giovedì 18 agosto 2011

L’ONORE NELLA LOTTA





L’ONORE NELLA LOTTA

Mi sento “niente bene”…….

Avrò preso qualche strana malattia estiva o più realisticamente si tratta del cancro che molti pensavano, ma non io, che si fosse opportunamente fatto da parte, indignato dalla cattiva accoglienza che gli avevamo riservato.

Invece non solo è riemerso da una specie di letargo, se così può essere chiamato, ma, visti i risultati delle prime analisi, pare abbia l’intenzione di tornare sui valori dell’inizio, prima della chirurgia e prima dell’apocalisse.

Sembra come se fosse in gara con se stesso per stabilire un predominio su di me e chiarire che qualsiasi cosa verrà fatta contro di lui non sarà sufficiente a togliergli il potere che ormai ha acquisito e che non intende mollare per nessuna ragione.

Certo che ha veramente un brutto carattere, quasi come il mio….

Ragionando razionalmente e basandomi sui dati di fatto, purtroppo potrebbe avere ragione, considerando che ormai non credo più alle cose dette dai medici, compresi gli specialisti.

Seguo per ora le cure che mi prescrivono, solo perché sono convinto che senza, la situazione potrebbe precipitare, non perché penso che siano in grado di guarirmi.

Per la verità non l’ho mai pensato, sin dall’inizio.

Ormai devo ragionare solo sulla base del tempo, di quanto me ne rimane, prima di tutto in una condizione fisica accettabile e poi in assoluto.

Certo questo, cambia un po’ l’approccio alla vita, al quotidiano, anche il rapporto con gli altri non può essere più lo stesso.

Faccio una grande fatica a mantenere “relazioni cordiali” anche con me stesso, ma su questo non credo che l’avrà vinta fosse anche durissima, questa è una battaglia che non intendo perdere.

Lui è solo un intruso, magari mi ucciderà, ma io sono certo che resterò sempre me stesso in qualsiasi circostanza.

Non penso di cedere in nessun senso, se mi vuole dovrà lottare e vedrò di rendergli la vita il più difficile possibile.

Il deperimento fisico improvviso e inesorabilmente progressivo che mi ha colpito negli ultimi quasi quattro anni, contrasta molto con quello che era il mio modo di intendere la vita sino a quel momento e con il mio carattere e visto che non siamo solo mente e che il corpo riveste pur sempre una parte importante del nostro essere, la malattia mi crea e mi ha creato seri problemi e non solo lei.

Molti dolori, debolezze, disturbi vari, provengono quasi certamente anche dalle medicine che prendo, che, con sicurezza, mi hanno privato di tutta la forza fisica che avevo, lasciandomi in compenso una serie di dolori che non mi lasciano mai ma che devo dire non mi permettono di annoiarmi essendo compresi di variazioni sul tema.

La mattina quando mi alzo (ma anche la notte) ormai con mia moglie battezziamo il dolore nuovo che caratterizzerà la giornata in aggiunta ai soliti, quasi un gioco un po’ macabro, di cui naturalmente farei volentieri a meno, come dello scambio tra forza fisica e dolori.

Ripensando a come mi sentivo prima, certo la mia vita non è più quella. Pensavo, molto incoscientemente, di essere indistruttibile e che avrei potuto affrontare qualsiasi cosa anche di natura fisica.

Dovere, giorno, dopo giorno, rinunciare a qualche cosa, camminare, sollevare pesi, alcuni piegamenti ( non sono più in grado di allacciarmi le scarpe o a farmi la doccia come prima) è sicuramente spiacevole ma, dentro di me, la rinuncia non è definitiva e non voglio che lo sia.

Lo dicono tutti e non lo scopro io, si tratta di una malattia maledetta, inesorabile, spietata, ma malgrado tutto, mi rimane il vantaggio che, dopo tutto quello che ho sentito dai medici e che ho letto su internet, ormai credo di conoscerla molto bene, mentre lei non conosce affatto me.

Non le sarà così facile vedermi cedere, magari morire, ma mai soccombere.

