L’ITALIA HA TROPPI NEMICI MASCHERATI DA AMICI
La vita è veramente buffa e non permette convinzioni certe, almeno sulle persone. Le sorprese sono all’ordine del giorno e quando cominci a pensare di poterti fidare è il momento di stare ancora più attenti.
Cominciamo dalle sorprese positive che sono decisamente di meno, in questo caso solo una.
La Lega che ha sempre sostenuto di non volere gli extracomunitari e a parole è stata sempre piuttosto rude sull’argomento, ventilando respingimenti anche violenti.
Non solo non ha mai respinto nessuno, ma adesso, il Ministro degli Interni, che è leghista, sta accogliendo tutti e rimpatria solo quelli che, non avendo diritto all’asilo, sono arrivati dopo la data dell’accordo con la Tunisia.
L’Europa, che tanto ha criticato i nostri respingimenti prima di fare l’accordo con Gheddafi e anche dopo,facendo il processo alle intenzioni, in quanto, in realtà, neanche ci sono realmente stati, adesso non vuole prendere nessun rifugiato e non accetta di ammettere che il problema non è solo nostro, ma anche Europeo.
Lampedusa è confine Italiano, ma anche Europeo.
L’unico che palesemente era contrario all’intervento in Libia ma che c’è stato tirato dentro per forza, è stato Berlusconi anche se non l’ha potuto dire esplicitamente, ma bastava guardalo in faccia, quando ha dovuto concedere le basi.
Chi spingeva più di tutti, tra gli italiani, per l’intervento e per la rottura di tutti gli accordi con Gheddafi, era l’ex DC, Casini, oltre a tutti gli altri.
I risultati di questo intervento sono sotto gli occhi di tutti. Per far mollare Gheddafi, ammesso che ci si riesca, ci vorrà molto più di qualche bombardamento Nato e il risultato è che noi ci troviamo completamente scoperti nei riguardi dell’altra sponda del mediterraneo. Pare però che, a parte Berlusconi, anche nel governo, nessuno lo avesse previsto. Veramente lungimiranti.
La Francia, che è stata quella che ha spinto di più per accelerare l’intervento, adesso non vuole accettare nessun extracomunitario, neanche quelli francofoni, né partecipare con l’Italia a risolvere il problema.
Naturalmente, dietro a queste prese di posizioni ci sono motivazioni e interessi personali, o di nazioni, se no, bisognerebbe interpellare qualche esperto in psicanalisi o peggio e purtroppo queste motivazioni e questi interessi, in genere non giustificano il male che ne sta derivando, per la propria nazione o per un alleato.
Quando c’è uno scopo proprio, ci si dimentica anche la prudenza e quando c’è qualcuno che l’adotta, viene incolpato erroneamente di indecisione.
Questo per analizzare solo parzialmente quello che sta succedendo attualmente, ma c’è dell’altro.
Affrontando il comportamento di Fini, se si parte dal presupposto che non è malato grave, tutto quello che fa e che ha fatto da almeno un anno, avrà secondo lui una spiegazione, ma per tutti gli altri, appare incredibile.
Ho letto che Saviano ha paragonato Fini a Matteotti. Fatelo visitare. Capisco che in democrazia un opinione non si nega a nessuno, ma a tutto c’è un limite.
La Guzzanti, che avendo sempre fatto satira politica molto di parte, essendo appoggiata dai giornali di sinistra e in particolare da Repubblica, dopo aver avuto una disavventura finanziaria raccontata dal giornale, insulta con parole da caserma, quelli che sono stati sempre suoi amici.
La legge sul processo breve che si è discussa alla camera sotto il fuoco dell’ostruzionismo dell’opposizione, viene descritta dai vari componenti del PD, come una legge ad personam che si rivelerà essere un’amnistia e che bloccherà una quantità spropositata di processi con grave nocumento delle parti lese.
Questo il PD. Se poi si prende in considerazione quello che dice Di Pietro, diventa difficile anche riassumerlo.
Ebbene, se qualcuno li ha sentiti parlare dell’argomento, in contraddittorio con qualche esperto della maggioranza, si sarà reso conto che le cose che continuano a dire non sono vere e lo hanno dovuto ammettere almeno parzialmente, di fronte ad obbiezioni oggettive.
