TENERIFE, FRAGRANZE AGRODOLCI DI SPAGNA
Sono a Tenerife da sabato scorso e non posso certo lamentarmi visto che si tratta di una vacanza, ma, e lo dico solo per pura informazione, non sono riuscito ancora fare un bagno di mare e, avendo lasciato un sole quasi estivo a Roma, mi ritrovo qui con un tempo autunnale.
I posti comunque sono belli, specialmente quelli di montagna, perché, per chi non lo sapesse, Tenerife è tutta montagnosa e la cima più alta è un vulcano di quasi tremilaottocento metri, il Teide.
Solo che se avessi potuto prevedere prima, il tempo che avrebbe fatto, sarei andato sulle Dolomiti, perché scegliere il mare per fare escursioni in montagna mi sembra un po’ un controsenso.
Seriamente, vista la situazione e dato il clima, soddisfatte le cose più impellenti per organizzare una vacanza in una casa disabitata da mesi, ci siamo messi a fare escursioni e siamo saliti più in alto possibile e poi ridiscesi a mare sull’altro versante e quello che abbiamo visto è stato veramente incantevole.
Boschi senza fine, fitti di piante di ogni tipo, nei quali l’occhio non si addentra più di tre o quattro metri all’interno, anche per via delle nuvole che spargono una cortina fumogena spessa come la nebbia quando è veramente fittissima.
Il tutto contribuisce a realizzare un paesaggio da favola nel quale immagini che da un momento all’altro esca dal folto del bosco un elfo o un animale feroce e invece al’improvviso dietro una curva c’è un belvedere e vedi il mare sotto.
Anche l’altro versante visto per la prima volta, pur somigliando alle parti più impervie dell’isola, ha la prerogativa di essere frequentato pochissimo e questo è già un pregio di per sé, ma ha anche dei punti spettacolari con faraglioni e insenature rocciose che visitate in un giorno di sole, secondo me, risulteranno speciali.
Infatti, ci siamo ripromessi di tornarci con il bel tempo, anche se non ci aspettiamo di vedere un mare come il nostro, soprattutto per i colori, perché Tenerife è bella ma se ha un difetto è che manca di quelle tinte vivaci che si possono vedere in Sardegna, nella riviera ligure, alle Cinque Terre in un giorno di sole, all’Elba, in Sicilia comprese le isole, nel Salento e centinaia di altri posti del mediterraneo.
Altra prerogativa dell’isola, che già sapevo, ma che questa volta si è rivelata in tutta la sua particolarità è che i canari, che sono abbastanza gentili, anche se un po’ permalosi, tenendo molto alle formalità e in particolare al modo in cui gli si rivolge la parola, diventano intolleranti e aggressivi quando guidano.
Sono maniaci delle norme del codice stradale e basta che una persona devii dalla sua corsia appena, appena leggermente, magari perché è indeciso dove andare, da turista straniero, o ritardi di qualche frazione di secondo la partenza al semaforo, giù colpi di clacson e improperi, malgrado anche loro, ogni tanto, commettano infrazioni.
Alla guida, sono costituzionalmente intolleranti anche con i visitatori.
La cosa, vi assicuro non è molto piacevole e ci sono volte che desidererei potergli riempire l’isola di napoletani per vedere la reazione.
In quel caso credo che la spunterebbero questi ultimi, che, pur essendo sicuramente un popolo tra i più intelligenti in Italia, sono davvero inamovibili nei loro comportamenti quotidiani, tra cui c’è anche la guida.
Credo di poter dire che Napoli è l’unica grande città italiana che non sia stata contaminata dagli immigrati, siano questi italiani o stranieri.
Non è che non ci siano, la distinzione con le altre città sta nel fatto che lo spirito di Napoli è rimasto quello di sempre. Napoli è Napoli e credo che, qualunque cosa succeda, non cambierà mai.
Altra curiosità è la televisione spagnola, che da un punto di vista dell’intrattenimento, non mi pare sia meglio della nostra, anzi molto simile, sia per gli spettacoli, sia per la qualità con la quale sono fatti ma su questo potrei essere influenzato dal fatto che conosco poco la lingua.