Tumore, cancro, una brutta malattia, comunque la si voglia chiamare o non chiamare, infatti, normalmente la gente preferisce non nominarla, e, pur comprendendo il perché, non lo condivido, in quanto non è la sola che sia mortale o così grave e perché solo lei non si nomina?

Personalmente preferisco affrontare sempre la realtà così come si presenta, per brutta che sia, chiamandola con il proprio nome.

Nominandola sento di avere qualcosa di concreto da combattere, di preciso e circoscritto anche se si tratta di un qualcosa di infido che può mutare e perciò cambiarti le carte in tavola quando tu eri ormai preparato ad affrontare una cosa te ne potresti trovare di fronte un’altra, come mi è anche già successo.

Ma anche tra le persone ne conosco di simili che in qualche modo ho dovuto sopportare e combattere, non sempre vincendo, ma uscendone comunque sempre con dignità e perciò non mi sorprendo più di niente.

Confido che anche questa volta in qualche modo ci riuscirò, pur sapendo che in assoluto questa è una guerra che non potrò vincere ma che posso combattere bene e forse potrebbe anche bastarmi.

Se c’è una cosa della quale vado piuttosto orgoglioso è il poter affermare che in tutta la mia vita quando mi sono trovato di fronte a un problema serio o una persona, li ho sempre affrontati, sia pure con alterne fortune, ma senza mai tirarmi indietro e spero che questa che sarà, quasi certamente, la mia ultima guerra, riuscirò a sostenerla sino in fondo.

Non è vero che si devono combattere solo le battaglie che si possono vincere, secondo me vanno combattute quelle che lo meritano, qualunque sia il probabile risultato finale.

So che mi aspetta un periodo molto duro nel quale anche le mie più profonde convinzioni potrebbero essere messe a dura prova e che in qualsiasi momento potrei cambiare idea e pensare quanto in fondo potrebbe essere inutile qualsiasi resistenza, ma confido di essere capace di superare questi momenti, che ci saranno sicuramente.

Cedere non sarebbe giusto, per me, per chi mi ama, e perché soccombere a questa stronza, maledetta e vigliacca malattia, che oltretutto è anche squallida, una degenerazione della materia, sarebbe come farsi inglobare in un Blob, senza forma e senza testa e arrivati alla fine, il più lontano possibile, se c’è una cosa alla quale non si dovrebbe mai rinunciare, è il mantenimento della dignità sempre e comunque.

Finire sì, ma con classe.


martedì 2 agosto 2011

BERLUSCONI LASCIA?

 BERLUSCONI LASCIA?