Malgrado ciò, continuano a dirle tranquillamente in televisione e in Parlamento. Mentono sapendo di mentire.
Quello che più fa male è che spaventano, ingannando, le vittime della strage di Viareggio o del terremoto dell’Aquila.
Ricordiamoci le cose che dicevano quando doveva essere approvata la riforma dell’Università. Ne parlano più? Il cataclisma che avevano predetto, sta succedendo?
Casini continua a parlare di disco rotto riferendosi alla polemica di Berlusconi con i PM di Milano e lui che, in grande compagnia, continua tutti i giorni a chiedere le dimissioni di un Premier che ha la maggioranza, cos’è, un disco stonato?
Rammentiamogli, magari facendogli sentire qualche registrazione, che quando era alleato con Berlusconi, anche lui parlava di accanimento dei giudici di Milano.
Credo che per chiunque abbia gli occhi, sia lampante che la giustizia in Italia funzioni male, ma non dovunque e questo farebbe pensare che i magistrati non sono tutti uguali e che ce ne sono di più bravi e più efficienti, ma il loro sindacato non lo vuole minimamente ammettere.
In compenso, pare che abbia deciso che le leggi se le vogliono decisamente fare da soli.
Forse dovrebbero tornare all’Università o fare corsi di aggiornamento nei quali ci sia qualcuno che gli ripeta tutti i giorni che il loro compito è quello di applicarle, spesso alla lettera, senza discuterle.
Quando successe il caso Ruby, la famosa telefonata, il Procuratore Capo di Milano disse ufficialmente anche in televisione, che tutto si era svolto regolarmente.
Dopo qualche mese i suoi sostituti hanno indagato e poi rinviato a giudizio Berlusconi per concussione e lui, senza spiegare niente, si è messo alla testa dell’inchiesta.
I procuratori, non soltanto hanno intercettato conversazioni telefoniche del Presidente del Consiglio, che è un reato, ma stranamente le ha pubblicate il Corriere e lui si è limitato a dire che sta indagando.
Molti hanno cercato di coinvolgere con fatti di mafia l’attuale governo e in particolare il Premier.
Sarebbe giusto, a mio modesto avviso, considerare quello che è stato fatto dal 2008 ad oggi contro la criminalità, che è sotto gli occhi di tutti e che è nettamente al di sopra di qualsiasi governo precedente come risultati positivi e come atti governativi.
Malgrado questo, hanno tentato di coinvolgerli lo stesso facendo testimoniare, naturalmente, con ripresa televisiva, gente palesemente inaffidabile, disposta a dire qualsiasi cosa, come dichiarato da un altro PM, su Spaduzza, in un processo successivo di qualche giorno.
Subito dopo però, viene fuori che il governo di sinistra guidato da Ciampi, Presidente Scalfaro, aveva sospeso, per un numero notevole di mafiosi il 41 bis e questo lo dice il Ministro dell’Interno dell’epoca e sembra che ci sia stata una trattativa con la mafia, ma attualmente nessuno ricorda più niente. Mi sembra la conclusione più logica.
Ho visto politiche del “tanto peggio, tanto meglio”, ma sfido chiunque, a dimostrarmi con i fatti, che esistano precedenti di questa gravità, che possano essere almeno avvicinati agli avvenimenti che si stanno verificando adesso, che non sono da paese civile.
Quando Berlusconi li chiama comunisti, un po’ si offendono e un po’ ironizzano ma, secondo me, invece, dovrebbero offendersi, se fossero ancora vivi, i veri comunisti di una volta, quelli DOC.
Forse mi illudo, ma io non credo che Togliatti o Berlinguer avrebbero permesso dei comportamenti che, pur di colpire l’avversario, facessero palesi danni al Paese, che secondo me è quello che sta succedendo da troppo tempo.
Questi sono sicuramente peggio, perché non hanno il senso del bene pubblico e del fatto che nei momenti di difficoltà, si dovrebbero dimenticare almeno per un po’ i rancori e collaborare tutti per il bene della comunità. E’ ignobile cercare di esportare, mediante giornali amici, all’estero, una descrizione del Premier tutta negativa, tentando anche di farla mettere in ridicolo. Non fanno del male al Premier, fanno del male all’Italia.
I veri comunisti, quelli di una volta, secondo me avevano moltissimi difetti, tiravano colpi bassi anche loro, ma non sarebbero stati capaci di fare questo.
