giovedì 2 giugno 2011

UNA ROMA DA SCUDETTO


 UNA ROMA DA SCUDETTO
Per ora poche parole e anche pochi fatti, la Roma degli americani si sta distinguendo soprattutto per questo.
I nuovi proprietari non si sono ancora visti, l’unico che sembra abbia già un incarico ufficiale è Walter Sabatini, ex giocatore della Roma e ex Direttore sportivo di Palermo e Lazio, che come prima mossa ha ottenuto di far fuori Montali che forse non è una grande perdita per la Roma, per il resto si sta muovendo, almeno apparentemente, soprattutto per scegliere il nuovo allenatore della squadra.





Qui cominciano, almeno per me, i primi dubbi.
Non erano pieni di soldi questi americani?
Se è così, perché vanno a interpellare allenatori giovani e poco costosi, quando in questo momento si è liberato Ancelotti, che ha sempre dichiarato che avrebbe allenato la Roma molto volentieri?
Ricordo a chi lo avesse dimenticato e si tratta di storia, che nei tempi moderni la Roma ha vinto solo quando era allenata da professionisti molto affermati e che avevano già vinto con altre squadre.
Nils Liedholm e Fabio Capello non erano proprio gli ultimi venuti e gli esperimenti con allenatori giovani e inesperti, anche se bravi, se li possono permettere solo squadre strutturate e di tradizione come Milan, Inter e Juventus, anche se, per esempio, l’Inter per tornare a vincere, ha dovuto ingaggiare quello che, a torto o a ragione, è ritenuto il miglior allenatore del mondo.
 