Ancora non la smettono!
Non si vergognano?
Come è possibile impostare la propria strategia politica basandola sulla eliminazione di una persona?
Ormai non fanno più storie su chi deve governare e come, a patto che non sia Berlusconi.
Non si rendono conto che così appaiono ridicoli e che chiunque abbia un po’ di spirito critico, se anche non  gli sta simpatico il  Berlusca, non può prendere sul serio chi si comporta in questo modo?
Vorrei capire cosa mai avrà fatto di così tremendo l’attuale Premier, di tanto peggio dei suoi predecessori?
Secondo me, considerando la pochezza dei governi precedenti, ha fatto decisamente meglio e forse è proprio questo il motivo per cui lo vogliono far fuori, malgrado tutto ancora lo temono moltissimo.
In ogni caso a forza di insistere, gli stanno togliendo la voglia e il sorriso, che è un grande risultato per loro, considerando il tipo di persona.
Temo che questa volta stia veramente  pensando di lasciare e il fatto che limiti al minimo indispensabile la sua presenza, è un segnale importante che potrebbe confermare questa sua decisione.
Quando, per così lungo tempo, si porta avanti una campagna giornalistica e non solo, mirata su un unico bersaglio e questa veramente può essere chiamata “ad personam”, si può essere anche fortissimi, ma qualche cicatrice alla fine è probabile che resti.
Naturalmente gli avversari attribuiscono questa sua assenza al timore di confrontarsi.
Chiunque conosca un po’ il personaggio capisce quanto sia ridicola l’affermazione e neanche da prendere in considerazione.
Quello che disturba di più è la monotonia dei discorsi e delle richieste della maggior parte dei politici di opposizione, fatte solo per la stampa e per l’opinione pubblica, perché sanno benissimo, non possono non sapere,( frase di antica memoria), che i governi fino a che hanno la maggioranza non cadono su richiesta di qualcuno.
Ci hanno provato in tutti i modi, con un attacco concentrico  della magistratura su vari fronti compreso quello economico.
Con una scissione del PDL di un componente importante che però si è rivelata un fallimento.
Continuando a votare anche senza reali ragioni concrete, mozioni di sfiducia contro il Governo o contro singoli ministri, senza ottenere risultati e ribadendo continuamente di essere minoranza.
Cercando di far passare come vero il presupposto che  ogni decisione presa  sia nell’interesse personale di Berlusconi, in questo appoggiati dagli organi rappresentativi dei magistrati.
Da loro, perché sarei curioso di conoscere, con un sondaggio, le opinioni dei singoli magistrati, perché, secondo me, è tutto da dimostrare che, nella maggioranza, rispecchino totalmente quelle che esprime ANM.
Insomma ce li ha tutti contro ad eccezione della Lega, che in ogni caso fa i suoi comodi e sa che solo rimanendo fedele a questo governo forse riuscirà ad ottenere almeno in parte quelle cose a cui tiene tanto.
Anche la maggior parte dei suoi gli sono vicini sino a che sperano di ottenere qualcosa.
Tutto questo senza preoccuparsi affatto, nella sostanza, di come finisce il paese continuando a cercare di impedire a un Governo di fare le cose.
Insomma alle nostre spalle e sopra le nostre vite.
Abbiamo affrontato una crisi economica che non ha precedenti per pericolosità e per gravità, tanto che ancora oggi c’è la possibilità che falliscano gli USA, che solo a pensarlo vengono i brividi.
Le nostre finanziarie, compresa l’ultima, hanno nel tempo ricevuto l’approvazione degli organi preposti europei.
Ebbene quando succede questo e non  può essere negato, è merito di Tremonti, ma se si sostiene che si poteva fare di più o altro, all’ora è tutta colpa di Berlusconi.
Si è arrivati a l’insulto personale da parte di tutti verso il capo del Governo, che non credo verrebbe tollerato in altri paesi, ma quello che è peggio è  che, ormai, è entrato nel comune modo di parlare e nessuno ci fa più caso, dal singolo parlamentare, al comico di turno a qualsiasi livello.
Tutto questo in un momento politico nel quale stanno uscendo fuori finanziamenti illeciti, mazzette varie ai politici di tutte le parti e sembra di essere tornati all’inizio di tangentopoli.
Che ha preso mazzette, a lui non lo hanno potuto attribuire, però.
Ancora, vergogna.
Hanno tentato in questo modo di demolire persone per bene solo per  il fatto di essere vicine a lui e di avere lavorato apprezzati dalla maggioranza degli italiani.
Penso in particolare a Bertolaso, il quale appena ha potuto, ha lasciato tutti gli incarichi pur sapendo che se avesse chiesto qualsiasi cosa gli sarebbe stata concessa.
Ormai non c’è neanche più bisogno delle prove, si da per scontato, su certi giornali e nella rete, che sia uno dei tanti trafficoni e che si sia fatto corrompere.
La calunnia è un  venticello….
Quando, magari tra 5 o dieci anni risulterà che lui era completamente estraneo a tutto (sono pronto a scommetterci qualsiasi cosa) a che servirà?
Ebbene tutto questo, a mio avviso, spiega il nuovo atteggiamento di Berlusconi, che da l’idea di non poterne più di un ambiente come quello della politica che forse non si aspettava fosse così pessimo, almeno non sino a questo punto.
Qualsiasi altro avrebbe già lasciato e potendo permetterselo farebbe una bella vita senza i riflettori continuamente addosso.
Ma si è mai sentito che dei magistrati facciano intercettare il Presidente del Consiglio?
Sarebbe possibile in un altro Paese?
Ma non è reato?
E’ successo anche che un giudice, in un processo civile, condanni ad un risarcimento quantificandolo in una cifra ben superiore al valore del bene  che si deve risarcire e che quando, per difendersi, si cerca di far approvare una legge nella quale i risarcimenti vengano effettivamente versati dopo il terzo grado di giudizio, si viene incolpati di fare leggi nel proprio interesse.
Mi pare che sia nell’interesse di tutti, se no  che ci sta a fare la Cassazione?
Se il giudizio definitivo fosse che non deve proprio pagare o che il processo deve essere ripetuto, per riavere i soldi indietro sarà facile come è stato per lui pagare?
Per parlare dell’attualità, avrete tutti sentito quello che è stato detto sul cosiddetto processo lungo.
Impedire ai magistrati di decidere i testi della difesa  che sono accettabili o no secondo il loro metro di giudizio e non secondo la pertinenza ai fatti della causa mi sembra sacrosanto e non un interesse personale.
Mi devono spiegare perché il PM può chiamare chi vuole e il difensore solo chi gli accetta il Giudice, sarà bene ricordarsi che un PM quando faceva comodo ha fatto testimoniare Gaspare Spaduzza, sapendo che avrebbe coinvolto Berlusconi con la mafia, essendo poi smentito pochi giorni dopo dal mafioso da lui citato come prova e da un altro PM che in un ulteriore processo non lo ha chiamato perché palesemente inaffidabile.
Eppure nel primo caso il Giudice non ha impedito la testimonianza, quasi sicuramente, già sapendo quello che avrebbe detto e neanche che andasse in televisione.
La calunnia è diventata molto più che un venticello è quasi un tornado.
Si stano inventando che dovrebbe dimettersi come Zapatero.
Si rendono conto del ridicolo?
Zapatero che viene citato dopo anni, per la vergogna di averlo  osannato tanto all’inizio e aver dovuto ingoiare dei risultati che se ci fossero stati in Italia minimo avrebbero invocato la rivoluzione.
In Spagna hanno la disoccupazione al 20% vi rendete conto?
Vi posso assicurare, avendo fatto quest’anno la vacanza lì, che il loro tenore di vita è forse la metà del nostro, che le case non hanno subito una diminuzione di valore come da noi, ma hanno perso il 30-50% e neanche si vendono più.
Il sig. Zapatero si dimette pochi mesi prima della fine del mandato e non quasi due anni, sapendo già che se si ripresentasse non potrebbe rivincere, ma cercando di facilitare il suo successore perché in questo momento pare che la discesa libera nei sondaggi del partito, si sia fermata.
Chiunque ci tenga ad informarsi bene sa queste cose, malgrado si cerchi di far passare una realtà diversa in tutti i modi e con tutti i mezzi, compresi i  tormentoni ormai credo insopportabili per tutti.
Una volta inventarono uno slogan su Berlusconi, che non ottenne grandi risultati, in questo momento mi piacerebbe provare a farlo con Bersani e non solo con lui.

