Ripubblico un articolo di Marcello Veneziani per diversi motivi:
Per il suo valore assoluto almeno a mio avviso, visto che, in mezzo a tutti questi musoni, diventati tutti all’improvviso puritani, che drammatizzano, non disinteressatamente, tutti gli avvenimenti della parte avversa, usare l’ironia verso tutti, credo che sia una boccata di aria pura, per chi non ne può più di vivere in questa cappa di inquinamento non solo dell’aria.
Perché scrive sul Giornale che, essendo dichiaratamente di parte, è letto solo da chi la pensa in un certo modo e invece, secondo me, il contenuto andrebbe diffuso il più possibile, non essendo per niente di parte.
Perché, stranamente, al contrario degli altri suoi articoli, non è stato postato né su facebook né su twitter, forse perché giudicato troppo distante dalla linea editoriale.
Dubito molto che si tratti di una dimenticanza.
Per i non lettori del Giornale, buona lettura.
CUCU’ di Marcello Veneziani
CIALIS E CILICIO, il lieto fine della telenovela Ruby
Se ci fossero i democristiani di una volta si sarebbe trovato l’accordo,anzi la quadratura del cerchio: Ruby si sposa con il cognato di Fini e va a vivere nella casa di Montecarlo. L’igienista dentale Minetti viene affiancata dall’igienista mentale Binetti per una redenzione di Berlusconi a giorni alternati: tre giorni con il Cialis e tre giorni con il cilicio. Sul piano civile è riconosciuta al Cavaliere la modica quantità di escort -stock di tre la volta-, con diritto al solo palpeggio, più tre barzellette sporche; in cambio contrae matrimonio con Rosi Bindi o la Boccassini, a sua scelta. Casini lascia Azzurra Caltagirone e sposa Marina Berlusconi, così ereditando il Regno. Bondi lascia il Ministero della Cultura a Di Pietro - perché solo chi ne è privo è in grado di apprezzare la cultura - e va alla direzione del TG4. A Emilio Fede viene riconosciuta la legge Bacchelli con un vitalizio di 400 mila euro in fiches. Il doppio per Lele Mora. A Fini viene mantenuta la Presidenza della Camera a patto che assuma anche il ruolo di sotto segretario alla Presidenza del Consiglio, in modo che non potrà più fare l’opposizione. A sua volta Letta viene nominato tutore del piccolo Silvio.
Ai magistrati viene offerto il ritiro totale della riforma della giustizia, un cospicuo aumento di stipendio, multi proprietà ad Arcore e Villa Certosa con annessa ricreazione, più un programma di intrattenimento in Tv, “Toga a Toga”, dove esprimere il proprio protagonismo. In cambio intercetteranno telefonate solo per curiosità personale. Santoro è nominato Presidente della Rai, Lerner direttore generale, Veltroni alla fiction e la suocera di Fini alla direzione di Raiuno. Bersani va alle Authority e Vendola alle Pari Opportunità. Per non lasciare Napolitano con lo scuorno, gli è offerto un pacchetto giovinezza per i 150 anni dell’Italia, con un trapianto di capelli alla Garibaldi, labbra siliconate alla Veronica e lifting per cancellare ogni neo o residuo di comunismo.
Il Paese torna in pace e le forse politiche giulive chiedono in coro elezioni posticipate. Viva l’Unità, poi ciascuno aggiunga quel che vuole: d’Italia, della Padania, di Concita De Gregorio.
laureato in filosofia, inizia la carriera di giornalista nel 1979 nella redazione barese del quotidiano Il Tempo.
Scrive a lungo su Il Giornale, collabora con Il Messaggero, La Repubblica, La Stampa, il Secolo d'Italia, L'Espresso, Panorama, Il Mattino, La Nazione, Il Resto del Carlino, Il Giorno e La Gazzetta del Mezzogiorno.
Redattore del giornale radio RAI di mezzanotte, prende parte a vari programmi televisivi e da vent'anni collabora come commentatore della RAI.
Dal 1979 ad oggi ha pubblicato una quantità notevole di libri tra cui molti saggi per lo più politici.

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