La cosa che veramente lascia sbigottiti, almeno me, che evidentemente sono un ingenuo, è la politica.
Sono scappato dall’Italia con in testa discorsi sul bipolarismo che è fallito, sulla sinistra che è il partito delle tasse e dello statalismo, sul Governo in carica che non è più adeguato a governare e che di fatto non ha più una maggioranza nel paese e che bisognerà fare i conti con il terzo polo, etc., etc.. e mi ritrovo qui con gli stessi identici discorsi, addirittura con le stesse argomentazioni.
Un’annotazione simpatica è sottolineare che hanno riempito le strade con cartelloni che dicono: “SI SE PUEDE” di Obama e Veltroniana memoria.
Mi sa che qualcuno copia per mancanza d’idee nuove e mi riferisco anche ai nostri.
L’unica differenza, nel bene o nel male, che comunque non è da poco, è che loro non hanno Berlusconi.
Un’altra non tanto piccola è che loro hanno una disoccupazione al 20% e una giovanile al 50%, che se fosse successo da noi ci sarebbe stata la rivoluzione.
Ricordo quanto, sino a poco fa, era osannato in Italia, Zapatero era inflazionato nelle citazioni, ora almeno in Italia pare essersi dissolto nell’oblio.
Il tenore di vita della popolazione, anche in un piccolo centro come questo, che si regge soprattutto sul turismo, è piuttosto basso rispetto al nostro, le case e lo so per esperienza diretta, non si vendono proprio più e i prezzi sono scesi minimo del 25-30% e non sembra diano segni di risalire.
Gli spagnoli, che al contrario dei loro governanti sono molto simpatici, spesso genuini con molti punti in comune con noi, non si meritano i governanti che hanno e, infatti, alle elezioni amministrative tenute questa fine settimana, hanno inflitto una netta punizione a chi li ha governati e un premio all’opposizione.
Da noi ancora non è successo e, inoltre, sembra che parli di due paesi uguali, ma una differenza sostanziale c’è: qui governa la sinistra e da noi il centro-destra, che avrà tutti i difetti del mondo ma qualcosa l’ha fatta, dai risultati, sicuramente, più del Governo spagnolo, e anche nelle ultime elezioni di primo turno se si esclude Milano, ma c’è ancora il secondo turno, nel resto d’Italia non si può dire che abbia avuto una debacle.
Insomma, spesso siamo portati a guardare l’erba del vicino, ma dovremmo invece andare molto orgogliosi di essere italiani, per come siamo noi, ma anche per come siamo governati.
Gli spagnoli, come popolo non ci sono certamente inferiori, hanno una tradizione culturale e artistica notevole, anche se noi abbiamo una lunga storia di uomini illustri e di geni che farebbero invidia a qualsiasi nazione e anche la nostra presenza internazionale nei luoghi dove l’occidente è impegnato a mantenere la pace, può essere considerata seconda solo agli Stati Uniti e forse all’Inghilterra, con risultati umanitari forse anche migliori dei loro.
Il loro problema è che hanno sbagliato governo e può succedere, perché nel periodo di Aznar il paese era in condizioni diverse, anche se non c’erano le crisi attuali.
Ma sapranno riprendersi e a giudicare da qui, sono un paese allegro e giovane, pieno di vita e, scusate la divagazione personale, pieno di belle e spesso prosperose ragazze.
A questo non voglio pensare, a me deve interessare solo di riuscire a fare una vacanza, il cui scopo è soprattutto quello di servire da convalescenza facilitando la mia lentissima ripresa fisica.
A questo non voglio pensare, a me deve interessare solo di riuscire a fare una vacanza, il cui scopo è soprattutto quello di servire da convalescenza facilitando la mia lentissima ripresa fisica.
Nello sperare che l’isola faccia il miracolo, non posso che dire :
VIVA ESPANA CON TODAS LE SUS LINDE MUJERES
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