L’avete osservato bene? Anche lo sguardo? Fareste un  affare con lui o gli affidereste il futuro di vostro figlio?
Rifletteteci bene su di lui o su Fini, Rutelli o Casini.
Pensate alla loro storia, ai loro comportamenti passati e a quelli attuali.
Forse, ma non è così certo, a Berlusconi sarebbe meglio non affidare una ragazza carina, ma agli altri, tutto il resto d’Italia.
Per concludere mi auguro che, malgrado tutto, il governo riesca a portare a termine la legislatura, facendo quelle riforme che ha detto e che sono urgentissime, senza le quali credo che la storia si ripeterà e non avremo un  grande futuro.
Umanamente e personalmente mi auguro che Berlusconi lasci e torni a quella che era la sua vita prima di entrare nell’inferno della politica, mi spiace solo che così farà felici un sacco di persone che non lo meriterebbero.
Spero che, come ha già fatto più di una volta, riesca a far uscire un altro coniglio dal cilindro e prepari la sua successione talmente bene da portarla a rivincere le elezioni in modo da ritogliere il boccone dalla bocca di questa miriade di bestie feroci.
Se poi malgrado tutto dovesse restare ancora lui, non mi meraviglierei più di tanto, in fondo, scherzando in televisione, una volta lo disse: IO SONO INVULNERABILE.