E’ la fine degli ideali, si guarda solo all’ interesse personale o del proprio gruppo e da questo derivano tutti questi atteggiamenti.
E’ una motivazione che hanno sempre addebitato a Berlusconi, che è, per chiunque segua i fatti con un minimo di logica, assolutamente assurda, visto che personalmente da quando è entrato in politica gli sono arrivati solo guai.
Lui potrebbe tranquillamente lasciare se non avesse a cuore gli interessi dell’Italia, gli avversari no.
La maggior parte di loro, che si metterebbero a fare?
Non mi riconosco più in questa politica e, senza rimpiangere quella precedente, bisogna riconoscere che alcune figure carismatiche, poche per la verità, che prima c’erano, adesso si farebbe grande fatica a riconoscerle, tra gli attuali protagonisti.
Si è presa una strada che non ha sbocchi, neanche se riuscissero ad ottenere quello che vogliono e cioè far fuori Berlusconi e andare loro al governo, perché è un’esperienza che abbiamo già fatto.
Non sono capaci di governare e lo hanno dimostrato le ultime due volte, sono capaci solo di criticare e anche male, almeno sino a che non cambieranno totalmente la classe dirigente dei loro partiti. Sono indubitabilmente dei mediocri nella migliore delle ipotesi.
Bersani sembrava un moderato e un tecnico, adesso parla come Di Pietro o peggio, per citare solo il maggior oppositore.
Se non sapessi che non è così, direi che ci troviamo in un mondo di matti e con i matti si ragiona male.
Abbiamo potuto costatare che la contrapposizione continua, non dà grandi risultati se non stancare e confondere la popolazione, anche perché sul fatto di spararle sempre più grosse, vincono loro.
Di solito, non ci credono neanche loro, ma vorrebbero dimostrarci che hanno pure ragione, allora, forse, converrebbe cominciare da parte della maggioranza a comportarsi eliminando la logica dello scontro, aspettando per vedere come reagiranno loro, ma soprattutto la gente.
Porgere l’altra guancia non è cosa molto piacevole, anche se religiosamente meritoria, ma, ugualmente, si potrebbe cominciare, ad esempio, alla faccia della par condicio, a permettere di andare tutte le sere in televisione a Bersani, Casini e Di Pietro, senza contraddittorio, a mandare in onda un giorno a settimana, per ognuno, minimo un’ora, la Guzzanti, Saviano, Santoro, Fazio, Floris e Lerner.
Così occuperanno tutto il prime time della RAI, dando un po’ di pace ai telespettatori solo la domenica, eliminando, nel frattempo, dalle trasmissioni mediaset, la politica.
Sarebbe istruttivo e molto utile, ufficializzare giornalmente le statistiche divise per Procure sugli esiti dei processi in Italia, comunicando nome e cognome dei vari magistrati visto che amano tanto, almeno alcuni, la pubblicità, senza fare commenti.
Elencare, per chi non avesse memoria, tutte le leggi emanate dal parlamento negli anni in cui ha governato il centro sinistra, sempre senza deduzioni.
Il governo avrebbe solo il compito di continuare a governare sino alla fine della legislatura senza fare polemiche o rispondere agli attacchi.
Secondo me si suiciderebbero da soli e non sarebbe neanche la prima volta e senza neanche l’intervento del dottor Morte che li aiuti.
Lasciateli fare, lasciategli tutto lo spazio che vogliono e la possibilità di esprimere compiutamente tutte le loro tesi senza contrastarli e restate fiduciosi a vedere come la prenderà il popolo italiano.
Invocano tanto la liberta di stampa, che nella realtà c’è fin troppo, dategliene ancora di più, che poi sarebbe la libertà di diffamare, che già esercitano abbondantemente e vedremo chi ha le idee più chiare su come si applica la democrazia in un paese civile.
In fondo hanno basato tutta la loro politica, ormai da diversi anni, sull’aggressione mediatica in particolare verso il Premier, lasciateglielo fare senza replicare e vedremo sino a che punto arriveranno.
Sembra una follia, un suicidio politico, ma io non lo credo, anzi sono convinto del contrario.
Lasciateli liberi di dire e fare quello che vogliono, con lo spazio che vogliono e sedetevi sulla sponda del fiume ad aspettare, vedrete che non dovrete attendere troppo.