
Le brave persone in Italia continuano a essere perseguitate, dalla magistratura e soprattutto da certi giornali di parte, che cercano in tutti i modi di influenzare così l’opinione pubblica e magari di vendere anche qualche copia in più.
L’altra sera, stranamente, mi sono messo a guardare in televisione Matrix su canale 5, perché ho visto che c’era ospite Guido Bertolaso che era tanto che non si vedeva più, per sua volontà, a quanto mi risulta.
Dico stranamente, perché è una trasmissione che seguo poco considerandola di scarsa qualità, soprattutto per colpa del Conduttore Alessio Vinci che, secondo me, non è adatto a quel ruolo. Forse è un bravo giornalista ma, a mio modesto avviso, è incapace di condurre e di organizzare un talk giornalistico, in modo che risulti equilibrato.
Non mi entusiasmava neanche Mentana, ma pur essendo più di parte, era di qualità superiore.
In genere non amo quei conduttori che fanno di tutto per sembrare imparziali, risultando, ugualmente di parte, piuttosto chiaramente, almeno per chi sa osservare non passivamente.
Non prendono quasi mai posizioni personali, ma basta vedere chi invitano e lo spazio che danno a ognuno per smascherarli.
Sono importantissime, soprattutto, le interruzioni studiate ad hoc, spesso senza dare la possibilità di riallacciarsi al discorso interrotto.
In questo bisogna riconoscere che il maestro era Santoro, ma dopo poco hanno imparato quasi tutti.
Qualche volta, voglio sperare, non ci sarà premeditazione ma sola incompetenza, che non è un complimento, ma è sempre meglio della faziosità che nasconde il tentativo d’ingannare il telespettatore.
Guido Bertolaso è stato a mio avviso, uno dei servitori dello Stato più importanti che ricordi, almeno nel dopo guerra.
Si è dimostrato il classico funzionario, di grandi qualità, al servizio della collettività, senza chiedere niente per se stesso e avendo sempre il coraggio di metterci la faccia anche nei casi in cui potesse essere pericoloso.
La dimostrazione viene da come ha saputo lasciare tutto e mettersi in disparte andando in pensione, quando avrebbe ancora potuto chiedere qualsiasi incarico e gli sarebbe stato concesso.
Non ricordo altri che abbiano avuto lo stesso comportamento e con gli stessi risultati, in passato.
Nei periodi dei rifiuti di Napoli e ancor più del terremoto dell’Aquila, aveva raggiunto una popolarità senza precedenti e per questo alcuni giornali, televisioni e una parte dei magistrati, hanno sentito il dovere e l’utilità di demolire un personaggio che, altrimenti, poteva diventare troppo pericoloso.
Non è la prima volta e non sarà, purtroppo l’ultima, specialmente quando si tratti di persone vicine al centro-destra, anche se, nel caso specifico, non è neanche così sicuro che Bertolaso, politicamente, sia orientato in quella direzione, giacché ha lavorato anche per il governo Prodi, peraltro con molte più difficoltà, ma non ha mai apertamente manifestato le sue idee partitiche.
La mia personale convinzione, maturata per aver seguito molto approfonditamente il suo comportamento e per essermi documentato, su tutto quanto c’era da leggere, riguardo alle accuse che gli sono state rivolte è che, se non fosse una cosa tragica soprattutto per lui, ci sarebbe addirittura da ridere.
Immaginare che un uomo di quelle qualità anche morali, che non ci ha pensato neanche un secondo a dimettersi sotto il governo Prodi, quando si era reso conto che non gli avrebbero permesso di fare quello che riteneva giusto e necessario, possa farsi corrompere con un massaggio di natura sessuale, per una cifra di cinquantamila euro o per un appartamento in affitto gratuito per alcuni mesi, suscita non solo incredulità, ma anche ilarità, verso chi lo pensa e lo scrive.
Soprattutto quando in tutti e tre i casi non c’è una prova, ma anzi, perfino nelle intercettazioni viene fuori che non c’è stata nessuna prestazione sessuale, che l’appartamento era stato offerto da un cardinale amico, dopo che aveva dormito per un certo periodo, in un convento nel quale fu chiaro che, con i suoi impegni e orari, non era possibile proseguire, per la pace degli altri occupanti.
Sui cinquantamila euro, a parte le spiegazioni più che convincenti, io chiedo a chi legge se secondo loro è possibile che un uomo così che, sicuramente non ha problemi economici, si faccia corrompere per una cifra del genere.
La dimostrazione che non hanno niente in mano per rinviarlo a giudizio è provata da quanto i magistrati hanno allungato il tempo della prima udienza, che fa concretamente sospettare il desiderio piuttosto palese di arrivare alla prescrizione.
La prescrizione lascia sempre un minimo d’incertezza, anche se in un paese democratico la colpevolezza andrebbe sempre dimostrata oltre ogni ragionevole dubbio, ma sapendo che arrivare a sentenza vorrebbe dire assoluzione sicura, meglio lasciare un dubbio, soprattutto per non apparire, o troppo di parte o incompetenti.
Per questo durante la trasmissione, pur mantenendo sempre l’equilibrio, è apparso infuriato e anche fortemente amareggiato, perché conscio che, dovranno passare anni, perché possa riabilitare il proprio nome.
Tanto che è arrivato ad assicurare che non accetterà la prescrizione e che lui aspetterà comunque la sentenza.
Personalmente, avendo fatto, quasi tutta la vita, un lavoro autonomo, che mi ha costretto ad avere rapporti con una grandissima quantità di gente di tutti i tipi e avendo raggiunto forse “l’età della ragione” e chissà, magari, della maturità e dell’esperienza, mi sento, non avendolo mai fatto prima per nessuna persona, di mettere la mano sul fuoco sull’onestà della persona e sono certo che le sue disavventure giudiziarie derivino da un tranello.
Lo sport tutto italiano di demolire le persone di grande successo e popolarità è già non molto corretto se non ce ne sono le motivazioni concrete, ma, quando a questo, si aggiunge l’interesse politico, diventa quanto di più ignobile possa essere fatto.
In chiusura, ieri si è avuta la notizia che Berlusconi è stato assolto “per non aver commesso il fatto” nel processo Mediatrade che lo vedeva imputato di frode fiscale insieme con altri.
Non sarà proprio processato perché è stato ritenuto totalmente estraneo.
E uno !!!
Sicuramente non sarà, ma se continuasse così anche per gli altri processi, mi chiedo quante persone tra i politici, i magistrati e la gente comune, dovrà fare un atto di costrizione per aver dato per scontato quanto letto sui giornali e visto in televisione, come fossero state già delle sentenze definitive e questo è il vero “processo breve”, non quello proposto tempo fa dal Governo.
Questa è l’Italia che ci ritroviamo e che in particolare una minoranza ci sta lasciando in omaggio, ma contraddicendo le normali buone maniere, qualche volta conviene essere maleducati e respingere al mittente questo tipo di doni.



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