Sabatini sarà bravo ma non è né Moggi né Galliani e credo che dovrebbe dimostrare anche un po’ di umiltà ascoltando la piazza sia dei tifosi sia della stampa specializzata.
Credo che Roma impazzirebbe se arrivasse Ancelotti, che dai romani è sempre stato considerato uno di noi, avendo vinto anche uno scudetto a Roma e che non ha mai nascosto il suo l’amore per la squadra e per la città, esponendosi nel dire che in Italia dopo il Milan avrebbe voluto allenare solo la Roma.
Capisco che costa, ma se veramente si vuole fare una squadra ambiziosa, Carletto da allenatore, con il Milan, ha vinto uno scudetto e due coppe dei Campioni.
Temo che per  fare una grande squadra ci vogliano i soldi.
Guardare Inter e Milan, solo per citare le ultime vincitrici dello scudetto.
Il Milan nel periodo in cui aveva deciso di non spendere, non ha più vinto niente, eppure qualche campione lo aveva.
Questo per quanto riguarda la guida tecnica che, secondo me, affidare a Luis Enrique, come pare che si finirà per fare, costituisce come minimo un bel rischio.
E’ un tecnico che viene dalla serie B, sia pure del Barcellona, ma sempre serie B, che non ha mai allenato in Italia, se anche fosse un fenomeno che è tutto da dimostrare, quello che è certo è che costituisce una scelta per il futuro, non certo per ottenere risultati subito.
E passiamo ai giocatori, Sabatini passa per un grande scopritore di talenti giovani e aspettiamo che lo dimostri anche qui.
Prima però di liberarsi di giocatori forti che abbiamo in rosa io ci penserei molto.
Ho letto e spero che non sia vero, che Pizzarro dovrebbe essere ceduto e anche Reese, se fosse così io ci penserei moltissimo prima di prendere una decisione del genere, perché anche se non hanno avuto entrambi una stagione delle migliori, si tratta, specie Pizzarro, di giocatori non facilmente sostituibili.
Ricordo che quando la Roma era ben allenata due centrali di centrocampo come De Rossi e Pizzarro ce li invidiavano tutti, meno forse il Barcellona, perché ha due fenomeni in quel ruolo.
Reese forse, se si sa scegliere, si potrà sostituire, Pizzarro, per qualità personali e per intesa con De Rossi sarà un po’ più difficile, giacché, pare che la nuova proprietà, punti concretamente su Capitan Futuro.
Pare anche che punti almeno per un anno ancora su Totti e questa penso che sia una scelta giusta e doverosa, perché secondo me Totti ancora oggi è il miglior centravanti italiano in circolazione e non solo italiano e lo dimostrano i fatti.
Poi c’è sicuramente un problema in difesa, anzi più di uno,perché al centro mancherà Mexes e Juan e Burdisso, non potranno certo fare tutte le partite, a sinistra probabilmente bisognerà sostituire Reese e a destra Cassetti, che pur non essendo un fuoriclasse ha garantito negli ultimi anni un rendimento accettabile e alcune volte anche molto buono, non è più giovane e bisognerà fargli tirare il fiato come minimo.
A centrocampo abbiamo detto dei centrali ai quali, se non partiranno, si possono aggiungere dei jolly come Perrotta e Brighi che il loro contributo lo danno sempre.
Per quanto riguarda l’attacco, fermo restando Totti, ormai si è dimostrato che o si trova un allenatore che spieghi come deve giocare a Borriello quando in campo c’è Totti, o i due sono incompatibili e non dipende certo da Totti che ha giocato con altri centravanti senza avere problemi, vedi Batistuta e ultimamente Toni.
Che Borriello fosse un buon giocatore ma non un campione si sapeva, perché, se no, il Milan non lo avrebbe ceduto e anche a un prezzo molto vantaggioso per la Roma, ma la qualità sarebbe sufficiente se capisse come deve stare in campo, senza intralciare i compagni trovandosi sempre nella posizione sbagliata.
Le cose buone che ha fatto quest’anno sono venute di solito da azioni personali dove il gioco di squadra non c’entrava per niente.
Perciò dipenderà se il nuovo allenatore se la sentirà di garantire la resa del giocatore.
Quanto a Vucinic e Menez, se si dovessero giudicare i due dal rendimento di quest’anno e in particolare degli ultimi mesi, sarebbero entrambi da vendere e sostituire, cosa non facilissima.
Bisogna considerare però, che Vucinic sulla carta è un fuoriclasse e nel passato ci ha risolto diverse partite con giocate notevoli e Menez è giovanissimo e con un carattere particolare, considerando che quando è stato allenato da un allenatore di esperienza come Ranieri ha reso molto e se il giocatore è quello, sarebbe da tenere perché trovarne in giro un altro con quelle caratteristiche non sarà cosa facile.
Se comunque decidessero di venderlo che almeno se lo facciano pagare caro, perché è il classico giocatore che può risultare una “sola”, come farci rimpiangere per anni, l’averlo ceduto.
Infine ho trascurato di parlare di esterni, che attualmente la squadra  non ha più se le voci che vogliono, Reese,Taddei, Rosi e Castellini in via di cessione, sono vere.
Insomma il compito che attende Sabatini, eventualmente Baldini se veramente entrerà, dopo gli impegni con la nazionale Inglese e Di Benedetto, mi sembrano non facili da risolvere e l’inizio non pare entusiasmante.
Voglio però credere, dopo aver scritto tutte queste cose che, alla fine, ce la faranno almeno a costruire una squadra competitiva, perché per vincere ci vogliono anche una serie di circostanze favorevoli e poi è bene ricordarci tutti che il calcio non è una scienza fissa e quella che sembra una decisione razionale, alle volte è sbagliata e viceversa.
Personalmente, e in questo non posso rappresentare tutti i tifosi, mi basterebbe rivedere una squadra che se la gioca con tutti ad armi pari e che non vada a Milano a difendersi per non prenderle, ma entri in campo per vincere, comunque vada a finire.  
Siamo la squadra della Capitale d’Italia, sento che vogliono portare il potere a Milano, noi vogliamo portare lo scudetto a Roma. 
 

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