna di queste categorie.
A parte la sua unicità, almeno per l’Italia, visto che, prima di lui, un imprenditore di successo, non era mai sceso in politica organizzando tutto in pochi mesi e riuscendo a vincere le elezioni, la cosa che sorprende di più, è che abbia resistito diciassette anni.
La storia più o meno, con varie interpretazioni, tutte di parte, la conoscono quasi tutti, e perciò, senza mettermi a sindacare i motivi per cui certe cose sono successe, cercherò di elencare solo i fatti.
Un fatto è che, da quando è sceso in politica, una parte della magistratura, in particolare i PM di Milano, hanno cominciato ad inviargli avvisi di garanzia per reati vari, alcuni dei quali, obbiettivamente, sembravano un po’ fantasiosi.
Infatti, una parte sono stati chiusi in istruttoria senza rinvio a giudizio, altri invece sono andati a processo e in alcuni è stato assolto, certi sono andati in prescrizione e attualmente ne sono rimasti quattro di cui, due, quasi sicuramente, andranno in prescrizione, uno, di natura fiscale è appena cominciato e un altro è stato definito ieri, per direttissima, e per i reati di concussione e sfruttamento della prostituzione minorile.
Come ho appena affermato, nessun commento,neanche sull’ultima incriminazione, in questa occasione, non voglio entrare nel merito delle imputazioni, né tantomeno, della correttezza nell’attribuirsi la competenza del processo, che, come sappiamo tutti, è discussa.
Ieri l’ho visto insieme a Tremonti partecipare ad una conferenza stampa sull’economia piuttosto lunga e mentre il giorno prima (quello del rinvio a giudizio), vedendolo in televisione, avevo avuto l’impressione che avesse un’espressione provata e preoccupata, oggi mi è sembrato lucido, sereno e anche di un discreto buon umore.
Sono partiti parlando del già fatto, per andare a chiarire quello che intendano fare da ora in poi e perciò tutti orientati sul futuro.
Ed è qui che si può notare e verificare la vera anomalia del nostro Premier.
Non da segni di cedimento. COME FA A RESISTERE?
Mi sembra di averlo già detto, ma va sempre ricordato che, sarebbe nelle condizioni economiche di fare qualsiasi cosa gradisse e potrebbe, anche domani, andarsene dovunque a godersi quello che gli resta della vita, tra l’altro, probabilmente, applaudito e con un grande sospiro di sollievo, da tutti i suoi avversari politici, che non vedono l’ora che si tolga di mezzo e non lo nascondono affatto. (“Le cagnette a cui aveva sottratto l’osso”).
Invece oggi sembra che stia dando ulteriore impulso all’azione di governo spingendo la riforma della giustizia.
Si poteva pensare che l’ultimo colpo della magistratura l’avrebbe abbattuto e lui risponde rilanciando l’azione del Governo e mettendo le basi per andare fino alla fine della legislatura.
Il numero dei processi iniziati contro di lui (sentivo l’altro giorno parlare di ventotto, ma non ne sono certo), sono talmente tanti, rispetto a tutti gli altri, che verrebbe logicamente da pensare che si tratti o di accanimento o del Nemico Pubblico N°1, perché penso che neanche Riina, Provenzano o Vallanzasca abbia avuto tanti rinvii a giudizio.
Bisogna tener presente che in Italia i magistrati, quando fa loro comodo, per giustificare un rinvio a giudizio che appare non tanto convincente, si nascondono dietro alla obbligatorietà dell’azione penale.
La realtà non è questa, infatti teoricamente l’obbligatorietà c’è per legge, ma in pratica, giornalmente, non potendo seguire tutti i processi, specialmente i PM scelgono chi mandare a giudizio e chi no, facendo andare in prescrizione quelli trascurati e decidendo anche quali vedano accelerati e quali meno.
Ma tornando al Premier, ad eccezione dei suoi e anche di Bossi, come apre la televisione sente solo uomini politici di qualsiasi partito che dicono tutti la stessa cosa con una monotonia senza precedenti: “Deve fare un passo indietro”.
Viene il dubbio che, o alle spalle sappiano che c’è un precipizio, o qualcuno li ha convinti che con la costanza si ottengono più risultati che con l’intelligenza.
Nel campo dello spettacolo, che non è poi così lontano dalla politica, questo modo di esprimersi, si chiama “tormentone” e, la parola stessa, dovrebbe dare un’idea di quello che provano i telespettatori a sentire sempre le stesse frasi.
In questi giorni alcuni organi di stampa stanno dando più rilievo ai colleghi stranieri, cercando di farlo mettere in ridicolo e con lui naturalmente tutto il Paese.. Muoia Sansone con tutti i Filistei.
Certo non gli farà piacere, ma non mi sembra che anche questo sistema ottenga il risultato di deprimerlo, al punto da lasciare.
Tornando all’uomo, che è sicuramente particolare, comunque uno lo voglia giudicare, per reggere a tutto questo, ci vuole una forza interiore, una volontà e una convinzione nelle proprie possibilità o capacità, senza la quale, chiunque altro, avrebbe mollato. Non sono necessariamente tutte qualità, ma sono anche difetti che però sono necessari a resistere.
Oppure per chi lo giudica tutto il male possibile, pensa che per comportarsi così ci vuole una testardaggine, degna di miglior causa, ma provocata dalla sua impossibilità a lasciare, per interessi personali.
Questa spiegazione la lascio a quei pochi che ancora la sostengono che sono sempre di meno, anzi credo che sia rimasto solo Di Pietro e suoi.
Detto questo, non facendo di mestiere l’indovino, non so come le cose andranno avanti e soprattutto quale e se ci sarà un punto di arrivo.
Quello che credo è che Berlusconi se non ha mollato sino ad ora, con quello che gli è appena successo, dubito che lo farà in seguito, qualunque cosa il futuro gli riserverà perché, ma questa è una mia opinione personale, quando si ha un carattere di quel tipo niente e nessuno sarà capace di cambiarti.
Come uomo politico il giudizio è sicuramente controverso, infatti c’è chi odiandolo non gli riconosce alcun merito, chi si aspettava di più e pensa che sia una delusione e chi, invece, lo ama e gli riconosce molti meriti e per le cose che non è riuscito ancora a fare, gli concede importanti attenuanti.
Naturalmente questo è fondamentale per il giudizio sul personaggio,visto che è quello a cui si è dedicato negli ultimi anni, e farà la differenza su come nel futuro sarà ricordato.
In questo momento però, personalmente sono colpito più di tutto dall’altro aspetto del suo carattere, che predomina su tutte le altre sue prerogative che non sono poche; magari non sarà così importante qualitativamente, ma sicuramente lo contraddistingue nel modo più completo.
Una grinta così io non l’avevo mai vista in nessuno, neanche in personaggi diventati leggendari per quella prerogativa.
C’è chi dirà che dovrebbe essere usata per una causa migliore, io non lo so, quello che so per certo, è che chi ha dentro di sé una forza così, può, se vuole veramente, raggiungere qualsiasi traguardo,malgrado navighi in mari pieni di trabocchetti e di traditori e dove la falsità e l’interesse sono il liquido amniotico nel quale si galleggia per sopravvivere.
Senza fare il tifo per nessuno, credo che se dovesse veramente continuare a mettercela tutta, senza retrocedere di un passo, come sembra fare in questo momento, merita di riuscire e gli osservatori neutrali lo dovrebbero aiutare anche nel loro stesso interesse.


Nessun commento:
Posta un commento