lunedì 7 febbraio 2011

LA SATIRA

 
E’ parità. Sul federalismo municipale la Commissione ha votato ed il risultato è di parità. Ricordo che molti di quelli che hanno votato no, avevano approvato la legge in Parlamento.
Da FLI a L’Italia dei Valori, fino al PD.
Hanno votato così perché ritenevano le norme sbagliate o perché Bossi aveva detto che se non passava, si andava alle elezioni?
Devo dire che con tutta l’antipatia che nutro verso la persona e il suo partito, Di Pietro, almeno, lo ha detto esplicitamente che votava contro, solo per far cadere il Governo.
Gli altri hanno invece tentato di giustificarsi adducendo motivazioni che se si vogliono proprio cercare, si trovano in qualsiasi provvedimento, che non è mai perfetto e non può accontentare tutti.
Sono dei mentitori e degli inaffidabili e non hanno a cuore il bene del paese, perché una forza politica che sacrifica qualsiasi convinzione, pur di far cadere il proprio avversario non ha le capacità e il diritto di governare un paese e spero tanto che la gente se ne renda conto e se ne ricordi ancora più della volta precedente.
Sono maestri della mistificazione e in questo devo dare ragione a Berlusconi.
Una volta nel comune parlare si diceva di chi si comportava così, che aveva girato la frittata, che rende abbastanza l’idea se si pensa per esempio alla situazione di Fini e della casa di Montecarlo.
Si cerca di far passare come un angelo Fini e come Killer chi ha denunciato quello che oltre ad essere probabilmente un abuso e sicuramente, come minimo, una leggerezza da parte di un uomo politico di grande esperienza, il quale si guarda bene dal dare le dimissioni come aveva promesso agli italiani, se, si fosse provato che la casa era di proprietà del cognato.
Come se lui non lo avesse già saputo…..
In quanto agli altri hanno la faccia tosta di dire che Berlusconi sarebbe inaffidabile anche quando, con un contropiede, propone loro di fare insieme leggi sicuramente utili al paese.
E il motivo sarebbe che loro danno per scontato tutto quello che è pubblicato sui giornali sull’affaire Ruby e continuano, come un disco rotto, tutti, anche quelli che una volta sembravano un po’ più moderati, a dire che Berlusconi si deve dimettere, comunque ed in ogni occasione.
Non ci credo, penso che gli faccia molto comodo far vedere che quello che sostengono i PM di Milano e la maggior parte della stampa, sia già provato.
Pare che dimentichino che un governo si fa cadere in parlamento e si dimette quando non ha più la maggioranza, cosa che pur tentando non sono riusciti ad ottenere per diverse volte di seguito.
Queste cose si possono fare forse in Egitto, ma non in un paese democratico e civile e chi le chiede si qualifica da solo.
Non so come finirà e se Bossi veramente toglierà la maggioranza al governo o se si renderà conto che l’unico modo con il quale potrà concludere le riforme con in testa il federalismo è rimanere in questo governo, perché gli altri gli faranno sicuramente tutte le promesse possibili e hanno già incominciato, ben sapendo che non le manterranno mai.
Non hanno un leader, sono spaccati quanto e più di come era il PDL , che però adesso, dopo  aver perso una fetta, almeno è rimasto coeso.
Non sanno con chi si devono alleare e comunque non lo dicono, al loro stesso interno una frangia piuttosto consistente è convinta che i dirigenti  vadano tutti rottamati, passano da chi dice che devono andare soli alle elezioni, a chi rispolvera il tutti insieme appassionatamente alla Prodi o  a chi, addirittura, vuole mettere tutti, ma proprio tutti insieme, basta che non ci sia Berlusconi, non il suo partito, proprio lui come persona.
Un simile comportamento se non fosse molto grave e triste, sarebbe divertente da scatenare tutti i comici italiani, i quali invece, trovano tanto da ridere sul bunga-bunga, che se fosse vero, anche in parte, non dovrebbe far ridere per niente, ma anzi sarebbe tragico, se invece  si rivelerà come l’ennesima compagna giudiziaria a senso unico di alcuni magistrati, potrebbe essere anche equiparato a un tentativo di colpo di stato effettuato in un modo, magari originale, ma con lo stesso fine che avrebbe una rivoluzione armata.
Comunque vada a finire, a mio avviso, non dovrebbe riempire trasmissioni intere di satira, un po’ perché non è giusto per i motivi detti prima, ma soprattutto, essendo un po’ troppo facile e scontato, definisce la qualità dei nostri comici.
Mi ricordo, tempo fa, che feci un appello, a Benigni, che giudico il migliore di tutti, ben sapendo di non avere nessuna possibilità di essere preso in considerazione.
Chi sono io, perché Benigni mi possa prendere in considerazione? Nessuno.
Ma è nella qualità di suo ammiratore che ribadisco di nuovo un appello.
Dimentichi per una volta l’odio o l’antipatia per Berlusconi e alla prossima apparizione televisiva, nella parte che dedicherà all’ironia sulla politica, sorprenda tutti ed eviti di sfotterlo, riservando magari i sui lazzi ai politici di sinistra.
Credo che avrà molta materia su cui lavorare, che sarà un tale successo che sorprenderà moltissimo per primo se stesso.
Non sarebbe bello vedere un pubblico divertito e con la bocca spalancata? Quante volte le è successo nella carriera?
Lei è molto bravo, ma la gente si attende in linea di massima quello che lei farà sul palco, anche se cerca sempre di sorprendere il più possibile, le stilettate politiche dirette a Berlusconi se le aspettano tutti.
Benigni, per favore ci sorprenda e contemporaneamente dia una lezione ai suoi colleghi che si distinguono, anche i più bravi, per la  mancanza di novità e per il conformismo nelle loro esibizioni.
Trovo di cattivo gusto che una trasmissione come Zelig, che pure va su Mediaset, occupi trequarti del tempo a scherzare sul Bunga-Bunga e Striscia la notizia, solo un pochino meno tempo.

Forza Benigni, solo tu lo puoi fare!




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